La dura vita dello scrittore;-)
Ammettiamolo: non ci siamo scelti la professione più facile. E con questa prima frase mi sono autodefinita scrittrice :-D.
In effetti è così che mi sento; faccio tante cose, è vero, ne parlavo proprio ieri con il mio astrologo Stefano Vighi (persona extra-ordinaria nella sua professionalità e umanità);-) e si consideravano i vari interessi che attraversano la mia esistenza.
Però la scrittura rimane la Number One, la passione per eccellenza, quel quid che mi accompagna da tutta una vita.
Stamattina ne parlavo al telefono con la mia amica Ippolita, la Regina del Web:-), e le spiegavo il momento che sto attraversando, fatto di bilanci e riflessioni relative a questo percorso.
Percorso ad ostacoli: diciamolo.
Prendiamo il mio caso. Persona sconosciuta, col pallino della scrittura e grandi sogni, un bella manciata di ambizione, tanta determinazione e la voglia di arrivare al grande pubblico. Okay, da dove si comincia?
Non avendo santi in Paradiso, comincio a bussare alla porta di qualche casa editrice. Inizio da qualche grande, ok, lo ammetto, sono partita in quarta e infatti non mi hanno filato di pezza:-))) Così mi ridimensiono e mi avventuro nella giungla delle piccole case editrici dove devi girare armato di mille occhi bene aperti perché la fregatura accompagnata dalla lusinga è sempre dietro l'angolo.
Il sentiero è davvero difficoltoso e districarsi tra le varie Maghe Circe non è affatto facile. L'unica mia abilità sta nello stare alla larga da editori che ti chiedono di pagare per pubblicare, qualcosa non quadra - scrivo e devo anche pagare? :-\ Ma non dovrebbe essere il contrario?!?
Aiuto, svegliatemi, è un incubo!
Va beh, il pericolo numero uno l'ho sfangato, meglio di niente;-)
Ma l'agguato è dietro l'angolo e m'imbatto in alcuni editori che si definiscono tali ma non lo sono, che ne combinano di tutti i colori oppure ti tagliano le gambe, e la questione grave è che i diritti del tuo lavoro sono nelle loro mani (come dire che abbiamo dato i nostri figli in adozione e scopriamo che quei "genitori" sono pessimi: che senso di impotenza!!). Oppure ci sono editori piccoli, ma volenterosi che però non riescono a entrare nei grandi ingranaggi...
Ma si va avanti, tra cadute ed inciampi, la testa per fortuna è dura, la convinzione anche, e l'esperienza insegna, dopo tutto.
E ti insegna, prima di tutto, che "meglio soli che male accompagnati":-))) e le difficoltà misurano anche quanto sia grande il proprio sogno e quanto si sia determinati per concretizzarlo.
Ippi, la Regina del Web, mi ha detto che alla fine, la cosa che conta è il lettore che ti dice quanto sia stato bello-interessante-coinvolgente leggere il tuo libro.
Ed è vero.
La mia esperienza più importante è stata il portare in giro il tour di "Dentro l'amore" e "Storie in verticale", dove ho "calcato le scene" insieme a ballerini e attori, ideando un modello di presentazione credo originale, coniugando parole e tango. Sono stati mesi davvero magici, momenti che porterò sempre con me e ringrazio i lettori che mi hanno seguita in questa impresa, assistendo ai miei "spettacoli" e mostrando in maniera pratica il loro coinvolgimento acquistando il libro, perché, diciamolo, è quello il modo migliore per gratificare chi scrive;-)
A tal proposito, voglio raccontare un aneddoto che ancora oggi non mi spiego: alla fine di una presentazione, una signora è venuta da me e mi ha letteralmente ricoperta di complimenti - sei straordinaria-bravissima-spettacolare - ok, ok, adesso atterro, ma... com'è che poi se ne va senza il mio libro??? Ossignur, qualcosa non quadra!!! E' come se io entrassi in pasticceria, guardassi le torte, elogiassi il pasticcere, dicessi - che profumo! Che meraviglia! Ma i tuoi dolci devono essere una bontà! - e poi girassi i tacchi e me ne andassi senza comprare niente! Non c'è qualcosa di stonato in tutto questo?
Oppure quelli che danno per scontato che il povero scrittore debba regalare il libro: ma perché?!? Forse queste persone sono abituate ad entrare in libreria, prendersi il libro e uscire senza pagare? Mah!
Comunque, a parte queste poche note stonate, nel percorso fatto prevale la buona melodia! E come dice la Regina del Web, quando un lettore mostra entusiasmo per un mio scritto, beh, volo alto:-) e la spinta per andare avanti arriva potente.
Momento di riflessione, questo. Momento di pausa per capire quale strada prendere, per cercare l'editore dei sogni: ci riuscirò?
Ma la cosa più importante è che sto scrivendo di nuovo, quarto libro in lavorazione e mi piace, mi soddisfa e mi cattura e non vedo l'ora di sottoporlo a coloro che mi hanno letta nei lavori precedenti.
Alla fine, pensandoci bene, ciò che conta per uno scrittore è proprio questo. E quindi, avanti tutta!!
Per rispondere a queste domande o per lasciare un proprio pensiero, vi ricordo come si fa ad inserire il commento: sopra lo spazio dove dovreste scrivere il testo c'è una scritta che dice COMMENTA COME e sulla stessa riga trovate una piccola freccia sulla quale dovete cliccare; uscirà un elenco e cliccate su NOME/URL, si aprirà una nuova finestra e dovete scrivere il vs nome o nick dove c'è scritto NOME; poi cliccate su CONTINUA, inserite il testo e cliccate su PUBBLICA. Più facile di così!!!
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RispondiEliminaCiao Stefidafanza,
questo tuo inserimento è genialmente inserito in questo contesto costruttivo del Blog che non mira ad altro che ad innalzare la creatività di ognuno fino a portarlo mentalmente dove è destinato ad arrivare.
Più volte abbiamo affrontato questo discorso e tu più volte hai sorriso affettuosamente di fronte ai miei pronostici extra-positivamente esplosivi riguardanti la tua attività letteraria professionale.
Non sono abituata a dire quello che non penso, piuttosto preferisco tacere, e quando credo in una persona lo faccio con tutta me stessa e sento profondamente, dentro me stessa, il valore straordinario di una convinzione sincera che nasce spontanea e si sprigiona in un'emozione incontenibile.
Per questo, come sempre, ti dico 'stai tranquilla', il tuo tempo arriverà e ti ripagherà di tutti i sacrifici che hai dovuto affrontare: quando un sogno viene trasformato in realtà dentro noi stessi, non può fare altro che realizzarsi.
Ti voglio bene.
cinzia
E dopo questa splendida dichiarazione d'amicizia:-), cosa mai mi puoi far paura??? Niente! Anche se tu lo sai, cara Fidanzacinzia, compagna di cappuccini e brioche;-) che ho i miei alti e bassi e se ci sono momenti nei quali sono straconvinta che qualcosa di eccezionale accadrà, e altre volte che mi faccio prendere dallo scoraggiamento. Ma credo sia normale e umano. Per fortuna ci sei tu e altri che come te mi spingono ad andare avanti in questo percorso!:-)))
EliminaUn grosso bacione, a te e a Pinky;-)