Seduti allo stesso tavolo

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Il nuovo romanzo di Stefania Convalle, sul mondo dell'editoria.

lunedì 17 giugno 2013

Numero 102 - Dove arriva la vostra fantasia? - 17 Giugno 2013

                                                    (Vincent Giarrano - United States)

So che questo giochino piace tanto a Cinzia;-) ma credo che anche Lupo ci stupirà;-) e poi chissà chi altro sarà ispirato da questa immagine e vorrà partecipare alla foto-story.

Mini racconto in max venti righe;-) basato sulla scena del quadro. Vediamo che sapete fare :-D

(poi ci commentiamo a vicenda, mica solo io neh!!;-)...)

31 commenti:

  1. HE HE HE HE HE,
    ci dai i compiti da fare a casa?
    Questa volta me la gioco così:

    La giacca di pelle....
    nero scuro
    non copre il pensiero...
    bianco puro

    il trucco perfetto
    le sopracciglia ad archetto
    e i capelli a caschetto
    han su di te un sicuro effetto

    la battaglia è conclusa
    la giornata è finita
    ma ti manca qualcosa
    e il tuo sguardo non ha vita

    i pensieri si ripetono
    nel vuoto della solitudine
    come l'eco di un lupo
    nella valle fra le alture

    Puoi raccontare al tramonto
    che questo giorno è stato un trionfo?



    sono solo 18 righe e probabilmente non rispetta la metrica ,o qualcosa del genere ,delle poesie...ma sono un lupo e non faccio ne il poeta ne lo scrittore


    http://imageshack.us/scaled/large/839/t9pd.jpg


    Saluti
    Daniele

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    1. Ciao Lupo;-) intanto ti dico che la foto del link che hai segnalato è bellissima, un tramonto spettacolare! Grazie:-)
      Ahahaha, compiti a casa? Buona questa! Ci devo pensare!;-)))
      Cmq tu l'hai svolto subito e quindi hai diritto solo per questo ad un bel voto;-)
      Per essere un lupo e non un poeta o scrittore, come tu dici (anche se sappiamo che non è vero;-)...), te la sei cavata egregiamente. Pare che questa donna rientri a casa, ma senza entusiasmo, si sente sola, non ha un buon umore...mi par di capire e quindi com'è possibile che il giorno che si avvia al tramonto sia stato un trionfo? Qui la storia deve andare avanti per forza, altrimenti non dormo neh;-)

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    2. Trattasi del tramonto di pizzo arera,val brembana.
      Quindi tutto italiano.
      segui questo link ,chi ha scattato la foto parla della camminata di quella sera.

      http://forum.valbrembanaweb.com/trekking-escursioni-valle-brembana-orobie-f87/tramonto-infuocato-dal-pizzo-arera-t3842.html


      Non so se continuerò la storia ma se lo faccio riprenderò dalla domanda finale.

      Saluti
      Daniele

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    3. Come non sai se continui la storia?? Siamo già in due a chiederlo: Michela ed io;-)

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  2. Il mio "compito a casa";-)
    Diana si decise ad entrare, aveva indugiato fin troppo sul pianerottolo, indecisa sul da farsi. Quella casa vuota era diventata opprimente ed ogni sera, da qualche giorno, tornare era sempre più difficile. Ogni volta che girava la chiave nella toppa, sperava di ritrovarlo come al solito, mentre cominciava a preparare la cena con mille attenzioni che solo lui sapeva darle. Ma adesso niente, solo silenzio, vuoto, desolazione, senso di mancanza. L'armadio ancora semiaperto le procurò una fitta allo stomaco, le ricordò quella furibonda lite e di come lui avesse radunato le sue cose in fretta e se ne fosse andato. Pensò che a tutti può capitare di sbagliare ed era accaduto anche a lei, ma l'uomo non l'aveva perdonata, non le aveva dato la famosa "seconda occasione". Avvertì un improvviso senso di nausea; no, non poteva stare lì, afferrò la borsa e uscì di nuovo in tutta fretta, se ne sarebbe andata anche lei. Per sempre. La porta si chiuse alle sue spalle e lei mancò per un soffio lo squillo del telefono. Questa volta, l'Universo aveva sbagliato i tempi.

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  3. .."spero non mi senta mentre apro la porta.mi sento in colpa nel fare questo,ho sempre avuto avversione per chi spia.con quale scusa mi giustificherò se quella telefonata di avvertimento fosse menzognera?e come reagirò se avessi conferma del sospetto che mi divora da tempo?forse sarebbe stato meglio restare al lavoro in preda al panico e ai pensieri?la verità è sempre necessaria anche quando stiamo bene o ci sembra di stare bene?sento voci in camera........."

