Dico spesso che sono nata con un libro in mano perché quando mi guardo indietro, in accompagnamento alle varie fasi della vita, vedo parole, frasi, carta rilegata e copertine.
Tutto ebbe inizio da bambina,
quando nella piccola biblioteca del paese presi in prestito dei libri gialli per
l’infanzia. Le avventure, le domande, e quei viaggi fantastici erano lì, a mia
disposizione e l’idea di condividere le letture con le amiche fu un ulteriore
stimolo a continuare a leggere.
In adolescenza scoprii i gialli di
Agatha Christie. E fu amore a prima vista. Ricordo ancora i lunghi pomeriggi
estivi, all’ombra delle piante, e le indagini che avrei voluto non finissero
mai.
Il tempo e la ricerca, negli anni
adulti, hanno ampliato gli interessi e mi hanno permesso di diventare una
lettrice onnivora, instancabile, dipendente.
I libri, dicevo…
Li infilo in borsa, li spolvero, ci
nascondo dentro ritagli di giornali, appunti, foto… Sono dei contenitori
preziosi di ricordi oltre che di emozioni.
Oltre i libri amo i silenzi, le
domeniche di pioggia, il bosco e i suoi profumi, il lago e i suoi colori.
Preferisco le salite che le discese e imparo più dai sacrifici che dai
privilegi. Adoro il profumo del basilico, della terra umida, del bucato steso
al sole. Mi piace la musica, quella con gli strumenti veri, adoro il canto, in
ogni sua forma. Mi piace ascoltare chi ride perché in una risata c’è molto più
che un semplice suono.
A chi ancora crede che io sia
un’ottima cuoca dico: non è così. Sono un’autentica pasticciona, ma amo il cibo
e credo che cucinare sia un atto di amore verso se stessi e gli altri. Penso
anche che l’approccio col cibo sia terapeutico ed educativo, oltre che un modo
per usare tutti i sensi e per imparare il rispetto e la cura di qualcosa di
prezioso e mai scontato. Sbaglio spesso, qualche volta ci azzecco, non sono
brava ad impiattare e mi piace mescolare i colori della tavola.
Penso che la cucina sia come la
vita: nessun manuale, anche il più competo, potrà mai garantire il risultato
finale perché ci sono fattori che non siamo in grado di controllare.
Valeria Gatti
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