giovedì 24 maggio 2018

Numero 307 - "Il salone fuori stanza" di Daniela Perego (con introduzione di Stefania Convalle) - 24 Maggio 2018

Nella foto la nostra cronista che ha preso possesso della mia mente per i giorni del Salone :-D: Daniela Perego

Introduzione
di 
Stefania Convalle

L'esperienza al Salone del Libro di Torino, lentamente, si allontana, lasciando un'eco di malinconia, perché nel bene e nel male è stata un'esperienza indimenticabile.

Una delle cose belle e che ha accompagnato quei giorni di Maggio è stata la cronaca day by day fatta da Daniela Perego.

Daniela è una mia allieva di scrittura che ha fatto un percorso all'interno del Laboratorio davvero super e presto vedrete una sua pubblicazione. 

Secondo me ha anche una vena giornalistica in ambiti letterari: che ne dite?

Daniela ha scritto "Il Salone fuori stanza" facendo due cose: raccontando le mie emozioni che le trasmettevo in qualche telefonata, e immedesimandosi nella mia persona, come se fossi proprio io a scrivere:-O
La ringrazio anche perché, quando era nel mio corpo e parlava come se fossi io :-D, ha voluto rendere omaggio a qualche mio scritto. Amo Daniela Perego :-D

Tutto di sua iniziativa: un'idea firmata Daniela Perego.

E siccome il suo "Il Salone fuori stanza" è proprio venuto bene, ho deciso di raccoglierlo qui, in un numero del Blog, dove si conserverà per sempre.

Ed ecco a voi

IL SALONE "FUORI STANZA"
di
DANIELA PEREGO


Salone Internazionale del Libro - Torino
10-14 maggio 2018 - Edizioni Convalle day by day

Oggi, 9 maggio, giorno zero.
Atterrati su questo immenso pianeta, con una navicella carica di libri, entusiasmo, emozione e un pizzico di follia, che è il sale della vita.
In mezzo ai colossi della carta stampata, fra milioni di caratteri e non poca fatica possiamo finalmente dire che Edizioni Convalle c’è!
Sogno o son desta?

Tutte e due… Il sogno finisce e il risveglio è uno stand che per i prossimi cinque giorni sarà la nuova casa di Edizioni Convalle, degli autori e del pubblico che avremo il piacere di incontrare.
Seguitemi in questa fantastica avventura. Vi presenterò le opere pubblicate dalla mia casa editrice, conoscerete gli autori e ogni giorno vi regalerò un piccolo frammento dai libri pubblicati.
Siamo piccoli ma le idee e le sorprese non mancano.
Ora si va a nanna che domani è il grande giorno.
Restate sintonizzati su questa frequenza e divulgate la passione per la lettura.


Pad.4 - stand V04.

Daniela Perego


Giorno 1 - 10 maggio 2018
Sveglia presto, in questa prima giornata al Salone. 

Come in una bolla, passeggiando a mezz’aria come gli astronauti, abbiamo allestito lo stand e dato personalità e calore alla nostra piccola casa. 
Ancora non mi par vero…
Dico abbiamo perché oltre a me, Stefania Convalle, scrittrice, editrice e molto altro ancora, partecipa a questa avventura Giuseppe Murru (compagno di vita e un validissimo aiuto nelle questioni tecnico-burocratiche-tecnologiche). 
Le pubblicazioni in bell’ordine fanno mostra di sé. Piccole torri svettano come grattacieli di carta sulle superfici sterili dell’arredo. Tutto è pronto e i primi visitatori si affacciano.
Lo ripeto: Edizioni Convalle è una piccola realtà. Determinazione e volontà accompagnano le nostre giornate: editing, tipografia, bozze, riletture e nuove proposte sempre in arrivo; di scrittori è pieno il mondo e qui si fa il possibile per scegliere ciò che cattura il cuore. 
Lo stesso cuore che appare sotto il logo nella foto in cui sono ritratta. 
Romanzi, poesie, racconti. Dal giallo al noir, dal rosa al verde dell’allegria (di che colore è l’allegria?), letture per ragazzi e fiabe per i più piccoli. Tante storie per ciascuno di voi.
Questa sera vi regalo dei piccoli frammenti tratti dal mio romanzo “Una Calda Tazza di Caffè Americano” e dalla raccolta di poesie “Il Sole delle Cinque” con il quale ho un legame molto particolare; oltre alle poesie scritte da me, riporta fedelmente il diario scritto da mia madre durante il periodo della seconda guerra mondiale. La foto della copertina la ritrae all’ombra del meriggio mentre suona la fisarmonica. Secondo voi il gene dell’arte da chi l’ho preso?

