Seduti allo stesso tavolo

Seduti allo stesso tavolo
Il nuovo romanzo di Stefania Convalle, sul mondo dell'editoria.

lunedì 28 dicembre 2015

Numero 230 - E poi l'inferno - 28 Dicembre 2015


DOPO IL BUIO

Quando tutto ti parrà nero,
quando crederai di odiare il mondo
quando ti sembrerà di morire
quando ti mancherà il respiro
quando non avrai più lacrime
allora...
Guardati intorno e capirai
quanto sei fortunato.

Romano Lenzi


Nelle prime pagine del romanzo, ultimo arrivato nella mia biblioteca, leggo questa poesia che ben riassume e ci introduce nella storia. 

TITOLO
E poi l'inferno

AUTORE
Romano Lenzi

EDITORE
Rapsodia

Romano Lenzi: mi chiedo come mai questo autore mi ispiri simpatia da subito, e la risposta arriva presto: è di Livorno, dove ci sono metà delle mie origini da parte di padre ;-)
Inizio il suo romanzo e subito mi trovo a mio agio nello stile e nella storia che approccia un tema per me inusuale: il mondo del calcio, il mondo dello sport.

Mi sorprendo di come Romano riesca a rendere interessante un tema che certo non è in cima alla mia lista;-) ma ci riesce perfettamente e quasi mi dispiace quando la storia prende una via dove lo sport non è più il fulcro. O forse lo è, ma dal punto di vista delle delusioni, dei fallimenti  o delle magagne che si possono trovare in questo ambiente.

Si assiste ad una contrapposizione del Bene e del Male che come in ogni situazione, nessuna esclusa, si affrontano in un duello che può rivelarsi, a volte, mortale.

Da chi dipende?

Da noi stessi. E questo romanzo ce lo insegna. 
(O ce lo ricorda).

La storia: un calciatore all'apice del successo sacrifica se stesso e la sua salute per salvare la propria squadra dalla retrocessione. 
Si ritrova così, a 29 anni, a dover guardare in faccia una brutta realtà fatta di vuoti creati da un entourage che si defila ben presto, evidenziando rapporti di convenienza che si sgonfiano  di fronte agli eventi che colpiscono il giovane; 
una vita tutta da ricostruire dove l'unica cosa positiva pare l'amicizia con una ragazzina, ma la concatenazione degli equivoci porta il ragazzo sull'orlo del baratro dove scoprirà pentoloni colmi di brutte sorprese. 
Non voglio raccontarvi la storia per filo e per segno. Come sapete cerco sempre di dire poco e niente, perché i libri vanno letti e non voglio certo togliervi il piacere di scoprire, pagina per pagina, il romanzo in questione.

Vi dirò perché mi è piaciuto.

Mi è piaciuto perché è scritto in modo semplice, scorrevole, tenendo un ritmo che mantiene viva l'attenzione.
Mi è piaciuto perché descrive un mondo che conosco poco e ne svela alcuni risvolti poco edificanti, ma interessanti perché mostrano il rovescio della medaglia;
Mi è piaciuto perché parla di sport e del suo valore intrinseco, a patto che coloro che lo praticano mantengano ben saldi i principi morali di qualcosa che dovrebbe aiutare i ragazzi a vivere ciò che, in fondo, è una metafora della vita stessa;
Mi è piaciuto perché parla d'amore, a vari livelli, tra diverse persone; 
Mi è piaciuto perché mostra la debolezza umana, ma anche la capacità di risollevarsi sempre e insegna che, per quanto possa sembrare brutta una situazione, c'è sempre una via d'uscita: dipende da noi;
Mi è piaciuto perché parla di risalita personale, di capacità di adattamento alle varie situazioni che ci propone la vita nella sua imprevedibilità.

Secondo me, Romano Lenzi, con questo libro ha fatto
un bel goal!

Ma chi è questo scrittore che ha già all'attivo altri quattro romanzi?


Un signore con un bel po' di vita alle spalle e per questo con tanta esperienza, tanto vissuto pieno di eventi che l'hanno segnato profondamente, ma anche tanti bei regali che ha raccolto lungo il cammino.

Dice che non si sente vecchio, anche se lo è.
Secondo me non è vecchio manco per niente;-) 
Vecchio è chi si ferma e lui non mi pare abbia questa intenzione!

Ha già diverse presentazioni in programma, sia a Perugia, dove ora risiede, sia nella sua Livorno. (Chissà mai che non ci si possa incontrare proprio lì;-)...)

Alla mia domanda: 
cosa sogni?

Risponde...

Vivere con mia moglie fino all'ultimo secondo
La felicità della famiglia di mio figlio
Il bene dei miei nipotini
(e perché no)
Leggere qualche nota positiva sui miei romanzi, ma solo se veramente sincera, non costruita o dovuta.

Beh, caro Romano, 
per quanto mi riguarda, questa recensione rappresenta il mio pensiero al 100%.
Hai scritto un bel romanzo che io consiglio a tutti, uomini, donne, ragazzi, ragazze. Una storia che può interessare ogni persona, una storia che può insegnare qualcosa a qualsiasi lettore si avvicini al tuo 
"E poi l'inferno"
Una storia appassionante.

E per quanto riguarda gli altri sogni che hai elencato, sono sicura che li realizzerai tutti!
Noi di questo Blog te lo auguriamo con tutto il cuore.

...

Alla prossima
dalla vostra
Stefania Convalle







Nessun commento:

Posta un commento