Da dove cominciare?
Vediamo, magari dicendo che sono
nata settantanove anni fa a Conegliano Veneto, in famiglia eravamo sette, compresi mamma e papà, e sono gemella di un maschio che a tempo perso fa il
pittore. Ho avuto un’infanzia felice, amata soprattutto dai miei fratelli
maggiori, tra noi infatti c’erano molti anni di differenza, ed educata da una
madre severa che ci ha insegnato il senso del dovere e la dedizione allo
studio.
Dopo la guerra in cui i miei hanno
perso tutto, ci siamo trasferiti in Brianza perché mio padre aveva trovato
lavoro in una azienda che intendeva sviluppare prodotti nuovi. Erano gli anni
cinquanta e ci si avviava a quello che poi sarebbe stato il boom economico post
bellico.
Io a scuola ero bravina,
specialmente in italiano, e mi piaceva tanto leggere. Leggevo di tutto, anche i
libri che i miei fratelli lasciavano in giro, anche se a volte non li capivo.
Ho scritto il mio primo
“romanzetto” in terza media, è ancora conservato in soffitta e quando lo
prendo in mano mi vengono le lacrime agli occhi: quanta ingenuità e innocenza!
Ho cominciato a lavorare presso una
casa discografica che avevo diciannove anni. Un sogno, per me, patita come ero
per la musica, soprattutto il “rock”. L’ambiente musicale era fantastico ma
anche crudele e piuttosto “sessista”, tuttavia sono stati anni belli e
indimenticabili. Ho lasciato il lavoro dopo la nascita del mio primo figlio,
anche perché poi ne ho avuti altri due. Quando i miei figli hanno iniziato le
scuole ho ricominciato a leggere finalmente qualcosa di diverso dalle favole.
Ma la scrittura era ancora un miraggio, anzi, un sogno che forse stavo
abbandonando per sempre. Invece, dopo essere andata in pensione, ho capito che
era il momento giusto. Ho scritto il mio primo romanzo “La perfezione dei
punti” in tre anni, non mi sognavo affatto di pubblicarlo, lo fecero i miei
figli come regalo per i miei settant’anni. E da allora non ho più smesso.
Ho scritto tre libri per bambini e
due per ragazzi e un romanzo “La bambina
della Via Mala”, fino ad approdare due anni fa alle Edizioni Convalle con “La
lieve carezza del tramonto”.
Ma so che continuerò fino alla fine.
Rosetta Spinelli
E ora la parola all'editrice ;-)
Quando ho conosciuto Rosetta Spinelli, mi sono trovata davanti una donna tutta d'un pezzo, ma siccome non mi fermo mai al primo sguardo né all'apparenza, sono andata oltre, entrando nell'azzurro trasparente dei suoi occhi.
Ho visto una donna forte, sì, ma fragile allo stesso tempo. E ho capito che, forse, più di altri, avesse bisogno di un abbraccio.
Abbiamo iniziato l'avventura relativa al suo romanzo "La lieve carezza del tramonto" che mi ha commosso in svariati passaggi, perché scritto davvero col cuore. Lei lo sa: amo quel romanzo.
Abbiamo condiviso delle presentazioni insieme e ogni volta aggiungevo un tassello alla mia conoscenza di questa piccola grande donna.
E poi, quanto è stato bello telefonarle, quando la segreteria della Rassegna della Microeditoria mi aveva comunicato che al suo romanzo era stato attribuito il Marchio di Qualità!
Insomma, un percorso in punta di piedi, perché lei vive sottovoce: è un fiore delicato da proteggere.
dalla vostra
Stefania Convalle
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