Buonasera, certo che anche l'insencerità ha la sua complicatezza. Bisogna coltivarla e mantenerla nel tempo....che presto o tardi si viene smascherati e allora si ricorre a nuove falsità..una vita così? No grazie. Più che la sincerità trovo ,qualche volta ,complicato gestire la situazione conseguente(eventuale). Alle volte ricorro a mezze verità , più che altro perchè non ho voglia di dare spiegazioni lunghe e inutili, allora "taglio corto". Questo con interlocutori di cui mi importa poco o nulla. Poi,una cosa che proprio non sopporto sono le persone che mi dicono bugie pensando che io non sia in grado di capire altrimenti. Ovviamente mi riferisco a persone con le quali ho uno stretto rapporto di lavoro o affettivo. E' come se decidessero per me cosa sia giusto o sbagliato che io sappia. Baaa taglio e prendo distanze...sempre meno persone ho vicino. Sapete una cosa?Ultimamente mi piace passare per fesso. Si si , faccio il tonto .E loro parlano,parlano....e io li seduto che ascolto e in mezzo a tutte queste chiacchere viene sempre fuori la verità, nascosta nei dettagli. Saluti Daniele
Direi che, tutto sommato, può essere la giusta strada (far finta di non vedere né sentire) per evitare un sacco di rotture di balle;-) alla fine, e mai come in questo periodo nel quale mi ritraggo come un riccio;-) mi dico sempre: "Lascia perdere, ma che te ne frega???? Lascia perdere, Stefi" E devo dire che funziona, mi si è abbassata la pressione che si era alzata:-D Insomma, è chiaro che dà fastidio quando la gente pensa che tu sia così scemo da non capire, ma chi se ne frega, lasciamoli nel loro brodo;-) Quando alla sincerità come valore difficile, beh... Secondo me c'è sincerità e sincerità; cioè, un conto è avere un atteggiamento sincero con le persone e questa è la linea che sposo; un conto è la sincerità a tutti i costi per dire cose che la maggior parte della gente, alla fine, non vuole sentire. Oppure non è giusto dire.... Chissà, l'argomento potrebbe prendere mille strade perché presenta diverse variabili.
La sincerità è un nodo che ognuno si porta dentro e non sempre si scioglie con tutti, specialmente con le persone con le quali non si ha molta confidenza.
Spesso. più per convenienza, educazione o discrezione si risponde "Bene!" ad un "Come va?" quando, invece, va tutto storto, al punto che non si sa nemmeno più da che parte prendere le contrarietà.
Allora, scatta uno strano meccanismo di autodifesa ed orgoglio che ci fa apparire come non siamo in realtà.
Dalle piccole cose, iniziano le nostre falsità, giornalmente, non c'è modo di uscirne, tutto si altera e la maggior parte dei rapporti diventano superficiali ed intercambiabili, in ognuno si avverte la stessa ipocrisia.
Non c'è più emozione, non c'è più entusiasmo.
Talvolta, l'empatia nasce spontanea e sono momenti di grande e generosa partecipazione spirituale; più raramente, il cuore riesce ad aprirsi e fuoriescono racconti di sofferenza e di solitudine, le parole si moltiplicano rompendo anche la più piccola resistenza.
Ma, questo, purtroppo, è molto complicato riuscire a farlo, perché aprire l'anima ad un'altra persona non è né una stretta di mano né un saluto.
Non è facile "fidarsi" di qualcuno fino a mostrargli le proprie vulnerabilità, i propri limiti e colpe; non è facile, ma non è impossibile, e quando si incontra la persona giusta, che comprende ogni sfumatura, bisogna considerarlo un regalo destinatoci per sciogliere, finalmente, il nostro più grande nodo interiore.
Intervento che solleva vari punti sui quali mi piacerà rispondere appena trovo qualche minuto di tranquillità per poter esprimere bene il concetto:-) porta pazienza, fidanzacinzia, arrivo;-)))
Buonasera,
RispondiEliminacerto che anche l'insencerità ha la sua complicatezza.
