Seduti allo stesso tavolo

Seduti allo stesso tavolo
Il nuovo romanzo di Stefania Convalle, sul mondo dell'editoria.

sabato 22 maggio 2021

Numero 379 - Ripercorrendo la mia carriera nel mondo delle parole. Terza puntata - 22 Maggio 2021


 Ripercorrendo la mia carriera 
nel mondo delle parole. 

Terza puntata


Nella seconda puntata di questo viaggio, vi avevo raccontato di com'era nata la raccolta di racconti "Dentro l'amore" e di tutto il movimento ad essa collegato. 

In quegli anni si stava mettendo in moto un ingranaggio che si arricchiva di pezzi che avrebbero reso più articolato il mio percorso. Avevo deciso, dopo l'uscita di "Dentro l'amore", di aprire una Pagina su Facebook che è cresciuta piano piano, tante persone si sono avvicinate alle storie che raccontavo - più di diecimila a oggi - e tra loro una persona aveva bussato alla mia porta attraverso un messaggio: Maria Rita Sanna. 

Parlo di lei perché rappresenta quello che io intendo come percorso dentro l'amore...

Capii subito che era una donna con un fuoco dentro che però era sotto la cenere, una cenere costituita dalla sua timidezza, forse da poco autostima... Da lì partecipò al premio letterario che fondai due anni dopo, nel 2015, e incominciò a salire un gradino dopo l'altro, attraverso il mio laboratorio di scrittura che ancora segue,  fino a diventare quello che è oggi: una scrittrice di talento, premiata dal pubblico, e anche un'intrattenitrice con le sue interviste su Instagram. C'era un diamante da far brillare, si intravedeva tra le parole di quel primo messaggio. 

Grande soddisfazione, per me.

Ora quella Pagina si chiama Stefania Convalle - Vivere dentro l'amore, perché è quello che faccio: cerco di vivere così.

Ma tornando al mio percorso di autrice, in quegli anni si era affacciata nella mia vita anche la Poesia. Nascevo come autrice di prosa, certa di non essere in grado di scrivere versi, quando un mio amico poeta, volendomi convincere che potevo cimentarmi anche in poesia, evidenziò una parte di una mail che gli avevo scritto, dicendomi: «Vedi? Hai scritto una poesia senza rendertene conto!» 

Parlava delle parole che poi sono diventate poesia in "Oggi sono felice".

E così, grazie a lui e alla mia amica di sempre Emma Barberis, poetessa ma non solo, cominciai a scrivere poesie.

Nella foto, il primo incontro con Emma, dopo un lungo scambio di mail.

Nacque così, nel 2014, "Storie in verticale" che pubblicai con lo stesso editore che si era occupato di "Dentro l'amore" nella prima edizione. 

La cosa curiosa è come in quel periodo, mentre scrivevo racconti e poesie, ci fosse una sorta di collegamento tra loro. Nei racconti mettevo tanto della mia vita, ovviamente romanzando, e quelle storie trovavano la loro espressione sia in prosa che in versi. 

Ricordo la prima presentazione di questo piccolo volumetto di poesie. Chi altri poteva essere a farlo se non proprio lei: Emma Barberis.




Una presentazione, uno dei miei Poe-Tango che ricordo con nostalgia.

La poesia da quando si è affacciata nella mia vita, non mi ha più abbandonata. Forse esprime la parte più malinconica di me, quella parte che poco esprimo, qualcosa che rimane molto nel mio privato, che le persone a me più vicine conoscono bene.

Le poesie di quella prima raccolta sono nella mia ultime silloge poetica che raccoglie tutte le mie poesie, edite e inedite, scritte fino alla fine del 2020. 


La poesia viaggia con me e in questi anni è in lei che ho riposto le mie emozioni più intime e personali. In quel linguaggio in codice, fatto di immagini, di richiami: di emozioni.

Ho pensato a quale poesia regalarvi in questo numero.

La scelta è difficile, perché nei miei versi ci sono tanti frammenti di vita ai quali sono legata, nel bene e nel male.

E allora scelgo questa, che prende il titolo dal leitmotiv della mia vita. Una poesia che scrissi quando da poco era nato l'amore per Giuseppe, il mio compagno da ormai quasi dieci anni.

Per lui



DENTRO L’AMORE

 

 Mi manchi già

dal pianerottolo.

 

Sonno d’amore

torno a dormire.

 

Nelle lenzuola

ancora la notte.

 

L’ora dei forse

è finita

quando ti ho chiesto:

cosa faresti senza di me?

 

Ti cercherei.





Alla prossima puntata

dalla vostra 

Stefania Convalle




3 commenti:

  1. Che belli questi ritagli di vita. È come entrare nell'anima e sfogliare il suo candore.
    Adelia.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Ma grazie, Adelia! Sono io, senza filtri, come sempre :-)

      Elimina
  2. Cara Stefy, credo che la poesia sia nel nostro DNA ! Gia' mi accorsi nei tuoi prmi racconti che lessi nel "Club dei Poeti", dove bazzicavamo entrambe diversi anni fa, di questa tua risorsa che faceva capolino tra una riga e l'altra. Condividere un cammino artistico, ricco di prove e anche di avvenimenti curiosi, ci ha fatto di sicuro maturare e ad oggi, e' veramente gratificante la liberta' che deriva dalla scrittura. E poi ci sono stati i concorsi, gli incontri culturali a cui ha saputo dar vita con singolare entusiasmo e tenacia: come non seguirti ? La poesia qui inserita ben delinea un attimo concreto di intimita' e nasce spontaneo il desiderio di trattenerlo e trattenerlo ancora. Magia della poesia.

    RispondiElimina