Volevo solo avere più tempo

Volevo solo avere più tempo
Il nuovo romanzo di Stefania Convalle

martedì 8 novembre 2016

Numero 251 - Come ti vedi? - 8 Novembre 2016


Questo è un "gioco" per coraggiosi.

COME TI VEDI?

Siamo capaci di descriverci? Siamo obiettivi con noi stessi?
Ci conosciamo davvero bene?

Provate a descrivervi, come persone, pregi e difetti.
Tratteggiate il vostro carattere, così come lo vedete voi "da dentro" :-)

Come sempre, 
scrivetemi a
steficonvalle@gmail.com
inviandomi il testo del vostro personale ritratto.

Sono proprio curiosa...



Giovanna di Giorgio

Una promessa è una promessa, quindi eccomi qui a cercare di scrivere come mi vedo; non è semplice, ma ci proverò in poche (???) parole.
Dunque... Io credo di essere una persona aperta e gioviale, per quanto riguarda il mio carattere; a volte ho difficoltà a dire quello che provo perché ho sempre paura di infastidire le persone, ma se vedo disponibilità dall'altra parte, allora ci provo;
sono stata una ragazza e un'adulta fortunata, non ho mai avuto grandi problemi, ho avuto una bella infanzia pur non vivendo nell'oro, ho sempre detto che i miei genitori non mi hanno mai fatto mancare niente, e di questo gli sarò sempre grata.

Se poi invece vogliamo parlare del mio aspetto fisico, ecco, qui il tasto è dolente.
Non mi sono mai piaciuta del tutto, non tanto per l'altezza non adeguata alla norma, non arrivo al metro e cinquanta, hihihihih, ma per il fatto che ho sempre fatto fatica a mantenere un peso decente, sono sempre stata (o quasi) cicciottella...no, diciamo grassotta, ecco, e questo mi ha sempre provocato disagio, almeno fino a qualche anno fa quando, cominciando a fregarmene un po', stranamente sono dimagrita di quasi 18 kg; eh beh, quello è stato un bel periodo, poi, di nuovo... sono ingrassata, e insomma, la fisarmonica continua, e questo, al mio "dentro" non fa bene;
quindi è un continuo volermi bene e non volermi vedere per niente.
Insomma, credo di essere una persona semplice, con i problemi che hanno tutti.



Daniela Perego


Che domanda. Come mi vedo? Non ci ho mai pensato, o meglio, nessuno me lo ha mai chiesto.
Difficile descriversi e parlare di sé, ma ancora una volta raccolgo la sfida di Stefania e ci provo.
Allo specchio non mi vedo proprio. Nel senso che l’immagine riflessa non mi appartiene del tutto; sono un po’ in sovrappeso, non rinnego il fatto che mi piaccia il cibo, ma io non mi sento così come mi vedo. Non per vanità o superbia, ma la tipa che mi guarda dallo specchio ha poco a che spartire con me; a parte gli occhi che, nonostante siano di un normalissimo color marrone, vivono di una curiosità infinita, sempre pronti a catturare quanto passi loro davanti. Indugiano sui particolari e poco o nulla sfugge.
Ritengo di essere una persona equilibrata, tranquilla, matura e molto accomodante. Tranne la solita eccezione che conferma la regola di qualche sfuriata, quando proprio raggiungo il limite della pazienza che mi fa un po’ difetto, ma col passare degli anni ho imparato a contare prima di sbottare.
La pigrizia certe volte ha il sopravvento e allora posso stare in casa anche più giorni senza uscire, se non ho impegni lavorativi, perché come una vera cancerina amo la casa. Può capitare che mi alzi la mattina con il “piede sinistro”, sempre per influenza astrale del segno zodiacale, ma sto imparando a scegliere il piede giusto con cui scendere dal letto.
Amo leggere e da qualche tempo mi diletto nella scrittura, mia passione da sempre; adoro andare al cinema, amo viaggiare. So ascoltare e, in questo mondo sempre più virtuale, mi piace incontrare le persone e stringere ancora le mani e abbracciare.
Insomma sono una persona come tante, normalissima con pregi e difetti, ma come tutti: unica!



