mercoledì 1 maggio 2013

Numero 66 - Indio e la sua poesia d'amore - 1° Maggio 2013

(Dipinto di Fabian Perez) 

UN SOLCO

Paola è un solco

scalfito con l'unghia
tra le vene del legno
sul tavolo
in cucina
da percorrere col dito
a sera sul tardi
quando
un bicchiere di troppo
tracima dagli occhi.

(Indio -dg)

Oggi voglio proporvi questa bella poesia del mio amico poeta Indio. Ricordo quando la lessi per la prima volta e quanto ne rimasi colpita: quell'immagine così ben descritta mi era negli occhi.

Siamo abituati a leggere più le poesie scritte da donne che parlano di struggimenti per amore, e quella di Indio forse mi aveva colpita anche per questo: un uomo che metteva nero su bianco la sua sofferenza per un amore finito; un amore rimasto inciso tra le pieghe dell'anima.

Questa poesia mi dà anche l'occasione per parlare di come gli uomini affrontino il mal d'amore: come li vediamo noi donne, abituate ad esternare le nostre sofferenze? E cosa dicono loro, gli uomini, dell'idea diffusa che il mondo maschile sia più razionale anche di fronte al proprio cuore spezzato e che sia più rapido nel "voltare la pagina"? E' davvero così?


21 commenti:

  1. Si, sono belle le poesie di Indio, sia quando parla d'amore, sia quando si guarda intorno a descrivere paesaggi e sensazioni.
    Ma lui ha capito che le persone innamorate non invecchiano mai. :-)

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    1. Ehilà Serenella! Ci voleva Indio per farti fermare al Blog;-) Gli farò mettere una poesia al giorno, così avrò anche l'onore della tua presenza:-D
      Eh sì, le persone innamorate non invecchiano mai: parole sante!

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  2. Toccante. Amo la poesia metaforica e questa immagine è potente. Grazie.

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  3. Buonasera..
    Ecco questa mi piace,è diretta,senza giri di parole,fa capire esattamente cosa sta provando l'autore.
    Probabilmente è stata scritta "di getto" davanti ad un bicchiere di vino come suggerisce il quadro.
    Saluti
    Daniele

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    1. Chissà, Daniele, magari ce lo racconterà lui com'è nata questa poesia:-)
      Ma vorrei che non dimenticaste di rispondere al quesito di oggi, quesito che trae spunto proprio dalla poesia di Indio. E tu che sei un uomo, puoi rispondere meglio di noi donne, visto che la domanda è sugli uomini;-)

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  4. Questa si che è una sfida...
    certo voi che avete più esperienza di me avrete sicuramente visto uomini in lacrime che chiedono perdono o altro, ma sono tutte lacrime di coccodrillo (Bennato:)).E lo sapete.
    Parlando in generale (quindi non sul singolo caso)non ho mai visto un uomo piangere per amore..almeno tra quelli che conosco,tengono tutto dentro di sè,si sfogano in diversi modi ad esempio palestra ,calcetto,bar (ma quando sono bevuti viene fuori tutto)..ti accorgi che hanno cambiato fidanzata o si sono separati solo quando li vedi con un'altra. Devono apparire forti,soffrire solo dentro ,è il loro ruolo...chi vorrebbe stare con un uomo debole?
    Si preferisce il piagnucolone che ogni tanto ripensa alla ex o al uomo che parla poco di se e "chissà quante ne ha passate"?
    E qui ci si divide sul significato di debolezza o di forza.
    Ma non dimentichiamo che qui siamo su un blog rosa confetto,frequentato da persone che la pensano più o meno allo stesso modo...
    Io credo che (opinione personalissima e sempre generica) le donne voltino pagina più in fretta degli uomini,una volta presa la decisione difficilmente tornano indietro.

    Ovviamente potete smentirmi su tutta la linea di pensiero,non ho esperienza diretta.

