Parlo di me: Marta Martello
Per descrivermi chiederò
collaborazione alla memoria e all'istinto. Da ragazzina fantasticavo di
svolgere lavori, una volta adulta, come la maestra, la giornalista, la fotografa o l'investigatore
privato. Ripensandoci mi viene da sorridere,
perché non ho fatto nulla di tutto questo: sono stata per quarantadue anni una
semplice impiegata. Il mio entusiasmo per la lettura è cominciato dopo aver
letto i primi libri da ragazzina e, qualche tempo dopo, ho cominciato a sentire
la necessità di scrivere dei racconti e delle riflessioni che chiamavo poesie.
A diciassette anni ho composto i primi versi che un insegnante, della scuola da
me frequentata, aveva apprezzato. Il commento di questo docente ha rafforzato
la mia passione per la scrittura e, in particolare, per la poesia che
rappresenta da sempre un punto fermo, quella costante che non può mancare. Scrivere
per me è un bisogno primario; quando scrivo amo di più la vita che mi dona la
possibilità di farlo. A venticinque anni mi sono sposata e due anni dopo sono
diventata madre per la prima volta. Sono seguiti periodi difficili, ho attraversato
il mare in burrasca ma, aggrappata al timone, ho tenuto la barca a galla. A farmi
compagnia l'immancabile penna e gli improbabili fogli, che divengono fedeli compagni
di viaggio. Insieme creiamo un varco di luce e in quel pulviscolo luminoso; proprio lì, ritrovo la speranza. Sono per lo più loro a venirmi incontro, le
parole, che entrano nei miei pensieri e li prevaricano obbligandomi a scrivere
subito, con urgenza, prima che l’ispirazione prenda il largo.
Nel 2000
decido di frequentare il gruppo "La Spera" di Rho, composto da persone con la
passione per la poesia ed è in questo contesto che incontro Gianluca Nespoli,
coautore della silloge "Dialogo poetico" pubblicata nel dicembre 2023 da
Edizioni Convalle, nonché mio marito dal 2003. Insieme ricostruiamo le nostre
vite, torniamo a galla, creiamo nuovi versi in un percorso che ci porterà dalle
tenebre alla luce. È durante questo nostro cammino che affrontiamo il percorso
per adottare un bambino. Questa grazia ci verrà donata nel 2010, quando
Gianluca diventa padre per la prima volta e io madre per la seconda. I miei
figli sono sempre profonda emozione e ispirazione, così come dal 2023 anche il
nipotino che ci ha resi nonni. Nel settembre 2022, appena approdata alla tanto
sospirata pensione, avviene la svolta con Mariagrazia Conti che mi farà
conoscere la CE Edizioni Convalle; seguirà l'incontro, in quel tempo solo
online, con Stefania Convalle, iscrivendomi al suo Laboratorio di scrittura
creativa. Qualche mese dopo comincio a pensare a un sogno che ho coltivato per
anni, ma che avevo rimosso: pubblicare le nostre poesie. Nel 2023 ho provato
una grande emozione che mi ha sopraffatto quando Stefania, credendo nei nostri
scritti, ha deciso di pubblicarli. La gratitudine che ho per lei è tanta perché
ci ha permesso di realizzare il sogno di una vita. Ringrazio anche
Giuseppe Murru per la paziente e competente collaborazione. Un altro
ringraziamento speciale va a Giovanna Agata Lucenti che ha scritto la
prefazione, perché è riuscita a entrare nel cuore del dialogo poetico, come se
ci conoscesse da sempre.
Marta
💖💖💖
Parlo di me: Gianluca Nespoli
Sono nato nel 1960 a Corsico, in
provincia di Milano. Fino al 1995 c'è stato poco dal punto di vista creativo
ma, da quell'anno, in concomitanza con alcuni avvenimenti della mia sfera
privata, ho scoperto l'amore per la poesia, in modo del tutto inaspettato. Non
è stato semplice. Mio padre, autore di tante sillogi poetiche, all'inizio mi
aiutò insegnandomi i fondamenti di quest'arte. Voglio sottolineare che, da subito, crebbe in me uno stato d'animo mai riscontrato prima, la voglia
e la sete di scrivere. Sapevo che si trattava di una sfida difficile ma, allo
stesso tempo, mi sentivo entusiasta di cominciare quello che per me sarebbe
stato un lungo e meraviglioso cammino. In pochi giorni nacquero le mie prime
composizioni, scritti molto acerbi in cui s'intravvedeva la fatica di un autore
che stava cercando di individuare il proprio posto nel mondo della lirica. In
seguito, riuscii a trovare il mio stile e la mia impronta. La frequentazione di
due gruppi di poesia diede un grosso slancio al mio lavoro, il quale si
arricchì di un più chiaro e robusto stile di scrittura. All'interno di uno di
questi gruppi, nel 2000, avviene l'incontro con colei che sarebbe diventata ben presto
mia moglie. Inizia, in quel periodo, una collaborazione fatta di studio e di
analisi del testo e di alcuni tra i più grandi poeti della letteratura italiana
e straniera. Dopo diverso tempo questo tipo di impegno si conclude: i due
gruppi si sciolgono. Ma il mio cammino va avanti, la scrittura prosegue
arricchendosi di nuovi stimoli. Da quel momento in poi, assecondando
l'ispirazione ed effettuando lo studio semantico di ogni singola parola, e
attraverso lo studio costante della poesia classica e moderna, la mia scrittura
si consolida nel tentativo di trasformarsi in qualcosa di universale. Nel 2023 presentiamo
a Stefania Convalle una raccolta di poesie a quattro mani che, dopo un’attenta
lettura dei testi, decide di pubblicare la nostra prima silloge, intitolata "Dialogo Poetico". È un'esperienza splendida e travolgente che ci sta regalando
tante emozioni. Voglio esprimere il mio sentito ringraziamento all'Editrice
Stefania Convalle, a Giuseppe Murru per tutto ciò che riguarda gli aspetti
pratici della costruzione di questa silloge e alla poetessa Giovanna Agata
Lucenti per la sua preziosa presentazione.
Gianluca
💖💖💖
E adesso la parola all'editrice ;-)
Dopo due presentazioni così intense e precise, cos'altro aggiungere? Intanto vi mostro la copertina di questa silloge poetica di cui hanno parlato Marta e Gianluca.
Quando sono venuti nel Salotto di Edizioni Convalle per presentare la loro opera, ho avuto la conferma - ancora una volta - di aver fatto la scelta giusta pubblicando la loro opera.
Perché loro sono poesia, per come vivono, per come scrivono, per come si pongono, per come si amano e amano. Due persone già a me tanto care.
E allora, leggete le loro liriche, quel dialogo tra due persone che si sono trovate, hanno attraversato un mare a tratti con venti contrari, ma alla fine sono arrivati a una spiaggia bellissima: quella della consapevolezza di sé e della Fede.
Alla prossima
dalla vostra
Stefania Convalle