Maria Rita Sanna

   
Mia madre mi ripeteva spesso che avevo i grilli in testa. 
Io non li sentivo, ma lei li vedeva. Oggi, con i cinquantadue anni che stanno per suonare alla porta, me li sento e me li vedo.
Mi vedo e mi sento ottimista, fiduciosa nella buona riuscita di una situazione; quando prendo un impegno, lo porto avanti con serietà, mi affeziono presto alle persone, dopo una prima diffidenza. Mi vedo gentile e disponibile; forse, leggermente dura con i miei familiari, insofferente in situazioni di vita monotona, nonostante sia molto abitudinaria.
Il mio difetto più grande è non saper distinguere la realtà dall'illusione. Quest'ultima, svanita, diventa tanto più insopportabile e deprimente quanto più valore affettivo gli ho dato.
In queste situazioni vengono in aiuto i miei grilli, regalandomi nuove musiche.



Riccardo Simoncini


01:19 - Lei: Io voglio sapere di te, non dell'idea che hai di me.

01:23   - Lui: Io?

Su di me ho poche idee e tutte confuse. Io sono un leone. Una roccia. Una forza indiscussa. Da sempre convinto di essere piccolo, tenero, timido, crescendo sono diventato quello che sono, senza sapere di esserlo. Da poco ho cominciato ad acquisire consapevolezza e sono stordito. Io non mi vedo così. Ma tutto e tutti mi fanno notare il contrario.
È micidiale scoprire di essere diverso da quello che credevi di essere. È pesante essere il riferimento di tanti, il sostegno per tutti. Non si può cedere. Mai.
Ed è piacevole e stancante allo stesso tempo.
Ma non sono preoccupato: ho solo bisogno di tempo, per crescere ancora un po’ ed assestarmi.

01:25 - Lei: Questo sei tu? Ti vedi così?

01:26 - Lui: Non so più cosa vedo. Vedo cambiamenti. Ma adesso so che sono forte. Sono cresciuto senza saperlo.

...


Stefania Convalle


Voglio rispondere anch'io alla mia stessa domanda: 
come mi vedo.

Piccola, morbida, accogliente.
E con questo abbiamo esaurito la parte fisica ;-)

Tenace. 
Credo sia il tratto del carattere che più mi contraddistingue.

Se credo in qualcosa, non mollo mai, fino a quando non ottengo quello che voglio.

Ma so anche fare un passo indietro quando capisco che non è più la mia strada, quindi posso anche affermare di avere una certa elasticità di carattere.

Mi vengono in mente almeno altri venti o trenta pregi ;-) ma sembra che non si possano dire ad alta voca perché si rischia di essere definiti "immodesti" :-D

Quindi meglio che mi fermi qui. Anche perché credo di avere un comportamento nella vita coerente a quella che sono, e quindi si vede tutto, in positivo e negativo.
Come si suol dire: sono un libro aperto.

In negativo... Beh, ho capito, anche ascoltando gli altri, che è difficile riconoscere i lati del carattere che vengono definiti "difetti", anche se credo sia tutto soggettivo e misurabile solo in relazione agli altri presi singolarmente.

In effetti non è facile guardarsi allo specchio e ammettere di avere qualche difettuccio;-) Impresa ardua verso se stessi, figuriamoci se si scrive su un blog!

Ma ci voglio provare.

Permalosa? Beh, sì, dai, lo ammetto, un pochino ;-) ma in mia difesa penso di esserlo solo se mi si appiccica un'etichetta che non riconosco dentro di me. Con gli anni, con l'età che avanza, ho anche imparato a ridere dei miei lati deboli, soprattutto davanti agli altri.

L'ironia è certamente un'arma che non mi manca!

