Eccoci al terzo appuntamento di questa nuova rubrica, "Le parole in libertà". Uno spazio dove potete lanciare qualsiasi argomento e ne parleremo. Ma potete anche scrivere una lettera "virtuale", come nel caso di oggi, in cui mi parlate come si fa come a un'amica.
Qualche giorno fa, appunto, mi è arrivata una mail da Elisabetta Motta, che parla di un suo momento collegato anche al mondo editoriale.
Posto qui di seguito il testo della mail e poi la mia risposta.
Cara Stefania,
con molto piacere rispondo al tuo bisogno di comunicare, di parlare con chi ti
segue. E tra queste persone ci sono io.
Lo faccio nelle prime ore della giornata, quando il silenzio qui in casa mi
accompagna, e in un momento in cui mi sento un po' sfiduciata verso il
prossimo. Si sa, nella vita, nel lavoro, ci sono momenti alti e quelli bassi
per tutti. E a proposito di pomodori in faccia, non sei l'unica ad averne
presi… Magra consolazione, mi dirai.
Sono ormai trent'anni che lavoro nel settore dell'editoria e, come per te, le
parole sono sempre state il mio mondo e continuano a esserlo. Un valido mezzo
di comunicazione. Anche un ottimo mezzo di sfogo, di distrazione. Forse è nei
miei momenti più bui che riesco a scrivere meglio, spinta a cercare nelle
parole un mondo migliore. Non so se è così anche per te.
Ed è proprio attraverso la scrittura che si esprime il proprio essere. Per
quanto mi riguarda, in ciò che scrivo, che sia un romanzo o un breve racconto,
viene sempre fuori qualcosa che appartiene a me, al mio carattere e al mio modo
di essere. È inevitabile.
Cara Stefania, concludo dicendo che hai avuto, come sempre, una bella idea a
creare questo spazio nel tuo blog, nel tentativo di stabilire dei contatti con
chi ti legge. Emerge in questo la tua profonda sensibilità, il volere mantenere
dei rapporti umani che spesso vengono annientati da una realtà in cui spesso l’egoismo
ha il sopravvento.
Grazie,
Elisabetta
Cara Elisabetta,
in una lettera breve ma intensa, riesci a farmi sentire una sorta di amarezza per il mondo dove entrambe viviamo: quello dell'editoria. Tu, da più tempo di me, fai trasparire la delusione per eventuali aspettative e anche per l'essere umano che spesso e volentieri tradisce la fiducia e delude. Ma leggo anche tra le righe il dispiacere per anni e anni di lavoro che - forse - non hanno prodotto il risultato atteso.
Vedi, dialogare fa bene! Perché ci si rende conto che non si è da soli e non si è i soli a vivere il malessere che serpeggia nelle strade della piccola editoria (e non solo lì).
Entrambe scriviamo da diversi anni e abbiamo una carriera di tutto rispetto, ma si continua a lottare ogni giorno come se fosse il primo. Sarà giusto così? Per me, no. Però il mio parere in merito è risaputo e credo che quello editoriale sia un mondo inquinato fortemente da dinamiche distruttive rispetto al talento dei pochi, con lo spazio concesso a chi di talento non ne ha affatto (e sono la maggior parte); mi riferisco alle case editrici a pagamento, ma anche al self-publishing, che produce montagne di opere che opere non sono e intasano spazi che dovrebbero appartenere ai veri artisti. E come non restarci male quando si vede che persone che scrivono e non sanno farlo, vanno avanti perché trovano corsie preferenziali non attribuibili al talento, ma al fatto di conoscere chi... Un mondo davvero triste e deludente, perché poi, come dici nell'ultima parte della mail, l'egoismo regna imperante e, aggiungo, anche il narcisismo e l'egocentrismo sfrenato. E vogliamo parlare della parola gratitudine? Sono davvero poche le persone che ne conoscono il significato.
Però, sai cosa ti dico, cara Elisabetta? Nonostante i momenti grigio-neri che mi colgono, dove penso a quanto tutto sia inutile, il colpo di reni arriva sempre e cerco di volgere lo sguardo verso coloro che sono al mio fianco e mi stimano (e ce ne sono tanti!) ed è proprio da loro che arriva la forza di non mollare e di crederci ancora. Credere ancora, non dico nel mondo dell'editoria che temo sia irrimediabilmente caduto in un vortice senza fine, ma credere nell'essere umano. E per queste persone bisogna continuare a fare quello che facciamo, tu e io, in modi diversi, da tanti anni.
Insomma, cerchiamo di vedere il bicchiere mezzo pieno (se di vino è meglio!).