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    1. Wow, che suspance!!! Mi sembra un film di Hitchcock! Devi continuare!!

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  4. ...mi conosci proprio bene, fistedanfa...

    ***

    Maurilia ha deciso, da questo momento la sua vita cambierà, ma rimane ferma, con una mano sulle chiavi inserite nella serratura e l'altra appoggiata sulla porta che spimge appena come per voler riaprire, ostinatamente, una ferita.

    Rimane immobile, in quella posizione, intorno il silenzio accoglie ogni suo naufrago pensiero: non può ritornare, non vuole ritornare, ma non sa andarsene, non ha mai saputo andarsene, ovunque sia andata, ha sempre lasciato una parte di sè ed ogni volta i suoi passi oscillavano malamente su caviglie sempre più fragili.

    In questo momento, la sola cosa che riesce a sentire è il respiro dentro di sè, ha timore di non controllarlo, non si ricorda se ha espirato a dovere per poter inspirare, di nuovo, a fondo, fino a soffocare d'aria.

    Ora, è pronta, non le resta che chiudere la porta a chiave, girare le spalle, scendere le scale e perdersi nelle vie della città, ha tempo fino al tramonto per incontrare il suo destino.

    ***

    ...ecco quel che so fare... poco, dirai... eh dai!... scommetto che sei curiosa di sapere dove va, Maurilia!... sai che c'è?... mi ha fatto giurare di non dirlo mai a nessuno... ed io, non posso tradire la sua fiducia!

    cinzia

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    1. Fistedanfa mi sembra il nome della specie di qualche zanzara:-\ :-D
      Maurilia??? E da dove l'hai tirato fuori questo nome??? :-D :-D
      Cmq, a me non me ne frega un kezzo se le hai promesso di mantenere il segreto: io voglio sapere dove va!!! Te capì??;-)

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  5. molto belli i vostri racconti.io proporrei di continuare un pezzettino di storia!

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    1. per me va bene, facciamo la puntata numero due tutti quanti?

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  6. Ok ma le alternative,
    sono come la radice quadrata di 2....

    Diana,il nome è perfetto, è pennellato con il fondotinta sul suo viso...userò quello.

    Diana si affrettò sulle scale, erano due piani e aveva fretta.Si,poteva prendere l'ascensore,ma ormai era abituata a fare i 40 gradini anche a due a due se era di corsa.
    E la serata che si prospettava era un buon incentivo per imprimere energia sulle gambe.

    ... accidenti, si è bloccata di nuovo la chiave nella serratura..ecco ,spingo un po' la porta , la sfilo ed entro in casa....
    Casa.... piuttosto ordinata ,se non si tiene conto delle scarpe buttate davanti alla scarpiera ,del letto disfatto che appoggiava sul soppalcoe degli scatoloni di abiti ancora da metter a posto dopo il "cambio degli armadi"che si fà ad inizio stagione.
    Stagione...già questa ,quella estiva di quest'anno, è particolare , arriva dopo una primavera piuttosto fredda dove i sensi sono rimasti intorpiditi a
    lungo e con il caldo estivo di questi giorni tutti sembrano come risvegliati da un lungo letargo.Pieni di vita e bramosi di riprovare le dimenticate emozioni.
    Emozioni...di queste Diana era colma complice anche qull'incontro inaspettato mentre era ferma al semaforo.La provvidenza quella volta era dipinta di rosso sul disco del vigile elettronico posto all'incrocio.Di solito quando è seduta in auto che aspetta il verde non toglie lo sguardo dal semaforo ,ma quel pomeriggio un auto le si affianca strombazzando il clacson.
    Clacson....che suonava era montato sulla Ferrari california del '58 di Carlo ,il suo compagno di stanza ai tempi,piuttosto lontani ,dell'università.
    Si erano frequentati non poco in quel periodo, si trovavano bene insieme ma poi dopo il conseguimento della tanto agognata laurea si persero di vista fine a quel momento.
    Momento....che durò un secolo, tutti i ricordi di quel passato scorrevano simultaneamente nelle loro memorie , si riconobbero subito ,rimasero a
    guardarsi negli occhi fino a quando un altro clacson suonò.Fu allora che Carlo ingranò la prima e con una sgommata passo davanti a Diana che non perse tempo e lo seguì fino a distributore di benzina poco più avanti.
    "Avanti"... disse Diana mentre versava il vino in uno dei due calici che aveva preparato per la serata.Le scarpe erano a posto,gli scatoloni magicamente
    spariti, il letto con le lenzuola (qui immaginate voi la fantasia e il tessuto) rifatto e il divano con le spalle alla TV ,girato verso la finestra panoramica puntata sullo spettacolo serale..il tramonto.
    Tramonto...che in quella serata era meraviglioso ,più del solito,carico di colori caldi che diventavano bluastri quando si riflettevano sulle poche nuvole e che faceva venire voglia di raccontare che alla fine questa giornata è stata un trionfo.