Da: “Una calda tazza di caffè americano” di Stefania Convalle
Incipit:
Dieci minuti: ma cosa scrivo?
Il blocco dello scrittore è una brutta bestia!
Facciamo finta di essere sotto dettatura, sono qui e aspetto che arrivi un comando dall’esterno, o dall’interno, dipende dalle proprie convinzioni; o, ancora, da un mondo parallelo o da mondi superiori che comunicano con noi attraverso la mente.
….. 
E’ il solo intento di questo scritto, giocare con i vocaboli, come escono non importa e, se ci cade dentro qualche bel pensiero, ben venga!
……
Quel ricordo mi avvolge e la mia vena malinconica emerge, accompagnata dalla musica di un uomo che suona lo struggente bandoneon, mi sembra di riconoscere Astor Piazzolla. In pista poche coppie, molti sono seduti e si guardano in giro, studiando i presenti per mettere poi in atto, rispettivamente, le donne la mirada e gli uomini, la decisione relativa a quale rispondere.



Da “Il sole delle cinque” di Stefania Convalle

TANGO
Una dichiarazione d’amore
Disperato bisogno
Di un abbraccio
Tango
Parole mute parlano
Nel tocco di una mano
Sulla schiena nuda
Di una donna
Sconosciuta
Straniera
Tango
Istanti che uniscono
Un uomo, una donna
Universo di un attimo


…pubblico un libro di mie poesie con all’interno il diario di mia mamma. Un filo tra due mondi, quello che poi indago spesso nei miei romanzi si concretizza proprio qui, proprio adesso.
Quel diario: una piccola perla. Parole di bambina che hanno visto la guerra, e poi il dopoguerra. Lo sguardo innocente e consapevole di fronte a tante brutture….. Un pezzo di storia. E d’amore, per me, figlia.


Buonanotte e buone letture.
Daniela Perego

Venerdi 11 maggio – giorno 2
Quest’anno lo slogan della manifestazione recita così: “Un giorno tutto questo”.
Il Salone Internazionale del Libro è il biglietto da visita dell’editoria italiana nel mondo. Per cinque giorni, da Paesi di ogni continente, qui ci sono editori, scrittori, scienziati, registi, artisti, musicisti, premi Nobel, premi Pulitzer, premi Oscar, per parlare fondamentalmente della costruzione di un futuro comune in cui sia sensato vivere.
Quest’anno al Salone è presente tutta l'editoria italiana. Ci sono editori indipendenti, e ci sono i grandi gruppi. Chi sarà a Torino in questa kermesse avrà dunque la fortuna di venire a contatto con tutta la scena editoriale del nostro Paese. È un motivo d’orgoglio, e la conferma di 31 anni di storia e tradizione, che gli editori italiani abbiano scelto Torino per ritrovarsi tutti insieme sotto lo stesso tetto. 
Nell’idea di Salone del Presidente Massimo Bray e del Direttore Nicola Lagioia c’è il fatto che esso non sia solo una vetrina di eventi ma un grande produttore di contenuti culturali. Il Salone, sotto questo profilo, ha un enorme privilegio. Ogni anno a Torino arrivano alcune delle migliori menti del pianeta: scrittori, scienziati, economisti, artisti, registi, musicisti... Il Salone ha chiesto a tutti loro di ragionare insieme sull'idea di futuro: come sarà il mondo che ci aspetta?
Un giorno, tutto questo... che cosa ne sarà. Un giorno, tutto questo... sarà bellissimo. Oppure: Un giorno, tutto questo... sarà in pericolo... o sarà perduto. Un giorno, tutto questo... sarà il migliore dei mondi possibili. Oppure: Un giorno, tutto questo... sarà sotto minaccia, e dovremo difenderlo. Un giorno, tutto questo... sarà il posto in cui noi o i nostri figli saremo felici di poter vivere.