    Saluti
    Daniele

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    1. Debolezza o forza? Secondo me la debolezza o la forza di un uomo non risiedono nelle lacrime più o meno versate... Credo che siano passati i tempi in cui si giudicava un uomo come debole se avesse pianto. E' vero, però, che l'uomo tende a interiorizzare il dolore, non lo esterna, si chiude nella sua "caverna" a leccarsi le ferite. La donna cerca di più lo sfogo e la solidarietà delle amiche. Sul fatto che le donne voltino la pagina più in fretta perché non tornano indietro quando hanno preso la loro decisione, non sono tanto d'accordo... Mi spiego meglio: una donna prima di lasciare, le prova tutte; cerca in tutti i modi di "lanciare messaggi" di ogni tipo al suo compagno che difficilmente si rende conto del disagio della propria donna... Ed ecco allora che la donna, dopo l'ennesimo tentativo per comunicare, arriva all'estrema decisione che il più delle volte è irreversibile, anche perché ormai la donna è delusa e quando una donna è delusa è molto difficile recuperare. Però, dalla mia esperienza personale e da quelle delle donne con le quali ho avuto modo di confrontarmi nella mia vita, la sofferenza dura a lungo... Forse non c'è una differenza sul dolore provato che dipenda unicamente dall'essere uomo o donna, ma probabilmente dipende dalla profondità del sentimento provato.

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    2. Sul fatto delle lacrime non mi trovi per niente d'accordo,non è questione di tempi o di mode...
      come dici tu tendiamo ad interiorizzare e quindi lacrime poco o niente ,solo da soli , appunto per apparire più forti.Io stesso non saprei come consolare un'amico che mi confida certe cose...faccio fatica ad ascoltare la mia compagna,figuriamoci se ci si mette pure l'amico...le confidenze finiscono nel giro di pochi minuti e poi"non ci pensare, andiamo fuori a berci una birra..."Il dolore ,se c'è,o la rabbia restano dentro, si sfogano in maniera diversa ..i più "furbi" hanno un'amica per confidare i loro pensieri.

      Ovviamente questo è il mio pensiero ,non ho mai sofferto per amore, bisognerebbe sentire il parere di altri uomini

      P.S. :ho scritto "furbi" ma altri potrebbero definirsi "saggi"

      P.P.S. : sul fatto dell'amica bisognerebbe ,poi, aprire un altro blog, per cercare di capire se esiste l'amicizia incondizionata fra uomo e donna o se uno dei due ha in mente altro.
      (ripeto :"uno dei due")

      Saluti
      Daniele

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    3. Nel numero 13 di Marzo, si parlava proprio di questo: l'amicizia tra uomo e donna esiste?
      Mi piacerebbe che tu mi spiegassi meglio un punto, approfitto di te uomo che ci spieghi un po' di cose di voi;-) Perché dici che "fai già fatica ad ascoltare la tua compagna"? Perché "fatica"?

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    4. Ho sbagliato,volevo parlare al plurale "molti uomini fanno fatica ad ascoltare la propria compagna"ecc...
      Evidentemente non stanno insieme perchè provano amore.
      Sul num 13 avrò modo di dire la mia.

      saluti
      Daniele

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  5. Me la ricordo bene questa! Una fra le tante meraviglie di indio. Concisa e trafiggente come quel solco...
    Hai fatto bene a postarla Stefy. E' sempre un piacere rileggere le belle poesie che lasciano qualcosa dentro.
    Sulla tua domanda: son d'accordo con Daniele qui su. Noi donne siamo certamente più risolutive. Quando una storia è finita, è finita per sempre. E se finisce non per colpa nostra, sappiamo risalire il fondo meglio di loro. Basti pensare alla percentuale altissima di stalking e di omicidi commessi per mancata rassegnazione da parte degli uomini...

