Seduti allo stesso tavolo

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Il nuovo romanzo di Stefania Convalle, sul mondo dell'editoria.

mercoledì 18 settembre 2013

Numero 134 - A Londra in Autunno - 18 Settembre 2013


A LONDRA IN AUTUNNO
di
Daniela Fontana

   E' l'alba. Fuori è ancora buio ma già si sente il brusio e il rombo delle auto di chi si appresta ad attraversare la città per raggiungere il posto di lavoro.
   Molti l'auto non la prendono, preferiscono la metro, più comoda, più rapida ed indicatissima ad evitare attacchi epilettici e improvvise crisi di nervi mentre si è intrappolati in file di macchine lunghe diversi chilometri.
   In verità qui a Londra il traffico, che certo rappresenta una nota dolente nella vita quotidiana di questa metropoli bella e dannata, non mi annoia né m'infastidisce. Soprattutto in Autunno.
  Sulle strade che collegano il Nord di Londra con il Sud, l'Est e l'Ovest, la natura, il verde, i viali alberati sono dappertutto e in Autunno, appunto, la città si veste di colori così affascinanti, intensi e caldi che rimanere bloccati su una noiosissima e normalissima strada, diventa un'esperienza unica, o almeno lo è per me.
   Ma se si vuol godere di emozioni ancor più forti, è necessario spostarsi nei meravigliosi  e numerosi parchi londinesi, dove non si può assolutamente rinunciare ad una lunga e salutare passeggiata.


  A Southgate, signorile quartiere a nord di Londra dove momentaneamente ho il privilegio di abitare, ce ne sono tre, ma quello che io preferisco è il Broomfield Park. Distese immense di prati, alberi secolari, laghetti che pullulano di germani reali e l'immancabile parco giochi luogo privilegiato da tutti i bambini, compresi i miei.
   Ad aver tempo bisognerebbe visitarli tutti, a cominciare dai più noti Hyde Park, Regent's Park, Green Park, St Jame's Park, etc... e assaporare  di volta in volta emozioni e attimi senza tralasciare nulla: il profumo di terra bagnata, un giro in barca su deliziosi laghi argentati, un timido raggio di sole che, affacciatosi furtivamente, rallegra e ravviva il verde circostante, osservare uno scoiattolo mentre sgranocchia noccioline dalle tue mani, il freddo intenso e pungente che, piacevolmente, porta a rinchiudersi in uno dei tanti caffè per scaldarsi con una buona cioccolata calda o con un english tea very very hot.
   Tutto è magia a Londra, in Autunno.
   Le strade per lo shopping già si illuminano a novembre, quando il Natale è ormai vicino e la gente, tanta, si riversa nelle vie per i primi acquisti: Oxford Street, Piccadilly Circus, Knightsbridge, affollatissime, accolgono centinaia di  negozi pronti a soddisfare qualunque tipo di richiesta, per non parlare dei mercati... da Covent Garden, dov'è possibile fermarsi a mangiare qualcosa mentre l'artista di strada di turno intrattiene piacevolmente i presenti, a Brick Lane, dove personaggi equivoci propongono, senza alcun pudore, orologi e gioielli e le bancarelle sono stracariche di vecchi mobili e cianfrusaglie d'ogni genere.
   Nel frattempo, però, è possibile che neri e minacciosi nuvoloni incombano e qualche goccia di pioggia cominci a cadere. Perché no? In tal caso si può pensare di fare una scappata a Trafalgar Square, rifugiarsi alla National Gallery e approfittare per respirare arte e per inebriare la vista con opere assolutamente imperdibili come il "Cartone" di Leonardo, da Vinci naturalmente, la "Venere allo specchio" di Velàzquez, "Gli ombrelli" di Renoir, il "Carro di fieno" di Constable. Solo alcuni dei 2200 dipinti custoditi in questa famigerata Galleria delle meraviglie.
   Amo questa città fatta di contraddizioni, così come sono anche i londinesi: di giorno impeccabili lavoratori in giacca e cravatta degni della City, in the night trasgressivi, turbolenti e imprevedibili, come le peccaminose notti di Soho.
   Ma in Autunno... in Autunno, si respira un'atmosfera particolare qui a Londra, difficile da dimenticare; anche il Tamigi assume colori, profumi e sfumature diverse da qualsiasi altra stagione e quando sul battello, da lontano, intravedo il Tower Bridge o il Westminster Abbey, sento sempre battere il cuore a cento all'ora e una incontrollabile emozione.
   Si è fatto tardi, è ora di tornare a casa, la mia casa, la nostra casa, calda e accogliente, come la maggior parte delle case inglesi, con il loro prato ben curato fuori, e il loro camino acceso dentro, con la moquette nuova di zecca e i muri freschi di carta da parati, con il bagno senza bidé (unico neo), ma per fortuna noi italiani un modo per superare il problema lo troviamo sempre, con i vicini un po' diffidenti, ma che quando hanno imparato a conoscerti e hanno capito che sei civile quanto loro, diventano i good friends più di noi italiani.
   Chiudiamo le tende e andiamo a dormire. Domattina sarà ancora una splendida giornata autunnale da vivere qui, a Londra.



Un bel racconto  della nostra poetessa-narratrice 
Daniela Fontana 
che introduce il tema Autunno...

E com'è il "vostro" Autunno?

6 commenti:

  1. E' stupefacente questo racconto di Daniela Fontana!

    Dalle sue parole si sente davvero il respiro di Londra, è riuscita a farne uno schizzo sensorialmente percepibile, dalle sfumature ocra-marrone-seppia.