Bisogna coltivarla e mantenerla nel tempo....che presto o tardi si viene smascherati e allora si ricorre a nuove falsità..una vita così?
No grazie.
Più che la sincerità trovo ,qualche volta ,complicato gestire la situazione conseguente(eventuale).
Alle volte ricorro a mezze verità , più che altro perchè non ho voglia
di dare spiegazioni lunghe e inutili, allora "taglio corto".
Questo con interlocutori di cui mi importa poco o nulla.
Poi,una cosa che proprio non sopporto sono le persone che mi dicono bugie pensando che io non sia in grado di capire altrimenti.
Ovviamente mi riferisco a persone con le quali ho uno stretto rapporto di lavoro o affettivo.
E' come se decidessero per me cosa sia giusto o sbagliato che io sappia.
Baaa taglio e prendo distanze...sempre meno persone ho vicino.
Sapete una cosa?Ultimamente mi piace passare per fesso.
Si si , faccio il tonto .E loro parlano,parlano....e io li seduto che ascolto e in mezzo a tutte queste chiacchere viene sempre fuori la verità, nascosta nei dettagli.
Saluti
Daniele
Direi che, tutto sommato, può essere la giusta strada (far finta di non vedere né sentire) per evitare un sacco di rotture di balle;-) alla fine, e mai come in questo periodo nel quale mi ritraggo come un riccio;-) mi dico sempre: "Lascia perdere, ma che te ne frega???? Lascia perdere, Stefi" E devo dire che funziona, mi si è abbassata la pressione che si era alzata:-D Insomma, è chiaro che dà fastidio quando la gente pensa che tu sia così scemo da non capire, ma chi se ne frega, lasciamoli nel loro brodo;-)
EliminaQuando alla sincerità come valore difficile, beh... Secondo me c'è sincerità e sincerità; cioè, un conto è avere un atteggiamento sincero con le persone e questa è la linea che sposo; un conto è la sincerità a tutti i costi per dire cose che la maggior parte della gente, alla fine, non vuole sentire. Oppure non è giusto dire.... Chissà, l'argomento potrebbe prendere mille strade perché presenta diverse variabili.
Sono completamente d'accordo.
RispondiEliminaLa sincerità è un nodo che ognuno si porta dentro e non sempre si scioglie con tutti, specialmente con le persone con le quali non si ha molta confidenza.
Spesso. più per convenienza, educazione o discrezione si risponde "Bene!" ad un "Come va?" quando, invece, va tutto storto, al punto che non si sa nemmeno più da che parte prendere le contrarietà.
Allora, scatta uno strano meccanismo di autodifesa ed orgoglio che ci fa apparire come non siamo in realtà.
Dalle piccole cose, iniziano le nostre falsità, giornalmente, non c'è modo di uscirne, tutto si altera e la maggior parte dei rapporti diventano superficiali ed intercambiabili, in ognuno si avverte la stessa ipocrisia.
Non c'è più emozione, non c'è più entusiasmo.
Talvolta, l'empatia nasce spontanea e sono momenti di grande e generosa partecipazione spirituale; più raramente, il cuore riesce ad aprirsi e fuoriescono racconti di sofferenza e di solitudine, le parole si moltiplicano rompendo anche la più piccola resistenza.
Ma, questo, purtroppo, è molto complicato riuscire a farlo, perché aprire l'anima ad un'altra persona non è né una stretta di mano né un saluto.
Non è facile "fidarsi" di qualcuno fino a mostrargli le proprie vulnerabilità, i propri limiti e colpe; non è facile, ma non è impossibile, e quando si incontra la persona giusta, che comprende ogni sfumatura, bisogna considerarlo un regalo destinatoci per sciogliere, finalmente, il nostro più grande nodo interiore.
cinzia
Intervento che solleva vari punti sui quali mi piacerà rispondere appena trovo qualche minuto di tranquillità per poter esprimere bene il concetto:-) porta pazienza, fidanzacinzia, arrivo;-)))
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