Più precisamente: autoironia, che, tra parentesi, spesso salva la vita :-D

Poi ci sono i pregi "a doppio taglio", e lì, ho ancora tanto da imparare nella mia evoluzione personale...

Mi ritengo una persona generosa, ma me la prendo se poi vengo usata o se le persone non sono riconoscenti... Eh, lo so, questa è una confessione che mi costa, quindi apprezzate lo sforzo;-)
Irascibile? A volte.
Pigra? Abbastanza, ma il Sagittario che segna il mio ascendente mi salva e mi dà lo sprint per scalare l'Everest ogni giorno.

Sensibile, credo di esserlo, ma non so se definirlo un pregio o un difetto. Credo sia fifty fifty.

Paure? Poche. Le classiche: malattia, morte, fallimenti, povertà, solitudine.
Ma credo anche di avere un bel po' di coraggio.

Empatica. Ma questo è un pregio :-D
Leale. Anche questo è un pregio :-D
Paziente. All'ennesima potenza, sembra un pregio, ma a volte è un difetto.

Caspita, è difficile trovarsi dei difetti!!

Vendicativa? No. Però non dimentico i torti subiti, me li lego al dito e la fiducia è persa.
Ma se amo, allora le cose cambiano.
Credo di saper perdonare e, soprattutto, dimenticare.

Insomma, che ne dite, mi faranno santa? :-D

CI CONTO!!!!

...




Daniela Quadri


Chi sono?
A volte non mi capisco nemmeno io, figurarsi che gran casino cercare di spiegare chi sono agli altri!
Vabbè ci provo, ma solo perché a pelle mi sono simpatica. 
A pelle già dice molto di me; sono una che ci impiega due secondi a decidere se c’è feeling con una persona appena conosciuta, questione di ormoni o qualche altra diavoleria chimica dicono, ma mi prendo il mio tempo, anche anni, per capire che è arrivato il momento di mandare al diavolo qualcuno! Non sarò una scheggia in fatto di decision-making - uè si vede che bazzico nel marketing! - ,ma quando il dado è tratto non ce n’è più per nessuno.
Quando chiudo la porta, butto via chiavi e chiavistello e questo vale per tutti: amici, parenti e amanti. Perché non c’è cosa peggiore - per me che mi fido del prossimo, che cerco sempre di trovare del buono in tutti, che concedo non due, ma tre o quattro opportunità - che sentirmi usata, tradita o presa in giro.
Non faccio uso di bugie, nemmeno quelle bianche, e mi vengono le bolle quando becco qualcuno in flagrante! Chi perde la mia fiducia, non deve nemmeno provare a sudare le sette camicie, butterebbe soltanto via i soldi della lavanderia! Una volta persa, è persa, inutile parlarne ancora. E poi bastian contrario come sono, ogni insistenza sortisce esattamente l’effetto contrario.
Sì, lo so, sono una talebana, ma meglio avere chiara la distinzione tra il bianco e il nero che nascondersi dietro 50 sfumature di grigio (sic). Che poi senza mezze misure lo sono anche nei miei lati positivi: fedele, generosa, altruista, disponibile, anche a rischio di darmi della scema quando mi ritrovo a fare i conti con l’indifferenza e l’ingratitudine.
Sensibilità e senso del dovere a mille, diplomazia e faccia tosta a zero; prendo fuoco come un cerino per tutte le ingiustizie del mondo, ma mi si legge in faccia, tipo luminaria di Natale, quando sono a disagio o in difficoltà.
Non faccio neanche uso di sostanze stupefacenti; nella maggior parte dei casi sono già stupefatta di mio. Dei piccoli-grandi risultati che ho raggiunto con il sudore della fronte, con un impegno e una forza di volontà che mi hanno valso il soprannome Costanza,  e con una pazienza che fa sfigurare persino Giobbe. E mi stupisco ogni volta che mi ritrovo a discutere e a litigare con quella Daniela paurosa, intimorita dalle novità e dai cambiamenti, terrorizzata dai grandi drammi  (si legge malattie e morte) che, prima o poi, mi toccheranno da vicino. Insomma con quella parte lagnosa, permalosa, amletica e un po’ vigliacchetta che, ogni tanto, sbuca fuori e mi mette i bastoni tra le ruote.
Forse è meglio così, perché se non ci fosse anche lei - il lato oscuro di questa Gemellina - sarebbero cosini amari per chi mi sta accanto!
Ma ve la immaginate una Daniela sempre esuberante, egocentrica, briosa, ironica, pungente, sarcastica? No, dai! Un po’ va bene, ma sempre… Che palle! Non la sopporterei nemmeno io.
Allora mi tengo così come sono, anche perché la garanzia soddisfatti o rimborsati per questo articolo ancora non l’hanno inventata, e mi prometto che cercherò di concentrarmi sulle tante cose positive che la vita mi ha donato (non sto a elencarle ma Chi deve saperlo, sa che Gli sono grata dal profondo del mio cuore); soprattutto le due persone che mi hanno sempre amata incondizionatamente e che lo faranno fino al loro ultimo respiro.
Direi che per una che preferisce ascoltare, piuttosto che parlare di sé, ho già scritto abbastanza. Il pippone è finito, andate in pace (se non dovessimo sentirci più, sappiate che il fulmine mi ha presa in pieno…). 