Ho già anticipato la bellissima sorpresa che mi ha riservato questa giornata, quindi passo a raccontarvi della mia incursione nell’astronave Lingotto. Come sapete lo stand di Edizioni Convalle si trova in una “dependance” della sede famosa, soprannominata da me Lingottino.
Ho attraversato il cortile e sono entrata nella sede principale del Salone: uno sfavillio di luci anche in pieno giorno in una giornata assolata, stand grandi come appartamenti e attici, e milioni di libri esposti. Inizialmente ero come Alice nel paese delle meraviglie, non sapevo da che parte guardare, mi avvicinavo a uno stand e subito lo sguardo andava oltre; la folla unita all’emozione di essere a mia volta un’espositrice in mezzo a tutti quei grandi nomi mi ha dato un piccolo capogiro.
Sono qui! Non come pubblico, bensì come editrice. Sono consapevole del lavoro svolto, della passione e della tenacia per raggiungere gli obiettivi, ma voglio rivolgervi un semplice grazie per il sostegno, le opere scritte e lo spirito di squadra che avete deciso di condividere con me. Cari autori e lettori una parte di tutto quello che sto vivendo a Torino è merito anche vostro.
Stasera posto la foto di casa Convalle al Salone con le vostre opere esposte.
Vi auguro la buonanotte con uno stralcio del mio ultimo romanzo “Il silenzio addosso”. Protagonista della partecipazione di stasera alla registrazione di Mileeunlibo di Raiuno speciale Salone. Non so esattamente la messa in onda ma appena me lo comunicheranno darò la notizia.

Da “Il silenzio addosso” di Stefania Convalle
Silenzio. Anche il silenzio è un linguaggio, difficile da capire, ma forte e d’impatto che può penetrare muri spessi e ricoperti d’edera. Il silenzio parla e quello di Chiara era pieno di suoni soffocati.
……. 
Sono salita su quei pochi gradini e ho attraversato il vecchio cancello in ferro battuto. Il quadrilatero di quel luogo potrebbe essere un paradiso, se non fosse che parla di morte. Per lui avevo scelto un angolo dal quale potesse vedere gli abeti che si arrampicano lungo le alture, grandi guardiani che proteggono la sua piccola anima; il sole batte dall’alba su quella lastra di marmo e so che riscalderà ciò che di terreno resta di lui. Si respirava aria di pace. Dodici mesi, dodici mesi senza di lui. Quand’è che si comincia a dire, mio figlio avrebbe cinque, sei, sette anni, se fosse vivo?
Se fosse vivo.
…..
Ma per quanto riguarda me, voglio pensare di poter ancora trovare una strada che non sia fatta solo di padelle e conti da pagare. Ho dato tutto l’amore che avevo a questo ristorante e lo amo ancora. Ma adesso voglio qualcosa per me, per Giulia, la donna. Non è tardi, lo so.


Sogni d’oro 
Daniela Perego



Sabato 11 e Domenica 12 maggio
Eccomi per un’altra puntata della cronaca da questo Salone del Libro, super gettonato e visitato.
Nel fine settimana l’affluenza è aumentata e anche allo stand di questa casa editrice si sono ritrovati amici, pubblico, lettori e ovviamente, autori.
Un ringraziamento a chi ha percorso un lungo tragitto per essere qui a firmare la propria pubblicazione, in auto, aereo o treno, gli atleti della squadra hanno condiviso una piccola parte di questa sede provvisoria della loro casa editrice. 
Presentazioni, letture, foto, nuove conoscenze e compli-menti tra autori. 
Può sembrare scontato, ma non lo è. Questo e altri piccoli gesti, danno la spinta a continuare su questa strada.
Dicevamo, un Salone straripante di pubblico nei giorni clou della manifestazione. Dirette Rai e conferenze, nomi famosi e non, libri dalla copertina rigida o edizioni economiche. Un contenitore multimediale, multirazziale, multilingue con un grande messaggio: immaginare un mondo migliore dove soprattutto la cultura, e quindi i libri, possono fare la differenza.
Mi sono inventata uno slogan: “SalTO 2018…tutto quanto fa lettura”.
Vi lascio un breve testo tratto da un pezzo scritto da me e altri tre autori, del libro “Dalla A alla Zeta”; una particolare interpretazione delle lettere dell’alfabeto, scritto a più mani.

