Volevo solo avere più tempo

Volevo solo avere più tempo
Il nuovo romanzo di Stefania Convalle

mercoledì 27 febbraio 2013

Numero 3 - Foto/incipit -27 Febbraio 2013



Buongiorno!
Oggi tanta voglia di mare e sono andata a ripescare qualche foto della mia ultima vacanza.
Questa che ho scelto mi ha sempre affascinata: quali pensieri vi suscita?

In fondo, con le immagini potremmo raccontare una storia e se una storia che volessimo raccontare insieme partisse da questa strada?

Vediamo dove arriva la vostra creatività;-) Immaginiamo di iniziare un racconto, le prime vostre dieci righe quali sarebbero?




17 commenti:

  1. La strada era deserta, l'unico compagno alla vista era il mare, profumato di alghe e sale. Silenzio e ancora silenzio. All'alba, mentre il respiro dele onde distendeva note di pace,fermai i miei passi e il tempo inizò a narrarmi la storia del mio passato. Memorie che solo il canto della natura può ridestare,con i primi raggi di luce in un giorno che non ha voce se non quella della mente.

    PS ciao Stefi, grazie per questo bel post. La tua foto mi ha ispirato delle sensazioni molto intense, grazie ancora

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    1. Un interessante incipit:-) Brava, Chiara! Dovresti andare avanti perché quel "tempo iniziò a narrarmi la storia del mio passato." è davvero intrigante;-)
      Hai provato anche a costruire un haiku?
      Sono contenta che il post ti sia piaciuto!;-) Lo proporrò di nuovo più avanti:-)

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  2. Mi piacerebbe inviarti uno scorcio del mio mare, ma non so come si caricano le foto...

    I miei scritti sono intrisi di mare, sempre o quasi. Perché il mare, noi del sud, ce lo portiamo dentro.
    Nel frattempo, quindi, ti lascio uno stralcio di racconto (un racconto che a suo tempo ti pacque molto) dove parlo, appunto, del mare:

    "...Pensai che una passeggiata in riva al mare a piedi nudi, sarebbe stata la giusta ricompensa e il giusto modo per festeggiare quel formidabile evento.
    Pensai che il contatto con il mare, il profumo di salsedine, la sabbia e l’acqua gelida sotto i piedi, l’orizzonte che si tuffa nell’acqua e il sole che arrossisce sotto lo sguardo immenso e umido del mare, mi avrebbero ricordato quanto bella sia la vita e quanto bello sia amarla in tutte le sue sfaccettature."

    Ciao Stefy e augurissimi per questa nuova avventura.

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    1. Benvenuta, cara Dany!
      Sono contenta tu sia approdata in questo nuovo blog e la cosa certa è che da qui non me ne andrò, visto che l'ho creato io :-D
      La tua scrittura , come sai, mi conquista, mi ci riconosco, mi identifico... Ma aiutami a ricordare, fa parte del racconto dove la "lei", dopo un'esperienza negativa, trovava l'amore?

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    2. Dove la lei ritrova l'amore. Il racconto è "Miracoli sulla strada", forse il titolo lo ricorderai.
      Accidenti, però, è un vero peccato che non riesco ad inserire le foto. I tuoi input di discussione stimolano la voglia di rispondere con delle immagini.

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    3. Il titolo non lo ricordo, ma ricordo una storia dove c'era una che incontrava un uomo modello lasciaperderecheèmeglio che infatti la faceva soffrire e poi incontrava o re-incontrava qualcuno che invece la faceva felice. E' quello?

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    4. Non credo. E' quello in cui, in seguito a un grave incidente subìto dalla cognata, nonché sua amica storica, la protagonista rivede la sua vita e riesce a ritrovare la felicità accanto a suo marito.

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    5. Sai che non lo ricordo? Ma sei sicura che io l'abbia letto?

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  3. Ciao mio tesoro,

    ma che idea meravigliosa hai avuto!

    Non perdo tempo, ti scrivo di getto quello che mi ha ispirato la tua immagine, sono già entrata nella parte: ecco a te le mie prime righe: un bacio.