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    1. Ciao Dany, bentornata:-)* E un abbraccione speciale per te:-))
      La poesia di Indio mi aveva colpita tantissimo e mi sembra di averla commentata sul quel sito scrivendo che mi era piaciuta talmente che l'unica cosa che mi veniva da dire era:"Vorrei averla scritta io".;-)
      Mi aveva colpita per lo stile diretto, ma incisivo nel mostrare una vulnerabilità che solitamente gli uomini nascondono... Davvero bella e ho voluto farla leggere anche agli amici del blog;-) Ha messo dentro la testa anche un cinese;-) forse ha letto del mio corso di medicina cinese e si è interessato al blog:-D

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  6. Ciao Stefi,

    Non credo che uomini e donne soffrano in modo diverso per tormenti d'amore.

    Probabilmente, gli uomini, culturalmente, sono abituati a non dimostrare apertamente le loro emozioni: perchè un uomo non piange, questo gli è stato insegnato, da sempre.

    Ma, in realtà, un uomo quando soffre, lo fa profondamente, talvolta, preferisce chiudersi in se stesso perchè non è abituato a manifestare un disagio così devastante, vuole mantenere il suo ruolo di persona sicura di sè agli occhi di tutti, cercando di superare il terribile momento con tutte le sue forze.

    Fortunatamente, le cose stanno lentamente cambiando, oggi, le lacrime di un uomo sono considerate, dalle stesse donne, sintomo di sensibilità e non certo di debolezza.

    Non sono l'uomo e la donna che soffrono in modo diverso; le persone soffrono in modo diverso una dall'altra, il grado di sensibilità è differente in ognuno e questo comporta sofferenze sopportabili o devastanti.

    La poesia di Indio è il frutto meraviglioso del suo patimento: un uomo che, in poche righe, sa comunicare così direttamente il suo intimo tormento per una donna che ha perso, dimostra quanto il suo male lo abbia attraversato, consumato, al punto da tracimare verso l'esterno, come un solco, indelebile, forse l'inizio di una lenta rinascita.

    cinzia

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    1. Perfetta analisi dell'approccio verso il dolore d'amore da parte degli uomini e delle donne; commento perfetto della poesia di Indio. Sono d'accordo con te al 100%, cara Cinzia... D'altronde non potrebbe essere diversamente, visto che ci siamo fidanzate :-D

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  7. la poesia di Indio è diretta e schietta,mi piace molto.
    per quanto riguarda l'argomento "sofferenza virile sentimentale" non credo ci siano differenze..
    so solo quanto noi donne rimaniamo spiazzate e un po' deluse quando abbiamo a che fare con signori con la Sindrome Della Ex oppure con maschietti che dopo la separazione da noi non tengono "il Lutto Metaforico" e si consolano APPARENTEMENTE subito

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    1. mmmmm...Michela...avverto un atteggiamento incazzoso;-) La Sindrome della ex, effettivamente, dev'essere qualcosa di molto fastidioso :-\ Ma mi spieghi meglio la questione del lutto metaforico e del consolarsi apparentemente subito? Apparentemente perché mentono e non è vero che si consolano?

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  8. eccomi...per ringraziare tutti coloro che hanno voluto, in qualche modo, commentare la mia. se non altro è servita per far soffermare serenella.

    faccio i complimenti a dany per la memoria...ma anche a te stefania, ottima padrona di casa, se così posso dire.
    un saluto a tutti.

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    1. Grazie Indio:-) e grazie per aver partecipato al Blog. La tua poesia ha raccolto solo consensi e credo tu possa ritenerti soddisfatto:-) d'altronde non poteva essere altrimenti: è un piccolo capolavoro:-)

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  9. troppo buona stefania, quando vuoi possiamo bissare
    magari con qualcosa sui nativi che tanto mi stanno a cuore
    o con quello che preferisci...ciao!

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    1. Ottima idea quella dei Nativi: mandami qualcosa in privato e organizziamo un numero del blog apposito:-)

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