Lettera “I”  di Stefania Convalle
Incontro,
Incontro imprevedibile improvviso.
Incontro imprevedibile improvviso illuminante
…. (come quello con i libri?)
Incontro
Io e te
Insieme

…..(una storia d’amore lunga una vita o solo un racconto?).
Mentre mi accingo a chiudere questa esperienza vi auguro la buonanotte in compagnia di un libro.
Daniela Perego




mercoledì 16 maggio 2018

Numero 306 - IL PADIGLIONE NUMERO 4 - 16 Maggio 2018



IL PADIGLIONE 4

Il "mio" Salone del Libro
Torino 10/14 Maggio


Abbiamo rischiato di non esserci. 
Il 25 Aprile abbiamo ricevuto una mail dove l'organizzazione del Salone ci comunicava che avevano preso troppe adesioni e non sapevano dove mettere 30 editori!
Ovviamente, dopo un primo momento di sconforto, anche perché avevamo tutto pronto, abbiamo reagito con determinazione e alla fine ci è stato annunciato che stavano mettendo in piedi in fretta e furia una tensostruttura che avrebbe ospitato i piccoli editori in questione.
Sollievo, sì, ma anche qualche perplessità: avremmo avuto la stessa visibilità degli altri?
Dopo qualche incertezza, il pensiero numero uno è andato agli autori di Edizioni Convalle, non volevo deluderli - anche se non sarebbe certo dipeso da me - e quindi abbiamo deciso di proseguire in questa avventura.
Giuseppe ed io siamo partiti il giorno zero, mercoledì 9 Maggio, con la macchina piena all'inverosimile di scatoloni di libri, un patrimonio economico in tutti i sensi: insomma, abbiamo lanciato i dadi sul tavolo verde, consapevoli del rischio, ma con la voglia di giocare.
Lo confesso: non ero mai stata al Salone prima, per svariati motivi; non amo la folla, non amo le fiere, non amo il casino.
Ma da editore ho voluto regalare una delle manifestazioni più importanti, e non solo per l'Italia, alla casa editrice e ai miei autori. Detto, fatto.


Quando siamo arrivati al Lingotto, al parcheggio degli espositori, appena fuori dal Padiglione 4, quello a noi destinato, la sensazione è stata strana. Improvvisamente non avevo più dubbi né paure. E la mente è andata al quel Novembre 2016 quando in un momento di follia mi era balenata l'idea di fondare una casa editrice: la Edizioni Convalle. E dopo un anno dalla sua apertura, eravamo alle porte del Salone, con i 21 titoli usciti in pochi mesi: un sorriso di soddisfazione si è fatto largo e ho preso consapevolezza di quello che ero riuscita a fare in poco tempo, insieme a Giuseppe. Un grande, immenso, risultato, il solo esserci.
Una sensazione di felicità che conserverò tra i momenti che non si dimenticano.

Ma andiamo avanti.

Siamo entrati nel fantomatico Padiglione 4, il figlio minore del Lingotto, appena fuori dal "Gigante". E abbiamo visto il nostro stand, nudo e crudo, ma con l'insegna EDIZIONI CONVALLE e lì l'orgoglio di esserci è stato ancora più presente!


Questa è stata la nostra casa per 5 giorni. E dopo aver dormito, un po' emozionati, il giorno 10 Maggio siamo entrati nel cuore della manifestazione.

Prima :-D
Dopo :-O


Devo dire che vedere tutti i libri pubblicati, lì, tutti insieme, è stata, ancora una volta, una prova tangibile di tutto il lavoro fatto. Ogni libro che sistemavo mi ricordava tutto il percorso con l'autore in questione, le gioie, le soddisfazioni, anche qualche delusione e amarezza, ma fa parte del gioco. Fortunatamente prevale sempre la parte positiva, altrimenti avrei già chiuso i battenti perché questo è un lavoro che si fa solo se c'è passione e motivazione, altrimenti meglio fare altro.
E così abbiamo "arredato" lo stand, e tutto il cuore che anima questa casa editrice era lì, in otto metri quadrati.


Giovedì 10 Maggio. Abbiamo dovuto prendere "le misure" con questa realtà nuova. Di poetico, ve lo dico, non c'è niente al Salone. Una marea di espositori, piccoli e grandi; autori affermati e non, soprattutto non; addetti ai lavori in pellegrinaggio per gli stand per proporre i loro servizi agli editori; punti di ristoro sovraffollati perché in misura insufficiente rispetto ai visitatori ed espositori; blogger vere o presunte, a caccia di libri; editori con tecniche più o meno "aggressive" per fermare le persone più importanti: i lettori.
Insomma, di sicuro un grande business. E di sicuro la visione "romantica" che ho di questo lavoro è venuta fuori solo in due occasioni: quando dialogavo con i lettori che si avvicinavano allo stand; e quando i miei autori sono venuti a trovarci.

