Volevo solo avere più tempo

Volevo solo avere più tempo
Il nuovo romanzo di Stefania Convalle

sabato 16 maggio 2020

Numero 332 - Per la Rubrica "Parlo di me": Silvia La Chiusa - 15 Maggio 2020



Fuori c’è una splendida giornata di sole, una di quelle giornate in cui tutti gli altri vogliono uscire a passeggiare perché “finalmente c’è il sole”, io invece sono qui, sdraiata sul tappeto rosso scuro ai piedi del mio divano e mi soffermo su quello che provo dentro di me. Mentre dalla strada mi giungono rumori di bici che passano, voci di persone che chiacchierano e urla di bambini che giocano, io sono qui e non mi sento per nulla sola... Sono con i miei pensieri, le mie emozioni, la mia vita vissuta fino a qui con tutti i suoi successi e i suoi errori.
Le mie emozioni le ho sempre sin da bambina dipinte nei disegni di cieli azzurri e di rondini con le ali aperte e scritte nei miei diari segreti nascosti in svariati angoli del mio mondo. La scrittura ha sempre rappresentato per me non solo una valvola di sfogo ma soprattutto un luogo personale e intimo nel quale potermi sentire non giudicata e nel quale potermi rivedere sotto una luce diversa, a volte anche migliore. Scrivere è una forma artistica di metamorfosi psicologica alla quale mi avvicino da bruco e ne esco farfalla con l’intento di trasmettere anche al lettore questa possibilità di cambiamento verso un mondo personale migliore nel quale credo fortemente con un inguaribile ottimismo.
Oggi, superati i quarant’anni, madre di due figli, Psicoterapeuta di professione e Bionutrizionista, vivo girando intorno all’arte delle emozioni e della scrittura che da sempre mi accompagnano. Amo ascoltare gli altri, entrare nei loro tessuti emotivi, raccontarli negli scritti e viverli, cercando di modificarli per renderli fluenti in vista del bene personale e ogni giorno insieme ai miei pazienti e ai miei lettori mi modifico e mi evolvo.
Questo senso di evoluzione, di movimento, di circolarità emotiva l’ho subito trovata, provando una forte attrazione, in Edizioni Convalle e nel suo concorso “Dentro l’amore” al quale partecipai nel 2019 ricevendo una menzione d’onore. Stefania e Giuseppe ti fanno sentire a casa, in quella casa con quel tappeto rosso scuro che è sempre stata per me fonte di ispirazione.

Silvia La Chiusa


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E ora la parola all'editrice

L'incontro tra me e Silvia è stato guidato dall'indimenticata Loredana Limone; ricordo che, in uno dei nostri ultimi incontri, Loredana spese belle parole per Silvia che mi aveva, nel frattempo, inviato il manoscritto. 
Invitai Silvia a iscriversi al Premio, la quarta edizione di "Dentro l'amore" e si classificò tra i finalisti.



 E così il suo romanzo, "Madri illuse", trovò casa.


Un romanzo forte, duro in alcune parti. Ma un romanzo che mette davanti a se stessi. Ricordo che mentre lo leggevo, anche se non sono mamma (purtroppo), trovavo che le riflessioni e le inquietudini della protagonista potessero toccare chiunque, perché alla fine il centro della storia è lei, la Coscienza. 
Coraggiosa, dunque, Silvia La Chiusa, ad affrontare tematiche scomode. 
Ma voglio parlare di lei, dell'autrice. Il romanzo parla da solo, è solo da leggere, quindi ordinatelo! ;-)
Donna dal sorriso aperto, accogliente, credo però si riveli poco a poco, forse abituata a causa della sua professione a essere disponibile per i pazienti, ma discreta nel raccontarsi. Un po' come ha fatto nella sua presentazione che rivela un animo introspettivo e sensibile. 
Un donna tutta da scoprire.



Alla prossima
dalla vostra 
Stefania Convalle








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