    Complimenti a Daniela Fontana, questo suo ritratto londinese possiede forza e molta personalità, proprio come la metropoli che rappresenta.

    ***

    Cara fidanzafania,

    vuoi sapere com'è il "mio" Autunno?

    Il "mio" Autunno è nostalgico, non appartengo a quel genere di persone che ama questa stagione; la nebbia non è che mi metta molta allegria, l'umidità accentua la mia cervicale.

    Però, vediamo, cerchiamo di essere positivi...di questa stagione amo gli sbuffi di vapore che escono dalla bocca, mi è sempre sembrata una cosa molto buffa... poi, le caldarroste mi riportano indietro ai tempi della scuola e mi sono molto simpatiche... i colori autunnali sono incantevoli, le tonalità rosso india le mie preferite, insieme all'ocra acceso... il camino scoppiettante è un'ispirazione fantastica per creare... inoltre, ho un piumino sul letto alto mezzo metro dove adoro avvolgermi e sognare.... ah!!!... dimenticavo... il risotto con la zucca è il mio piatto preferito di questa stagione!!!

    Tutto sommato, si trova sempre il modo di sorpassare l'autunno in modo costruttivo, ognuno a modo suo!

    Un bacio

    cinzia

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    1. Hai ragione, fidanzacinzia, il racconto della Dany è davvero una chicca, glielo dissi la prima volta che mi capitò di leggerlo. E infatti ho voluto riproporlo nel Blog per farlo leggere anche ad altri;-)
      Fidanzacinzia! Sei tornata!!!! Maremma ostroghevole, ti sei fatta desiderare come la più capricciosa delle fidanzate, neh?? Non farlo più!!!;-)
      Il mio Autunno è altalenante... Ne amo i colori, l'idea di godermi il calduccio a casa, sul divano, con la copertina a guardare un film;-) i piatti che cominciano a diventare tosti ma buoni;-)...Ma allo stesso tempo non amo l'idea che ci introduca all'Inverno, che non amo per niente:-\, che cominci a fare freddo... Insomma, diciamo che il mio stato ideale sarebbe andare in letargo e svegliarmi a Primavera, ma non sono nata orsa e quindi posso fare solo dei brevi pisolini:-DDDD

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  2. buonasera,
    bel racconto, mi sono sentito come preso per mano e accompagnato attraverso le strade e i parchi della city.
    un racconto che alterna fredde citazioni di luoghi precisi con calde note poetiche....quasi contraddittorio....come Londra.

    Il mio autunno? Ho imparato a non lamentarmi, faccio quel che devo e vado avanti.E' una stagione come le altre, con i suoi lati positivi e negativi.

    UEEEEEHHHH finalmente la fidanzaCinzia è tornata,era ora....anzataFania cominciava a dar di matto ,pensa che voleva andare a casa di uno che manco conosce,
    forse un predatore....sai tipo i lupi...

    Saluti
    Daniele

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    1. Hai ragione, Lupo, l'assenza di fidanzacinzia cominciava a farmi perdere l'equilibrio!!;-))) Però a casa del Lupo ci andrei comunque, anche perché saremmo in due (le due Stefanie):-D e poi io credo che i lupi non siano cattivi;-)

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  3. Ciao a tutti.

    Come ho già avuto modo di dire a Stefy, stavo esitando a farle pubblicare questo racconto perché, insieme a quello di Parigi, aveva già fatto qualche giro sul web e temevo di essere ripetitiva.
    Però, ho notato che conserva sempre il suo fascino, ma il miracolo lo fa la città.
    Sono molto affezionata a questo pezzo per due motivi: il primo, perché è legato a un periodo della mia vita indimenticabile; il secondo, perché è stato forse il primo "racconto" che ho postato in web e che, ricordo, ebbe un "grande" successo. Stefy rammenterà anche lei...

    Ringrazio Cinzia e Daniele e son contenta abbiano apprezzato.

    Il mio autunno? Beh, io sono una patita dell'autunno e dell'inverno. Da quando ero bambina. Non che disdegni estate e primavera, anzi...
    Ma la magia delle stagioni autunnali e invernali, per me, non hanno paragoni.
    Diciamo che le motivazioni date da Cinzia sull'autunno le sposo in pieno e aggiungo che, per noi che amiamo scrivere, l'atmosfera è quella giusta.
    Inoltre, ho già pronte una serie di tisane e the di tutti i tipi con cui mi piace coccolarmi quando fa freddo e fuori piove...

    Abbraccio

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    1. Cara Dany, quando un racconto o una poesia, o un romanzo, sono belli, vanno proposti e riproposti;-) Personalmente, come fondatrice d questo blog, non ho la fissa dell'esclusiva:-D machisssssenfrega dell'esclusiva! So che ci sono Blog che la chiedono... Io no, e se un pezzo mi piace ed è bello, lo propongo, anche perché qui c'è un pubblico molto diverso dai soliti che si muovono nei siti letterari dove si ritrovano sempre le stesse persone; qui si spazia:-D
      E poi, non si postano anche poesie di Grandi che non ci sono più? Poesie già note, eppure c'è sempre qualcuno che le legge per la prima volta o c'è sempre qualcuno che ama rileggerle:-)
      Quindi, Dany, leggeremo con piacere altri tuoi brani postati altrove:-)

      Il tuo Autunno pare molto invitante e da un lato è vero che l'atmosfera più introspettiva invita alla scrittura. Personalmente non ho mai fatto caso a quale stagione mi sia più propizia in tal senso, forse non faccio differenza...

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