Il primo giorno, comunque, è passato cercando di capire come muoversi in quella realtà Più di 1000 libri, MILLE, nel nostro stand, e la necessità di trovare la strada giusta per arrivare al pubblico.
Le prime ore sono state piuttosto difficili a livello emotivo, si faceva strada l'ipotesi del flop, ma poi si è fermata una signora simpaticissima più o meno ottantenne, ho parlato dei libri esposti e alla fine ne ha acquistati due. Quasi, Giuseppe e io, ci siamo commossi!
«Beh» ci siamo detti «si può fare!»
Tutta la mia gratitudine a quella signora, ci ha dato fiducia e sprint.



Il secondo giorno è partito meglio! Si era alzato un gran polverone per questo Padiglione 4 e per i suoi ospiti, i famosi 30 editori, che erano rimasti un po' ai margini del Salone. 
Una giornalista de "La Repubblica" mi aveva rivolto qualche domanda in proposito, il giorno prima, e avrebbe fatto poi un articolo per denunciare i nostri disagi. E così altre testate giornalistiche ne hanno parlato, La Stampa e tante altre.
Sta di fatto che si è sparsa la voce e venerdì 11 Maggio è iniziato molto meglio!
Giuseppe alla sua megapostazione supertecnologica, attrezzata anche del POS per i pagamenti: abbiamo pensato a tutto per dare tutti i servizi possibili!
Io alle prese con i libri e segnalibri, sorridendo e "studiando" il pubblico che passava di lì.


La giornata è iniziata subito bene. Una giornalista della Rai di Milano si è fermata, colpita da alcune copertine, e abbiamo iniziato a dialogare. Chiacchierando chiacchierando mi ha detto di lavorare per "Milleeunlibro", il programma di Marzullo e così le ho raccontato di essere stata ospite del programma con un piccolo spazio per il mio precedente romanzo "Dipende da dove vuoi andare". Con mia grande sorpresa mi ha invitata a recarmi, se volevo, alla Rai di Torino per registrare un passaggio dove presentare l'ultimo romanzo "Il silenzio addosso". Naturalmente il "se volevo" era superfluo ;-), potevo perdermi questa occasione? 
Per fortuna sarebbe arrivata nel pomeriggio Serena Donvito per affidarle lo stand: mi ha salvato la vita!
E mentre io ero alla Rai e lei era allo stand, è arrivato il Sindaco di Torino per portare le scuse personalmente ad ogni editore per il disagio del Padiglione 4.

Il sindaco è la signora senza occhiali;-) in compagnia di Lisa Coppola, la mia autrice più giovane! :-)


E il venerdì, nato sotto una buona stella, ha portato belle sorprese e un po' di libri venduti. Siamo andati a dormire più propositivi, anche perché nel frattempo erano arrivati i Quaderni di Edizioni Convalle, fatti appositamente per il Salone, ma visto il successo, abbiamo deciso di creare una linea sempre più ricca.
Volete vederli?
Eccoli!
Le foto sono state gentilmente concesse da 
Carmen Gulino (foto del tramonto) 
Lucrezia Medici (foto della rosa).
Le ringrazio di cuore :-)


E così è arrivato sabato 12 Maggio, non da solo;-) portandosi dietro - pare - 50.000 visitatori e alcuni autori e amici venuti a vivere con noi questa overdose letteraria :-D.


Marcella Manca
lettrice e prossima autrice della Edizioni Convalle



Corrado D'angelo ed Elisa Calabretta
autori della Edizioni Convalle


Elisa Calabretta con l'editrice, me medesima ;-)


Amiche e future autrici della Edizioni Convalle
Daniela Perego ed Emma Barberis

Daniela Perego


Daniela Perego ed Elisa Calabretta


Michele Fierro ed Elisa Calabretta
Autori Edizioni Convalle

Me medesima con dei lettori


Carmen Gulino, lettrice e prossima autrice
e
Francesco Lisa, autore,
entrambi per Edizioni Convalle


Francesco Lisa


Carmen Gulino ed Elisa Calabretta



Elisa Calabretta e Stefania Convalle
e sotto
Daniela Perego con Elisa.