    http://imageshack.us/scaled/medium/818/6cs7.jpg


    Saluti
    Daniele

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    1. Quindi copulano davanti al tramonto? ;-) Scusa neh, effetto Luna piena e per giunta rossa;-)

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    2. Dopo il tramonto,
      c'è la luna piena rossa(come il semaforo) e per chi ritiene che copulare sia un trionfo,allora si fanno una sana trionfata.

      Saluti
      Daniele

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    3. Una sana trionfata con la luna piena e rossa direi che è qualcosa di fantastico: bello il tuo racconto!:-)

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  7. Scusate, ma dice che il codice deve contenere al massimo 4.096 caratteri specificato. Vi invito a visitare il mio sito :)

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    1. Perché, nel tuo sito ci possono stare 4097 caratteri?:-D

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    2. Certo ;) non è blogspot, ma weebly!

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    3. Ossignur, ma allora si rischia la Divina Commedia!;-) Meglio interventi più brevi che invogliano a leggere;-) te lo dico per esperienza :-))

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    4. Ma i miei racconti sono sicuramente più leggeri dei vostri, la lunghezza compensa questo :) Sono più leggeri perché... innanzitutto sono prevalenti le sequenze narrative e di dialogo, lasciando in minoranza quelle riflessive, il ritmo della narrazione è veloce senza tralasciare importanti dettagli e soprattutto ci sono alcune frasi demenziali ai limiti dell'assurdo (questo si nota soprattutto nei miei racconti delle medie, che io chiamo demenziali, infatti ora che sono alle superiori sto scrivendo racconti più seri ma ogni tanto anche lì ci sono dei "break" demenziali), e tutto questo rende un mio testo di maggiore contenuto rispetto al vostro ma maggior leggerezza :)

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    5. Allora mi sa che verremo a curiosare;-) ma senti un po', sai che c'è un pubblico qui che si collega a guarda e magari non vede questo post e quindi se vuoi, mandami un racconto (breve) e ti dedico un numero del Blog, così ti fai conoscere anche qui:-) puoi scrivermi all'indirizzo mail privato:-)

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    6. Innanzitutto grazie tante per questo perché io spero di poter firmare un contratto con una casa discografica quando avrò 18 anni e l'anno prossimo forse parteciperò a un... non so cosa xD... dove ci si può fare conoscere come scrittori! Ora copierò una storia "seria" (molto breve) intitolata "L'eroe pacifista":










      C'era un giovane eroe, chiamato Terve, che sconfiggeva i cattivi combattendoli e il popolo era fiero di lui perché, si, insomma, salvava il popolo. Egli uccideva qualunque cattivo che si comportasse male o tentasse di arrecare danni a qualcuno o a qualcosa. Questa situazione durò per svariati anni, finché un giorno il nostro eroe incontrò un saggio chiamato Fuji Yama che pronunciò a Terve queste parole:<>. Detto questo, il vecchio saggio Fuji Yama scomparve nella nebbia. Terve riflettè su questo ma non trovò soluzioni alternative, finché un giorno egli capì cosa dovette fare. Un giorno un ladro andò a rubare in una casa di una persona ricca, Terve urlò:<>, ma il ladro non gli prestò attenzione, allora Terve lo rincorse e lo legò, successivamente gli chiese:<>, il ladro rispose:<>. Terve pensò e trovo una soluzione non violenta a questo, proprio come il vecchio saggio Fuji Yama gli aveva consigliato. Terve lavorò sodo per tre giorni e alla fine riuscì a creare una medicina per eliminare la dipendenza. Terve andò dal ladro e disse:<>, e gli fece bere la medicina, poi lo slegò. Il ladro disse:<>. Terve si sentiva veramente bene, aveva imparato la lezione e da quel giorno egli continuò a essere un eroe senza uccidere nessuno, Terve è l'eroe che aiuta sia i buoni che i cattivi.

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    7. C'è stato un errore, scusate!

