Volevo solo avere più tempo

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Il nuovo romanzo di Stefania Convalle

domenica 5 settembre 2021

Numero 387 - Il percorso - 5 Settembre 2021


Il 17 Luglio di quest'anno mi trovavo in vacanza in Liguria, ai confini con la Toscana, e una mia autrice di Pisa è venuta a trovarmi. Il giorno successivo sarebbe stato il mio compleanno e Giuliana mi ha portato un regalo: la sua prima opera in assoluto, quella che pubblicò con un'altra CE nel 2014.

"Il percorso" di Giuliana Degl'Innocenti

Posto questa foto che ho scattato ora, proprio qui al pc. Ho affiancato il romanzo vicino a un'immagine che ho trovato tra quelle di Giuliana su Facebook, una foto di sua madre Marta (che tra l'altro le somiglia tantissimo).



Questa opera, come Giuliana stessa dichiara, nasce da una sua personale esigenza: di figlia.

"Il percorso" vuole essere, secondo me, un gesto d'amore di una figlia alla madre. Un madre mai conosciuta perché volata in cielo quando Giuliana era nata da pochi giorni.

Giuliana racconta la sua storia, partendo dai nonni materni, dal lontano 1936, e conosciamo così le personalità della sua famiglia e la vita di Marta, la donna che nel 1974 l'avrebbe data alla luce.

Ed è singolare sentire raccontare la storia dalla creatura che ancora non c'era, fino a quando - dopo essere stata concepita - continua la narrazione dal grembo della madre.

Non mi sento di definirlo un vero e proprio romanzo, ma una cronaca familiare, come sedersi su un divano insieme e ascoltare un'amica che ti racconta la sua storia, tratteggiando i nonni, gli zii, la futura madre col suo primo marito che sarebbe stato il padre della sorella maggiore, ma non quello di Giuliana, essendo l'uomo venuto a mancare da giovane.

E poi, dopo la nascita, il racconto dell'infanzia e poi dell'adolescenza di Giuliana attraverso ricordi, piccoli episodi della scuola, primi amori.

Conosciamo una bambina e poi una ragazza e poi una donna che ha vissuto serena grazie agli zii, Alba e Roberto, che si sono presi cura di lei dopo la morte della madre, praticamente da subito.

Ecco, è come stare sedute insieme e ascoltare la vita di un'amica che condivide con te i suoi ricordi, e  non solo i ricordi da lei ricordati (scusate il gioco di parole), ma quelli del racconto degli zii (mamma e papà adottivi) che a un certo punto le hanno raccontato le sue origini e le hanno parlato di sua madre.

Tanti i momenti di commozione, leggendo queste pagine, che però non cadono mai nel melodramma. Assolutamente no. Chi conosce Giuliana di persona sa che è una donna che non ama smancerie o atteggiamenti da psicodramma. No, lei racconta la sua storia senza giudicare, né farcire con troppa enfasi. La racconta e basta ed è lì che definisco queste pagine una grande dichiarazione d'amore verso la madre, mai conosciuta, ma sempre nel cuore. 

E personalmente credo, anche sempre vicina.

Ma c'è un'altra figura che secondo me spicca in tutta la sua bontà e generosità d'animo: Alba, la zia che la prende con sé da neonata. Alba è una donna eccezionale, mamma per definizione, mamma dentro, mamma: punto. E credo che Giuliana, nella sfortuna, sia stata immensamente fortunata e che grazie a lei e allo zio Roberto - marito di Alba - sia diventata la donna che è: equilibrata e forte. E se ritengo, leggendo il romanzo, che in Giuliana ci sia tanta grinta e determinazione ereditata geneticamente dalla madre, penso anche che la dolcezza del suo carattere, quello che mostra in privato, provenga dalla zia Alba. 

Due donne meravigliose: Marta, che ha voluto con tutta sé stessa la nascita di Giuliana, e Alba, che ha salvato la piccola dall'orfanotrofio.

Questo l'impatto emotivo leggendo l'opera.

Dal punto di vista letterario, è stato interessante per me leggere l'opera prima di Giuliana, che ora è un'autrice di Edizioni Convalle, e ritengo sia una penna davvero interessante e capace. Già qui, nel suo primo romanzo, si nota la dimestichezza con la penna, quel modo naturale che sceglie per dialogare con il lettore stesso, seguendo la linea della spontaneità e genuinità, qualità che fanno parte di lei anche nella vita. Giuliana non è costruita, lei è lei e si mostra per come è, senza maschere, senza proteggersi (a volte), un po' come me, direi, e forse è per questo che il nostro rapporto è molto bello.

Comunque, dicevo, che già in questo romanzo si comincia ad annusare una predisposizione per la scrittura di romanzi veri e propri. E infatti Giuliana è una romanziera di talento.

Ricordo che con Edizioni Convalle ha già pubblicato due opere di valore: 

"Estate '36", che ha vinto la sezione narrativa inedita nel 2019 nel premio letterario da me fondato, "Dentro l'amore"; ed è così che ci siamo conosciute. 




E poi ha pubblicato con noi nel 2o2o un altro stupendo romanzo: "La giostra delle possibilità".


E non è finita, perché in autunno uscirà, sempre con Edizioni Convalle, una nuova edizione del suo secondo romanzo pubblicato prima che ci conoscessimo, ma sveleremo tutto a suo tempo.


Per concludere...

Grazie, Giuliana, per avermi donato un pezzo di te così prezioso che ho cercato di trattare con estrema delicatezza. 

Secondo me, la tua mamma o forse dovrei dire le tue mamme, ti hanno messo sulla mia strada. 

A volte è proprio il Destino.




Alla prossima 

dalla vostra 

Stefania Convalle

3 commenti:

  1. Quanto hai scritto, cara Stefania, mi fa venire voglia di dare un abbraccio a Giuliana. La conosco come validissima autrice, ma spero di conoscerla anche personalmente. Chissà… magari presto ci sarà un’occasione.

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    1. Grazie Elisabetta, farebbe tanto piacere anche a me conoscerti di persona. Per intanto ti stringo affettuosamente virtualmente. Un caro saluto. Giuliana

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  2. Cara Elisabetta, anche a me è successa la stessa cosa leggendo il libro: la voglia di darle un abbraccio. Spero proprio che vi conoscerete tutti il 16 ottobre! Io vi aspetto qui!

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