I tre moschettieri
da sinistra: Francesco Lisa, Michele Fierro, Corrado D'Angelo

Michele Fierro alle prese con le dediche :-D e IoLaura, lettrice e prossima autrice

Arianna Brandolini del circolo Pick Week
Faremo belle cose insieme :-)

L'editrice con Michele Fierro
 


 Simona Coppero e Loredana Gasparri
Blogger e non solo ;-)

Sabato c'è stato il picco di vendite per il nostro stand, non ci siamo fermati mai ma è stato entusiasmante!
Non tutti gli amici venuti a trovarci sono rimasti immortalati nelle foto, e ci dispiace!

E così è arrivata domenica 13 Maggio che ci ha portato nuovi autori in visita e tante considerazioni che farò alla fine di questa carrellata di foto.

Super donne e mini donne:
Serena Donvito, Lisa Coppola e Tania Mignani
Autrici

Tania Mignani alle prese coi lettori :-)


Editrice e autore: Corrado D'Angelo

Pausa Caffè? ;-)

Stefano Galardini
autore Edizioni Convalle

Autori ed editori al lavoro ;-)


Lunedì 14 Maggio, ultimo giorno, sollievo, ma anche un po' di malinconia!
Ormai mi ero abituata a dialogare con i lettori che chiedevano informazioni sulle varie pubblicazioni.
Ultimi firma-copie.

Riccardo Simoncini
autore Edizioni Convalle;
il primo autore, in assoluto, ad essere pubblicato e ripubblicato :-O

Riccardo Simoncini e Veronica, miei autori :-)

Riccardo Simoncini

Riccardo Simoncini

Lisa Coppola


Conclusioni:
mettetevi comodi;-) 

In ogni esperienza che facciamo, ci portiamo a casa le cose belle, ma anche le cose brutte.
I cinque giorni di Salone mi hanno consegnato un bagaglio di esperienza notevole. 

Le cose brutte che mi porto a casa?
In verità, poche.
La maleducazione di alcuni che ti conoscono ma non ti salutano. 
La scortesia di alcuni che ti conoscono e magari lavorano anche con te in questo mondo, che pur essendo a dieci metri dallo stand, non passano a salutare e a dare un segno di apprezzamento per la fatica che c'è dietro queste iniziative.
La maleducazione di alcuni (sempre che ti conoscono) che oltre ad essere scortesi con me, lo sono stati verso una mia autrice: pessima figura, la loro.
L'atteggiamento snob di alcuni. Ma chi vi credete di essere??? :-D.
L'atteggiamento di coloro che vogliono farti credere di non valere niente. No comment.
La consapevolezza e conferma che esistono persone double-face :-O

Alla fine, le cose brutte, sono davvero poche. Ma sono servite ad aprirmi gli occhi definitivamente e quindi alla fine, sono state utili.

LE COSE BELLE CHE HO MESSO IN VALIGIA
E qui sono davvero tante.

L'esperienza in se stessa. Mi ha insegnato tante cose di me. Mi ha mostrato quanto Giuseppe ed io siamo una squadra; non ci siamo fatti intimorire dalle situazioni difficili e nuove, abbiamo ragionato in fretta;-) e siamo stati bravi come se fossimo all'ennesima esperienza, ma era solo la PRIMA VOLTA al Salone.

L'affetto degli autori che sono venuti anche da lontano, hanno solidarizzato con la Edizioni Convalle, hanno comprato anche un solo libro come gesto di contributo per le spese affrontate dal loro editore. Sono stati allo stand, ci hanno aiutato nella difficile impresa di fermare i passanti per poter iniziare a dialogare e mostrare i libri, anche se non erano - magari - i loro.

L'affetto degli autori che per svariate ragioni non hanno potuto esserci, ma ci hanno seguito e sostenuto da dove si trovavano. Il mio dispiacere è che si siano persi questa esperienza che come casa editrice abbiamo deciso di regalare agli autori.

La gioia negli occhi degli autori nel vedere il proprio libro, magari il primo della loro carriera, lì, sul tavolo, al Salone. E scusate se è poco;-)
La riconoscenza da parte degli autori che hanno compreso lo sforzo, il coraggio - eh sì, il coraggio - e la determinazione che Giuseppe ed io abbiamo avuto.

