Seduti allo stesso tavolo

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Il nuovo romanzo di Stefania Convalle, sul mondo dell'editoria.

lunedì 26 maggio 2014

Numero 208 - Chiacchierando tra me e me - 26 Maggio 2014


Qualche giorno fa, ripercorrevo questo anno e mezzo trascorso insieme, a partire da quella prima porta rossa;-) Quanta strada e quanto lavoro: 208 numeri creati per voi, quasi 30.000 visualizzazioni da tutto il mondo, di questo Blog!
Guardavo alcuni numeri creati in passato, come quello dedicato al bucato steso al sole, o alle panchine, o alle finestre... Delle vere chicche, lasciatemelo dire;-)

E ricordavo le tante persone passate da questo Blog, quelle che hanno lasciato un parere, un'opinione; quelle che hanno contribuito con loro lavori; quelle che hanno usato questo luogo come vetrina per le proprie opere.

Direi che è stato ed è un Blog molto "vissuto".

Periodicamente penso che dovrei chiudere la porta perché ho troppe cose da fare, però poi mi dispiace, vedendo quello che ho creato qui e del quale vado fiera!

E quanti amici mi hanno aiutata in questa impresa! E quante persone ho avuto modo di conoscere, nel bene e nel male;-) Ho capito per chi conta ancora il valore di "dare la propria parola", ho apprezzato tanti personaggi, ho visto lati nascosti di altri. 
Ho capito su chi si può davvero contare oppure no. 

E' stata una scuola di vita. Ottima esperienza!

E come dice il Tao, è stato chiaro come nel BENE ci sia un pizzico di MALEe viceversa... Come nel BIANCO ci sia una punta, la radice, del NERO e viceversa. 
Come in tutto e tutti ci sia un lato oscuro.

A questo proposito, in questa chiacchierata di un lunedì di Maggio che s'incammina verso l'Estate, voglio farvi leggere anche qui la mia ultima poesia, fresca fresca di qualche giorno fa.
Me ne stavo tranquillamente a passeggio 
col mio cagnolino-one Rocky  costeggiando un campo, quando ho notato dei papaveri e sono nati questi versi...
                                                 

PASSEGGIANDO

Stamattina
quel papavero nel campo
mi ha salutata.

Sono una di loro.

Il mio prediletto
rosso caldo
impertinente
petali di seta
e quella punta di nero centrale...
Il lato oscuro.

Proibito coglierlo
costringerlo in un vaso
togliergli la terra.

E' nato libero
come me.



Lato oscuro...

Chi tra voi ha il coraggio di raccontare il proprio?

Buona settimana!


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5 commenti:

  1. ciao ,Stefania, molto bella la poesia sul papavero , un fiore che mi piace molto, semplice e sofisticato nello stesso tempo. Inoltre mi ricorda i campi di grano macchiati di rosso (insieme all'azzurro dei fiordalisi che non si vedono più). In questo periodo , andando in campagna se ne vedono sui bordi delle strade nei campi, attirano il mio sguardo ma , sempre di fretta, non ho il tempo di fotografarli, a me che piace molto fotografare i fiori. "Il lato oscuro" ? .... non saprei,... forse quell'intimo che c'è dentro di me, quei segreti che,ogni giorno , ognuno di noi indossando " la maschera ", nascondiamo agli altri! . ma ci devo ancora riflettere.. Ciao , buon pomeriggio!

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  2. scusa errorri e forma..., ho scritto di fretta , ieri non è rimasto pubblicato..
    Marilena

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    1. Ciao Marilena e grazie per la tua testimonianza su lati oscuri e passeggiate in mezzo ai campi:-)
      In effetti, i lati oscuri, proprio perché tali, li custodiamo segretamente, altrimenti che lati oscuri sarebbero;-))) Però mi piace l'idea di aver lanciato uno spunto di riflessione su se stessi, che non fa mai male;-))
      Un bacione!

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  3. I papaveri danno sonnolenza, quasi quanto la tua poesia, ma almeno loro sono alti alti e tu invece, sei... paperina :-)

    Fai quasi tenerezza.
    Attilio

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    1. Paperina mi è simpatica e suscitare tenerezza credo sia una cosa buona:-)
      Quindi grazie e alla prossima;-)

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