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    8. C'era un giovane eroe, chiamato Terve, che sconfiggeva i cattivi combattendoli e il popolo era fiero di lui perché, si, insomma, salvava il popolo. Egli uccideva qualunque cattivo che si comportasse male o tentasse di arrecare danni a qualcuno o a qualcosa. Questa situazione durò per svariati anni, finché un giorno il nostro eroe incontrò un saggio chiamato Fuji Yama che pronunciò a Terve queste parole:<>. Detto questo, il vecchio saggio Fuji Yama scomparve nella nebbia. Terve riflettè su questo ma non trovò soluzioni alternative, finché un giorno egli capì cosa dovette fare. Un giorno un ladro andò a rubare in una casa di una persona ricca, Terve urlò:<>, ma il ladro non gli prestò attenzione, allora Terve lo rincorse e lo legò, successivamente gli chiese:<>, il ladro rispose:<>. Terve pensò e trovo una soluzione non violenta a questo, proprio come il vecchio saggio Fuji Yama gli aveva consigliato. Terve lavorò sodo per tre giorni e alla fine riuscì a creare una medicina per eliminare la dipendenza. Terve andò dal ladro e disse:<>, e gli fece bere la medicina, poi lo slegò. Il ladro disse:<>. Terve si sentiva veramente bene, aveva imparato la lezione e da quel giorno egli continuò a essere un eroe senza uccidere nessuno, Terve è l'eroe che aiuta sia i buoni che i cattivi.

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    9. asdasdasdpuzzoleorsiiii22 giugno 2013 alle ore 20:09

      Ho capito dov'è l'errore, ora risolvo.

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    10. C'era un giovane eroe, chiamato Terve, che sconfiggeva i cattivi combattendoli e il popolo era fiero di lui perché, si, insomma, salvava il popolo. Egli uccideva qualunque cattivo che si comportasse male o tentasse di arrecare danni a qualcuno o a qualcosa. Questa situazione durò per svariati anni, finché un giorno il nostro eroe incontrò un saggio chiamato Fuji Yama che pronunciò a Terve queste parole "Giovane eroe, noi tutti ti siamo grati per il grande lavoro che stai svolgendo, ma vorrei che tu capissi una cosa, anche i cattivi sono delle persone e non meritano di morire, tu risolvi i problemi unicamente con la violenza, per diventare un vero eroe degno di essere chiamato tale dovrai trovare soluzioni alternative per salvare il popolo" Detto questo, il vecchio saggio Fuji Yama scomparve nella nebbia. Terve riflettè su questo ma non trovò soluzioni alternative, finché un giorno egli capì cosa dovette fare. Un giorno un ladro andò a rubare in una casa di una persona ricca, Terve urlò:"Fermati!", ma il ladro non gli prestò attenzione, allora Terve lo rincorse e lo legò, successivamente gli chiese:"Perché stai rubando i soldi? Rispondimi sinceramente", il ladro rispose:"Va bene, ti racconterò tutto: sono dipendente dalla cocaina, non ho scelta, devo farlo, altrimenti morirò dopo un'atroce sofferenza!". Terve pensò e trovo una soluzione non violenta a questo, proprio come il vecchio saggio Fuji Yama gli aveva consigliato. Terve lavorò sodo per tre giorni e alla fine riuscì a creare una medicina per eliminare la dipendenza. Terve andò dal ladro e disse "Apri la bocca", e gli fece bere la medicina, poi lo slegò. Il ladro disse "Ora non ho più bisogno di droga, non ho più bisogno di rubare, mi hai salvato, sei un vero eroe, ti ringrazio dal profondo del mio cuore". Terve si sentiva veramente bene, aveva imparato la lezione e da quel giorno egli continuò a essere un eroe senza uccidere nessuno, Terve è l'eroe che aiuta sia i buoni che i cattivi.

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    11. Mi hai fatto morir dal ridere con tutti questi tentativi e non c'ho voja de scrivere er nome;-) Più tardi leggo il tuo EROE:-)

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    12. Be caro ,
      neancheiocihovogliadiscrivereiltuonome anche tu affronti argomenti poco leggeri,la dipendenza da droghe ,il disadattamento sociale che ne consegue,la giustizia delle pene....il migliore,la definizione di eroe.
      Sei giovane,ma osservi ciò che sta intorno a te da un punto di vista piuttosto elevato.


      Ma la ragazza alla porta che fa?

      Saluti
      Daniele

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    13. Azazeletcetc, il tuo racconto sembra una di quelle storielle zen che raccontano i Maestri...

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    14. lupo70: gli argomenti non sono sempre come in questa storia (basta guardare il mio sito per capirlo) ma gli affronto in un modo facilmente leggibile! La ragazza alla porta torna a casa dopo una violenta tempesta di neve, come ho scritto nella mia storia :)

      Stefania: infatti io SONO un maestro ahahah :D

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