La consapevolezza di avere due... (va beh, non fatemi dire la parola, avete capito;-) ) così, perché quello che abbiamo realizzato non è da tutti. Avevamo uno stand organizzatissimo, pieno di belle opere! :-D

E poi...
La solidarietà con alcuni editori coraggiosi come noi, che abbiamo conosciuto e siamo diventati amici.

La bellezza dei gesti degli amici che sono venuti a trovarci, per sostenere questo cammino, acquistando al nostro stand.

La grandissima grandissima grandissima gioia di riuscire a convincere i lettori a portarsi a casa i nostri libri - sì, proprio i nostri libri!- in mezzo a milioni di altri!
La grandissima grandissima grandissima gioia di vedere ritornare lettori che avevano detto: «Eventualmente ripasso dopo.» E l'hanno fatto davvero! Perché li avevamo colpiti!

La grande dimostrazione di stima da parte di addetti ai lavori: giornalisti, blogger, librai, autori in cerca di casa, che hanno riconosciuto la nostra professionalità che però ha un valore aggiunto: il cuore.

L'immensa carica ricevuta dai lettori che colpiti da titolo del mio romanzo "Il silenzio addosso", si sono fermati e hanno voluto sapere, e mi hanno guardato con occhi complici perché sì, quel silenzio addosso avevano capito che ce lo portiamo tutti sulle spalle. E se ne sono andati col mio romanzo, magari anche con "Una calda tazza di caffè americano". E mi hanno persino detto "grazie".

E la grande sorpresa di vedere la recensione di qualcuna di quelle persone che hanno letto "in un soffio" e dovevano dire a me, perfetta sconosciuta per loro: «Grazie per aver scritto questo libro.» 

E la gioia provata ad ogni acquisto di ogni singola opera di Edizioni Convalle, perché le ho scelte una per una, con cuore e testa.

E lo stupore nell'accogliere confidenze di altri autori che mi hanno raccontato le loro disavventure con alcune CE, anche di nome, perché è proprio vero: "L'erba del vicino SEMBRA sempre più verde, ma a volte è solo paglia." E il rendersi conto, dunque, una volta di più, del miracolo che abbiamo fatto e facciamo ogni giorno, Giuseppe ed io, per portare avanti questo progetto. Alla luce del sole, mettendoci sempre, e dico SEMPRE, la nostra VERA faccia, l'unica che abbiamo, nel bene e nel male.

Il rispetto e la stima della gente che ci segue, autori, amici, lettori, addetti ai lavori.

La consapevolezza della nostra forza.

Ecco cosa ci siamo portati a casa. Una grande esperienza a livello umano e professionale.
Ne esco più forte, più consapevole di quello che ho fatto e che posso fare, più lanciata nella mia personale scrittura. E anche più dura. Perché è ora di dire basta a chi si permette di trattare senza rispetto.

Il Salone del Libro io non l'ho visto. Siamo stati allo Stand per tutte le 60 ore di apertura.
Ma ho visto la parte più bella: il Padiglione numero quattro.



Ringraziamenti


Ai miei autori, presenti e assenti.
In particolare a Serena Donvito che mi ha dato una mano durante la manifestazione.

Ai lettori che sono passati, si sono fermati, ci hanno ascoltato e magari hanno anche acquistato.

Agli amici che sono venuti a trovarci.

Alle librai che sono passati dallo stand e sono venuti a stringerci la mano.

Alle blogger con le quali collaboriamo.

A Torino, splendida città che ho deciso di voler scoprire.

Alla Rai di Torino, dove mi hanno fatto sentire a mio agio prima durante e dopo la registrazione.

All'hotel che ci ha ospitato, Hotel Fortino.

Alla pizzeria e trattoria Da Giuliano che ci ha nutrito egregiamente :-) e che ci ha fatto sentire a casa ogni sera, dopo le fatiche del Salone.

A Daniela Perego, cronista speciale a distanza, che ha raccontato su fb - calandosi nei miei panni - il salone dal giorno zero, dando prova di talento per il giornalismo!

Infine a Giuseppe che ha dato il massimo in tutti i sensi, come sempre, più di sempre.

Alla prossima,
al Salone non lo so, 
ma con voi del Blog sempre e comunque! ;-)