martedì 30 luglio 2013

Numero 122 - La Regina della Litweb - 30 Luglio 2013

Di lei ho rintracciato solo questa foto;-) perché secondo me scrive da quando era piccola "così" :-D
Personaggio muy misterioso, la Regina della Litweb ci delizia di pezzi interessanti che propone sul suo Blog e su Facebook;-)
Amiche da poco, ma già in sintonia;-) voglio dedicarle un numero di questo Blog per proporvi un suo brano che ho letto questa mattina.

In macchina - 20 Aprile - ore 19 e 45

Ho acceso la radio ad alto volume
Per non sentire il silenzio assordante
Che mi è accanto, mi accerchia senza scampo.
Ha vinto lui, stasera
Ha vinto nonostante io avessi messo in campo
Le truppe in ordine
Una mamma piccina, fatina, vecchina
Una amica con nipotine giocose, ciarlanti, saltanti
Un momento all'Altrove, una associazione e poi
Una conferenza sull'arte africana e sull'origine del mondo.

Più scappavo più il silenzio, il disagio era con me.

Ho provato con le compere
Ma lasciavo lì pantaloni e magliettine
Verde intenso, verde mela
Reggiseni con il pizzo, con un po' d'imbottitura
Mutandine e canotte da abbinare, verde, verde.
Li ho lasciati, erano estranei, inutili.

In gran fretta sono poi ritornata
Solo una fermata dal fruttivendolo
Due e tre mele, le arance, le fragole biologiche
Gli asparagi, la verdura a foglia larga
E al momento di pagare la signora mi domanda: - Le è successo qualcosa? -
E io di rimando: - Si vede, vero? -

Una tristezza così non la sentivo da anni
la giostra gira e rigira e ti riporta al capolinea
Pfui
Spariscono in un baleno i contatti, gli impegni,
il mondo reale e immaginario
sparisce il piacere, la gioia, l'entusiasmo
non basta un'agenda fitta di parole nella settimana che viene.

Ora c'è il vuoto.

(Ippolita Luzzo)





4 commenti:

  1. Se ci siamo incontrate quassù un motivo ci sarà. Scrivo da sempre. Ho strappato, buttato ogni verso passato, ora regalo sui tasti l'Url trascinante una lettura. Mi illudo, per l'ennesima volta che io possa spaziare. La mia foto bambina sta su una motocicletta che

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  2. http://trollipp.blogspot.it/2012/06/io-non-sono-una-donna-del-sud.html

    la motocicletta che non guidai mai

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  3. il tuo libro è arrivato, ora!
    vado a leggerlo!

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  4. Carissima Stefania,

    ho letto con molta attenzione il pezzo di Ippolita Luzzo e ho scoperto che mi sembrava di essere ritornata indietro nel tempo, quando leggevo storie un po' surreali di scrittori semi-sconosciuti.

    Non perché questa storia sia surreale, ma piuttosto per il suo modo particolarissimo di scrivere, di torturare un'idea, girare e girare il cacciavite fino a "spanare" la vite.

    Non è una critica, anzi, è solo una sensazione che mi trasmette la sua penna, devo dire che è una percezione stranissima e la provo solo leggendo lei; mi succede così anche con i suoi commenti, ha uno stile veramente unico!...e non è da poco.

    Ciao Stefi, grazie ancora per questa tua proposta interessante.

    cinzia



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