lunedì 22 settembre 2014

Numero 211 - Le parole delle canzoni: "Quando canterai la tua canzone" - 22 Settembre 2014


Inauguriamo una nuova Etichetta di questo Blog: 
Le parole delle canzoni.

Ci sono testi che non sono altro che poesie in musica, come, per esempio, quelli di tante canzoni di Lucio Battisti.

Ci sono testi che fanno riflettere per il loro contenuto, come quello della canzone di Ligabue che ho scelto oggi: 
"Quando canterai la tua canzone".

Non la conoscevo prima di sentirla qualche giorno fa, per caso, e mi ha colpita immediatamente. 
A parte che lui mi piace come autore ed interprete, mi piacciono molte delle sue canzoni e dei suoi testi, ma questa mi ha fatto pensare a quante persone non "hanno ancora cantato la loro canzone".

Mi sono chiesta quante persone hanno fatto il famoso "salto" che gli ha permesso di fregarsene del giudizio altrui, abbandonando condizionamenti vari per diventare protagonisti di se stessi e della propria vita, per realizzarsi... Quel balzo dettato dal coraggio che ci permette di prendere la propria vita tra le mani.

E cantare la propria canzone - fregandosene se fuori piove - cantare a squarciagola, e sapere che da quel momento in poi la vita è "nostra" e non possiamo tornare indietro...

Forse perché è il momento in cui si diventa GRANDI.

Ecco  parole e musica. 

E voi, l'avete già cantata la vostra canzone?



Quando canterai la tua canzone
Ligabue

Son stati giorni che 
han lasciato il segno
e stare al mondo
è già di più un impegno.

Adesso giri con in 
tasca un pugno
nell'altra tasca il tuo
rimario.

L'impatto con il mondo
è sempre forte
per chi vorrebbe solo
 farne parte

e avere almeno due o
tre cose certe
e avere un Dio che si
diverte.

Ma sceglie tu tra botte e rime
e scegli tu tra inizio e fine
e scegli tu ma scegli tu per
 primo.

  E quando canterai 
la tua canzone
la canterai con tutto
 il tuo volume

lasciando qualcun
altro a commentare
che tu devi andare.

Son stati giorni di 
tempesta e vento
ed era pronto solo chi 
era pronto

ma adesso sai a cosa
vai incontro
chi non è morto è già
più forte.

L'impatto con il 
mondo è sempre duro
per chi lo vede come 
un posto scuro

vorrei poterti essere
utile davvero
poterti dire che sei al 
sicuro.

Ma scegli tu tra botte e rime
e scegli tu fra inizio e fine
e scegli tu ma scegli tu per
primo.

E quando canterai 
la tua canzone
e te ne fregherai 
di quanto piove

la urlerai in faccia
a chi non vuole 
e non sa sentire.

E quando canterai la
tua canzone
la rabbia l'innocenza
l'illusione

ti toccherà cantare
l'emozione
che non sa nessuno.

E quando canterai 
la tua canzone
da quel momento in poi
non puoi tornare

da quel momento in poi
dovrai andare
con le tue parole.

E quando canterai 
 la tua canzone
la canterai con tutto
tuo volume

che sia per tre minuti
o per la vita
avrà su il tuo nome.

















lunedì 8 settembre 2014

Numero 210 - A volte ritornano...;-) - 8 Settembre 2014



Cucù! Sono tornata!

A volte i periodi di pausa fanno bene, servono per riprendere a carburare, per capire cosa vogliamo portare avanti e cosa no in questa vita frenetica che ci assorbe l'energia come un'aspirapolvere...

L'estate è passata senza che dedicassi tempo a questo Blog (ero impegnata a far piovere in tutta Italia;-)...Noooooooo, scherzo neh!), però facevo una capatina ogni giorno, un po' per rileggere qualche "puntata", un po' per vedere l'andamento, e ciò che mi ha sorpresa è che, nonostante i mesi "vuoti", ogni giorno il blog continuasse a ricevere delle visite!

"Guardarlo" dall'esterno mi ha fatto osservare il lavoro fatto nei mesi precedenti, più di un anno passato insieme a voi, giorno dopo giorno toccando i più svariati argomenti e credo che, comunque, "navigare in questo mare" sia stato interessante per molte persone.

In questi mesi ho terminato il nuovo romanzo, un lavoro che mi ha riempita di soddisfazione perché credo di aver scritto la mia cosa migliore e comunque andrà, io ne sono orgogliosa. Ora "il malloppo" è al vaglio di diversi editori; a questo punto della mia carriera mi sento pronta per un salto di qualità, quindi mi sono giocata l'Asso e vediamo che accade. 


Nel frattempo i progetti sono tanti, come sempre, ma in mezzo a tutto questo darmi da fare ho capito che io mi sento una scrittrice. Sì, credo  sia il mio lavoro, quello per il quale sono nata.

In questi giorni, su Facebook, mi è capitato di leggere post che esprimevano un parere sul definirsi "scrittori".
Forse ad alcuni potrà apparire un modo presuntuoso di definirsi, o forse un termine abusato. 
E' vero, tutti scriviamo e soprattutto in Italia! Tutti scrivono, tutti hanno un libro nel cassetto, tutti scrivono poesie, tutti pubblicano - se ne hanno voglia - basta trovare un piccolo editore accondiscendente ed il gioco è fatto. 

Però non tutti sono "scrittori", perché scrittore, per me, non è colui che scrive - tutti lo sappiamo fare - ma colui  che possiede un suo stile che si eleva, colui che ha qualcosa di diverso da dire, colui che è capace di arrivare al cuore delle persone; colui per il quale la scrittura non è un passatempo, MA... un modo di essere, un modo di vivere. Scrittori lo si è 24 ore su 24 e io così mi sento.

E quindi, sì, mi definisco scrittrice, il mio lavoro è questo, tutto il resto è passatempo!

Sono di nuovo qui, nel Blog che è stata la mia casa per un po', sono tornata per riprendere il filo della matassa, ritrovare "vecchie amiche" che hanno contribuito a rendere vivo e vivace questo luogo: Cinzia, Marilena, Michela, Emma, Laura, Cosetta, Daniela, Raquel, Danilù e tutte le altre persone che hanno partecipato coi loro aneddoti e pensieri a rendere frizzante questo posto che giudico particolare ed unico:-)) Spero tornerete tutti, lettori del passato, commentatori preziosi, e che altri nuovi andranno ad aggiungersi.

Qui si parla senza peli sulla lingua, basta che lo si faccia con garbo;-)


Vento in poppa! Vamos! 

E giusto per scaldare i motori... cosa vi ha lasciato questa strana estate?