15 commenti:

  1. Brava Giovanna per il coraggio di essere la prima. Complimenti per quanto detto...che sei una persona solare,gioviale e simpatica si intuisce anche dalle foto e dai post di fb. Spero di conoscerti un giorno personalmente.

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  2. Daniela Perego , devo dire che mi piacevi già prima di leggere questa speciale e perfetta descrizione di te, non so perchè ma sono certa che sia perfetta, ti ringrazio dei complimenti e la voglia di conoscerti c'era da subito, e anche questo,è un fatto!!! ciao e Bravissima

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  3. Brava Maria Rita Sanna. Io leggo di una bella persona, positiva e tenace. I grilli nella testa sono quel pò di sana pazzia che più o meno tutti abbiamo...e chi non li ha non è umano. Ciao bella

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  4. Grazie Daniela gentilissima. Anche il tuo ritratto e quello di Giovanna sono di persone positive e sincere.
    Credo che Giovanna sia di una simpatia unica

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  5. Un bel ritratto di sè di Riccardo Simoncini. Bravo

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  6. Libro aperto, autoironica, generosa. Pigra non so ma vulcano di idee si. Santa forse ma sei già un mito :)))

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    1. Mitica, Maria Rita!!! Grazie (ma come si fanno i cuori sul blog???) :-D

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  7. Allora Stefania Convalle santa subito!
    Senza esagerare. ...una bella descrizione di te e per quel che so centrata in pieno. Modestia, umiltà, coraggio, paure e altro....solo una bella persona.

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  8. evvvvvvaiiiii!!! :-D
    nome casa editrice: santastefaniaedizioni :-D
    Grazie, Dani, sempre presente, sempre affettuosa e carina :-)))

    Bacione!

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  9. Conosco di persona solo la mitica Stefi e la sua descrizione mi sembra molto "calzante", ma da quello che leggo da tutti gli scritti, peraltro tutti molto belli, mi sembrate tutte delle belle persone, soprattuto vere e meritevoli di essere conosciute...

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    1. Hola! ;-)
      Gracias, Tiziana :-) potremmo organizzare una festa, invitiamo tutti, così te li presento! :-D

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  10. Daniela Quadri piacere di conoscerti!
    Ma il fulmine lasciamolo al bosco :)

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  11. Grazie Maria Rita! Il piacere è reciproco e il fulmine solo virtuale 😀

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  12. Grazie Maria Rita! Il piacere è reciproco e il fulmine solo virtuale 😀

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