Oggi vi parlo di me.
Mi chiamo Lorenzo, sono nato e vivo a Monza, nel centro storico, proprio accanto al Duomo. Assillo i miei genitori da soli quattordici anni, e per questo la mia storia non sarà certo appassionante come quella di altri scrittori, ma tenterò di stupirvi.
Già da piccolo adoravo scrivere
fumetti per i miei genitori. Inizialmente i personaggi delle mie storie erano
super-eroi Lego (le mie passioni “giovanili”), con i quali portavo avanti
storie intricate e contorte, con un linguaggio decisamente altolocato che
celava significati importanti... Insomma, dicevano “pum!bam!parabam!” per la
maggior parte della storia!
All'età di otto anni però iniziai a
scrivere storie più complesse (questa volta per davvero), che avevano come
protagonisti tre fratelli che dovevano sopravvivere a una apocalisse portata da
un virus alieno. Dopo diversi giorni di viaggio però, si imbattevano in un
portale dimensionale, che mostrava loro chi li avrebbe potuti aiutare: tutti.
Nella mia storia quindi, eroi di ogni universo (film, fumetti, cartoni, libri e
chi più ne ha per favore non ne metta perché già ne ho troppi) si alleavano per
combattere questi “zombie” contagiati dal virus alieno.
La scorsa estate, passeggiando per
le vie di San Benedetto del Tronto, vidi, in una vetrina di un negozio di
fumetti, un cartonato raffigurante un demone circondato dal fuoco.
Quell'immagine mi rimase in mente per diversi giorni finché, una mattina, presi
un foglio protocollo, che avrei dovuto usare per svolgere i compiti, e iniziai
a disegnare la copertina del mio ultimo fumetto: Monroe, il predatore di
demoni.
I giorni passavano e il mio fumetto diventava sempre più ampio, ma mancava ancora qualcosa. Dopo quasi un mese di lavoro lo abbandonai, dato che non avevo più l'ispirazione per continuare.
Con
l'arrivo del Covid19 e il conseguente lockdown però, chiuso in casa e con tanto
tempo libero, decisi di riprendere il mio progetto ma provai a stenderlo sotto
forma di racconto.
Finito il primo capitolo, lo
rilessi una, due, tre volte e avvisai i miei genitori del mio lavoro. Il primo
a leggerlo fu mio padre, appassionato da sempre di libri fantasy e
fantascientifici, che subito venne da me, euforico, a dirmi che gli era
piaciuto tantissimo, e che sperava scrivessi altro. Poi fu la volta di mia
mamma che, pur non essendo mai stata attratta dal genere in questione, volle
leggerlo. Risultato? Lo divorò letteralmente tutto d'un fiato e ne fu
piacevolmente colpita e rapita.
Preso dall'entusiasmo, quindi, iniziai ad aggiungere parti al mio racconto, basandomi su quello che avevo steso nel fumetto. Nel frattempo però, i miei genitori, impazienti di capire se avevo davvero scritto una buona opera, contattarono Stefania Convalle, persona fantastica e disponibile, che conoscevamo già da qualche mese dato che eravamo (e lo siamo ancora!!!) i “tati” del suo cagnolino Pepe (altrettanto fantastico).
Quando le persone mi chiedono di
presentarmi mi assale sempre un senso di ansia ingiustificata, dato che non ho
nulla da studiare o da sapere, devo solo parlare di me !
Anche ora, mentre scrivo questa
presentazione, ho le gambe che tremano sotto il tavolo, anche se il resto del
mio corpo è tranquillo.
Se ripenso al giorno in cui
Stefania aveva detto che avrebbe pubblicato la mia opera, mi emoziono e mi
stupisco ancora: da semplici fumetti sono arrivato a scrivere un libro! Non
penso riuscirò mai a pensare a questo senza saltare per tutta la casa come un
pazzo...
Quando il mio lavoro principale (lo studio) me lo consentirà, vorrei
procedere e quindi scrivere il seguito di “Monroe il predatore di demoni”,
senza montarmi la testa e rimanendo con i piedi saldamente piantati per terra, come giustamente mi suggerisce la mia magnifica editrice.
Con questo è tutto, grazie di
avermi seguito e... alla prossima.
Grazie Stefania per questa possibilità, grazie Giuseppe e infine grazie tenero Pepe.
Lorenzo Armenio
Ma che bravo Lorenzo e che bella recensione dall'editrice! Sonk convinta che l'ironia sarà il suo cavallo vincente. Forza Lorenzo, avanti tutta!!!
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