    "Ancora qui, oggi come allora.
    La stessa prospettiva che ricordavo, gli stessi profumi, lo stesso morbido declìvio sulla strada; riassaporo, nella mente, il caldo afoso, estivo, che l'asfalto sprigionava in traspirante luminescenza, ad ogni passo, sulla mia pelle nuda.
    Ero giovane, intraprendente e curiosa; quando, domandavo 'Dove porta questa strada?' la risposta era sempre la stessa, frettolosa 'Solo al mare!'
    Gli adulti non badavano molto a soddisfare il mio desiderio di sapere, di conoscere, di approfondire, ma, io non mi accontentavo nè mi rassegnavo, al punto che un giorno decisi che avrei percorso 'la strada che porta solo al mare', da sola, per capire perchè ci debba essere una strada che ti porta al mare quando è pieno di sentieri per questo. ..."

    mi sono divertita molto, grazie stefi!!!

    cinzia

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    1. Ciao, meravigliosa amica:-)
      il tuo incipit ti rappresenta in pieno, mi sembra di vederti mentre lo reciti ad un pubblico virtuale! C'è sempre quell'alone di mistero che mi piace;-) e siamo tutti qui a chiederci come andrà avanti, perché andrà avanti, vero???
      Sono contenta che tu ti sia divertita e che ti sia piaciuta l'idea:-) Credo la riproporrò presto, potrebbe diventare un appuntamento settimanale!
      Un super bacio della buonanotte! :-)

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  4. se posso,
    Di solito si comincia col dire :"la strada correva verso l'orizzonte e pareva non finire mai..."ma questa finiva , eccome se finiva , dentro il mare finiva...pareva quasi dirci da li siete arrivati e da li tornerete .E il cielo plumbeo non era certo di conforto,quasi presagiva la fine..
    l'inizio è finito.
    Saluti
    Daniele

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  5. ops ho letto adesso :10 righe...
    seguiranno le altre 5
    pardon

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    1. La tua insegnante di lettere non capiva niente se ti dava 4 nei temi;-) Il tuo incipit mi piace e potrebbe essere l'inizio di un racconto: crea curiosità, suspance e il lettore (in questo caso io) vuol sapere che accade dopo la tua premessa: forza, cimentati in questo racconto! Vai al di là delle 10 righe;-)

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  6. Tanto i clienti ritardano...ho un po di tempo..vediamo

    ..del viaggio cominciato tanti anni fa.Si certo la vegetazione era ancora verde,ma l'ossigeno...una merce rara,il respiro sempre più affannoso ci lasciava senza forze e le gambe quasi non si muovevano più.Ormai io e il mio amico percorrevamo per inerzia quella strada che si inclinava sempre più verso un destino scritto dal giullare che si prende gioco delle nostre vite.
    Ne abbiamo passate molte ,io e il mio amico,si che a raccontarle non basterebbero i fogli che ricoprerebbero il Duomo ,ma questa volta era giunta la fine.La vista comincia ad annebbiarsi,le articolazioni non si muovono più e il cervello pareva immerso nella gelatina...l'ora è arrivata,il momento di tornare dove tutto ha avuto inizio è questo.
    addio mondo addio tutti,spero solo che a qualcuno possano servire le parole scritte da me e dal mio amico nei fogli appesi sul Duomo e che il giullare del destino ci lasci riposare in pace.

    Troppo macabra?
    a quest'ora della notte che vi aspettavate?

    saluti

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  7. si rileggendo è migliorabile ...basterebbero...ricoprirebbero suona male,inoltre "il cervello pareva" doveva essere "il cervello pare"
    non datemi il voto che è meglio..
    Buonanotte

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  8. Ba..rientro ora ,e chi cia sonno... scrivo qualcosa..magari c'è chi apprezza.

    Altro finale dell'inizio finito

    ...di una bella giornata e l'inizio di un temporale,di quelli con tuoni e fulmini e vento e chissa cos'altro poteva buttare giu'.Ma ,quasi inaspettatamente, la strada prese a curvare a destra, la velocità dell'auto era elevata e le ruote si lamentavano stridendo sull'asfalto ancora asciutto,le nuvole rimasero dietro e uno scorcio di sole prese il posto di una nube meno scura delle altre.
    Si,forse si poteva ancora salvare...c'erano speranze...la strada ora correva parallela alla spiaggia,il vento si era placato e le nubi si dissolvevano.Si, alla fine ce l'ha fatta... era salva.
    Ci fermammo vicino alla spiaggia e scendemmo tutti ,felici che la domenica al mare alla fine si era salvata.

    questa era per i più ottimisti...

    (se ci sono errori ,anche in quella per i pessimisti, scusate...ma a quest'ora....oddio forse sto dormendo e questo è un sogno ..oppure sonnambulo e scrivo al computer...)

    saluti
    daniele

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    1. Due versioni notturne: una per i pessimisti e una per gli ottimisti, interessante!
      Denota due aspetti di te, visto che sei stato capace di scrivere a distanza di poche ore uno dall'altro, due short stories di dieci righe circa;-) Sono interessanti entrambe, anche se la prima mette un po' tristezza:-( però c'è qualche bel passaggio: bravo! Che tu sia uno scrittore in erba tutto da scoprire? Ho fatto due numeri del blog, 11 e 19, per mettere in gioco la creatività: vediamo cosa sai fare. Sorprendimi!;-)

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