Seduti allo stesso tavolo

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Il nuovo romanzo di Stefania Convalle, sul mondo dell'editoria.

martedì 3 dicembre 2024

Numero 458 - "Giorni da cane" e "Le lettere di Esther", le mie impressioni - 3 dicembre 2024


Ci sono dei romanzi che ti sorprendono, inaspettatamente, perché - chissà perché - di fronte alla narrativa contemporanea a volte siamo un po' snob. Ci avete fatto caso? 
Ho incrociato questo libro nella Libreria di Alice di Rimini, in occasione di una mia presentazione. Gironzolavo tra gli scaffali e "Giorni da cane" mi ha incuriosito, sia per la copertina, sia per il titolo, essendo io cane-dipendente.
Quando l'ho iniziato, il breve prologo mi ha lasciata perplessa. Praticamente c'era tutto quello che non mi piace: troppe descrizioni, troppi nomi, insomma, ho pensato che fosse un buco nell'acqua.
Però sono andata avanti.
E... wow...
Anzi: wow-issimo.
Stile, dieci e lode. Brillante, bel ritmo, moderno ma nel senso giusto del termine, perché alle volte si pensa che moderno sia uguale a una scrittura senza cura, banale, piena di luoghi comuni, sincopata ed elementare; forse perché ci sono tante persone che pubblicano ma non sanno scrivere (sono cattiva, lo so) e quindi si diventa diffidenti rispetto ad autori che non conosciamo. 
Ma torniamo al romanzo in questione. 
Erica Waller scrive benissimo, è ha uno stile tutto suo quando descrive macro e micro, che siano paesaggi o caratteri dei personaggi, emozioni o sentimenti, gioie e dolori.
Tre personaggi principali: George, un vecchio rimasto vedovo da poco; Lizzie, una giovane donna che vive in un rifugio per donne maltrattate; Dan, un counselor con un disturbo ossessivo compulsivo. Tutti hanno a che fare con un cane, ma ogni cagnolino in questione rimane laterale, una silenziosa presenza anche per il lettore. 
La storia procede tramite brevi capitoli (adoro i capitoli brevi!) e in una deliziosa alternanza conosciamo la storia dei tre personaggi. All'inizio non c'è alcun collegamento tra loro, ma piano piano ci sarà qualcosa che metterà l'uno sulla strada degli altri.
Non voglio raccontarvi la trama, ma vi invito a leggerlo perché è una grande storia che parla di sentimenti, di perdita, di assenza, di amore, di rinascita.
C'è humor, c'è commozione: c'è la vita.
Insomma, mi è piaciuto tantissimo. Si è capito?

Ma passiamo al secondo romanzo che ho appena terminato.


Questo è stato un regalo da parte di una mia cara lettrice, non solo delle mie personali opere, ma anche di quelle della mia casa editrice: Edizioni Convalle. Laura Beretta, sapendo che conduco da tanti anni un laboratorio di scrittura, è rimasta incuriosita dalla storia di questo romanzo e me l'ha regalato. 
La protagonista, una libraia francese, decide di fare un laboratorio di scrittura anomalo: gli iscritti dovranno scriversi delle lettere, alla vecchia maniera, con carta e penna per poi spedirsele con la posta. L'idea è interessante e si basa su questa conversazione epistolare. All'inizio si fa un po' fatica a seguire questo incrocio di lettere, botta e risposta, perché ognuno di loro deve scrivere ad almeno due dei compagni di laboratorio, e alcuni di loro hanno nomi simili, i conseguenza il povero lettore è quasi costretto a farsi uno specchietto :-D 
Però, quando si entra nelle dinamiche, si rimane coinvolti dalle storie di ognuno e alcune pagine sono davvero coinvolgenti, talmente coinvolgenti che, una volta concluso il laboratorio, quando la parola torna alla libraia, perde molto brio, ma si tratta solo delle ultime pagine per definire come proseguiranno i rapporti nati tra i vari personaggi. Insomma, mi è piaciuto, anche se "Giorni da cane" trovo sia più romanzo come passo narrativo. 

Ora ho iniziato "Diario d'inverno" di Paul Auster, un libro ancora diverso, bello tosto a livello di profondità, ma di questo vi parlerò quando l'avrò terminato.

Naturalmente vi consiglio sempre e PRIMA DI TUTTO ;-) le opere di Edizioni Convalle che, come sapete, sono solobelleopere! 
C'è davvero l'imbarazzo della scelta e leggendo anche narrativa contemporanea, come i romanzi di cui vi ho parlato in questo numero del Blog, devo dire con grande orgoglio che i nostri non sono da meno, anzi, a volte sono anche superiori come scrittura e intensità.
Magari potete dare un'occhiata: www.edizioniconvalle.com





Alla prossima
dalla vostra
Stefania Convalle