Seduti allo stesso tavolo

Seduti allo stesso tavolo
Il nuovo romanzo di Stefania Convalle, sul mondo dell'editoria.

mercoledì 31 agosto 2016

Numero 240 - Addio, Rosamarea - 31 Agosto 2016



Indietro non si torna.
È vero, Rosamarea.
Ci ho provato, lo sai, ma ciò che appartiene al passato rimane lì, cristallizzato, incastrato tra le  strade percorse, tra le strade intraprese che ci hanno portato inevitabilmente verso altre vie.
Quante Vie ha la nostra strada! E tu, in qualche modo, ne sei la vittima, cara e dolce Rosamarea.
Sei entrata nelle mie storie qualche anno fa, sei rimasta negli archivi di un computer  e hai visto altri personaggi prendere vita e portati da me a compimento.
Hai visto Molly, la mia Molly, di “Una calda tazza di caffè americano”, viaggiare tra l’Italia e gli Stati Uniti e  diventare il capostipite di una mia svolta come scrittrice.
E poi hai visto Sara, di “A quattro mani”, nascere e vivere tra le righe di uno romanzo che è diventato esperienza e analisi nel campo minato del Bene  e del Male, uscendone vittoriosa.

Ci ho provato, Rosamarea. Ci ho provato quando ti ho affidato a quel gioco a più mani, e lì hai preso vita nella penna di vari scrittori che hanno raccontato di te. 
Ci ho provato ancora quando ho ripreso in mano vecchie pagine e ti ho rilanciato di nuovo nel mondo magico del web, delle parole, cercando una strada che ti desse giustizia…
Però poi, come si dice, "il diavolo fa le pentole ma non i coperchi", nonostante abbia cercato di darti il giusto spazio che ti spettava, non ce l’ho fatta. Non mi riconoscevo più in tragitti a tratti superficiali, navigando tra sentimenti troppo espliciti.
No, non è più la mia strada.

La mia strada di scrittrice parla di introspezione, di profondità dentro temi che prendono a pugni le sdolcinatezze che poco mi appartengono. Ormai. La mia scrittura è andata avanti, e si addentrata in mondi sconfinati.

Rosamarea, dolce e tenera Rosamarea, non è più il tuo tempo, per me.
Ora è tempo di Anna, Maria, Luca, Stefano. I protagonisti del romanzo che vedrà la luce  a breve.
E sai cosa mi ha fatto prendere coscienza di questo? Un messaggio di una mia amica e collega scrittrice che ti ha letto e che mi ha detto: “Stefania, sei già oltre, non puoi tornare indietro.”

Ed è vero: indietro non si torna.

Il mestiere di scrittrice non è cosa semplice, Rosamarea. È fatica, sudore, crescita, struggimento dentro se stessi: è il cercare di restare continuamente fedeli al proprio cammino che da qualche parte ci deve portare. E non mi sta portando da te.
Sentimentalismi. No.
Trame sdolcinate. No.
Voglio di più. Voglio toccare anime e cuori. Voglio scuotere coscienze. Voglio che le mie parole possano toccare la vita di qualcuno. Voglio che i miei nuovi personaggi compiano la propria missione, una missione della quale  sono il tramite insieme alla mia penna, alle mie parole: le mie nuove storie.

No, non si può tornare indietro. Mai nella vita, si può.

Tu lo sai, Rosamarea, e sai che sei nata tra le mie pagine diversi anni fa. E lì sei rimasta a lungo, in attesa del tuo destino per poi essere ripresa di recente e affidata ad altre voci narranti.
Ma ti ho ripresa, forse un po’ gelosa, come si è gelosi dei "primogeniti". Ti ho ripresa perché volevo raccontare la tua storia, la tua e di Romes, la tua e di Bianca, personaggi non così scontati, non così banali, ma appartenenti al passato della mia penna.
Rosamarea, ti ho portato fino ad avere Romes tra le tue braccia. E così ti lascio.
Ai lettori, il sogno. A me, la consapevolezza che il passato è passato e ora c’è solo da guardare avanti.

"Dipende da dove vuoi andare" recita il titolo del nuovo romanzo che vedrà presto la luce.  Dipende da dove vuoi andare. Già, alla fine il bandolo della matassa è tutto lì.
Dove voglio andare? Avanti, insieme a personaggi che sono cresciuti insieme a me.
Costi quel che costi.
E adesso so che c’è una certa Giorgia che aspetta che la sua storia sia raccontata.
Mi aspetta e mi vuole. Ed è lì il mio posto.

Non me ne volere, Rosamarea. Sarai sempre e comunque nel mio cuore.
Perdonami, ma indietro non si torna. 
Mai.





5 commenti:

  1. Mi accosto a voi due con amore e rispetto. Midri.

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  2. Certo è triste vederla andar via ma tu le hai regalato la felicità con Romes.
    Ed io altrettanto felice per questo tuo grande regalo. Grazie mille :)

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  3. un bel saluto.. indietro non si torna, ma presenza e affetti restano... <3

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  4. se è così che dove andare...............è giusto che vada così. Tornare indietro non si torna, e a volte se succede, sono guai seri, quindi Buona Vita a Rosamarea che troverà certamente la sua strada e tu Stefania cara continuerai ad andare avanti per la tua, un abbracio <3

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  5. che bello questo pezzo che hai scritto Stefania, perchè ai personaggi ci si affeziona è vero? ti dispiace poi lasciarli perchè fanno parte di noi in realtà sono un pezzo di noi. Come quando ripensiamo con nostalgia a come eravamo, ci voltiamo indietro e ci rivediamo, ma poi è giusto guardare avanti e proseguire. Ciao Rosamarea.

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