Ti voglio dedicare, prima di salutarti, un testo che conoscerai sicuramente, ma è talmente pieno di significato che è bello rileggerlo. Lo dedico a tutti coloro che hanno qualche momento difficile, perché è un testo che restituisce calore.
Desiderata
Passa tranquillamente tra il rumore e la fretta,
e ricorda quanta pace può esserci nel silenzio.
Finché è possibile, senza doverti abbassare, sii in buoni rapporti con tutte le
persone.
Di' la verità con calma e chiarezza; e ascolta gli altri, anche i noiosi e gli
ignoranti; anche loro hanno una storia da raccontare.
Evita le persone volgari e aggressive; esse opprimono lo spirito.
Se ti paragoni agli altri, corri il rischio di far crescere in te orgoglio e acredine, perché sempre ci saranno persone più in basso o più in alto di te.
Gioisci dei tuoi risultati così come dei tuoi progetti.
Conserva l'interesse per il tuo lavoro, per quanto umile; è ciò che realmente possiedi per cambiare le sorti del tempo.
Sii prudente nei tuoi affari, perché il mondo è pieno di tranelli. Ma ciò non accechi la tua capacità di distinguere la virtù; molte persone lottano per grandi ideali, e dovunque la vita è piena di eroismo.
Sii te stesso. Soprattutto non fingere negli affetti, e neppure sii cinico riguardo all'amore; poiché a dispetto di tutte le aridità e disillusioni esso è perenne come l'erba.
Accetta benevolmente gli ammaestramenti che derivano dall'età, lasciando con un sorriso sereno le cose della giovinezza.
Coltiva la forza dello spirito per difenderti contro l'improvvisa sfortuna, ma non tormentarti con l'immaginazione. Molte paure nascono dalla stanchezza e dalla solitudine.
Al di là di una disciplina morale, sii tranquillo con te stesso. Tu sei un figlio dell'universo, non meno degli alberi e delle stelle; tu hai il diritto di essere qui.
E che ti sia chiaro o no, non v'è dubbio che l’universo ti si stia schiudendo come dovrebbe.
Perciò sii in pace con Dio, comunque tu Lo concepisca, e qualunque siano le tue lotte e le tue aspirazioni, conserva la pace con la tua anima pur nella rumorosa confusione della vita.
Con tutti i suoi inganni, i lavori ingrati e i sogni infranti, è ancora un mondo stupendo.
Fa' attenzione e cerca di essere felice.
Evita le persone volgari e aggressive; esse opprimono lo spirito.
Se ti paragoni agli altri, corri il rischio di far crescere in te orgoglio e acredine, perché sempre ci saranno persone più in basso o più in alto di te.
Gioisci dei tuoi risultati così come dei tuoi progetti.
Conserva l'interesse per il tuo lavoro, per quanto umile; è ciò che realmente possiedi per cambiare le sorti del tempo.
Sii prudente nei tuoi affari, perché il mondo è pieno di tranelli. Ma ciò non accechi la tua capacità di distinguere la virtù; molte persone lottano per grandi ideali, e dovunque la vita è piena di eroismo.
Sii te stesso. Soprattutto non fingere negli affetti, e neppure sii cinico riguardo all'amore; poiché a dispetto di tutte le aridità e disillusioni esso è perenne come l'erba.
Accetta benevolmente gli ammaestramenti che derivano dall'età, lasciando con un sorriso sereno le cose della giovinezza.
Coltiva la forza dello spirito per difenderti contro l'improvvisa sfortuna, ma non tormentarti con l'immaginazione. Molte paure nascono dalla stanchezza e dalla solitudine.
Al di là di una disciplina morale, sii tranquillo con te stesso. Tu sei un figlio dell'universo, non meno degli alberi e delle stelle; tu hai il diritto di essere qui.
E che ti sia chiaro o no, non v'è dubbio che l’universo ti si stia schiudendo come dovrebbe.
Perciò sii in pace con Dio, comunque tu Lo concepisca, e qualunque siano le tue lotte e le tue aspirazioni, conserva la pace con la tua anima pur nella rumorosa confusione della vita.
Con tutti i suoi inganni, i lavori ingrati e i sogni infranti, è ancora un mondo stupendo.
Fa' attenzione e cerca di essere felice.
- Max Ehrmann
E a tutti voi che mi seguite, se avete qualcosa da aggiungere o se volete raccontare la vostra esperienza in merito all'argomento di oggi, fatelo in un commento.
Se poi volete scrivermi per dire la vostra su qualsiasi argomento, inviate una mail a steficonvalle@gmail.com e la pubblicherò nel Blog.
Ringrazio tanto Elisabetta Motta per avermi aperto il suo cuore.
Parlare è bello. Recuperiamo la profondità dell'esistere.
dalla (sempre) vostra
Stefania Convalle