Seduti allo stesso tavolo

Seduti allo stesso tavolo
Il nuovo romanzo di Stefania Convalle, sul mondo dell'editoria.

mercoledì 5 aprile 2017

Numero 272 - Dipende da dove vuoi andare - 5 Aprile 2017



DIPENDE DA DOVE VUOI ANDARE

C'era una volta una catenina, una medaglietta 
e un chiama-angeli.

C'era una volta un regalo ricevuto da un'amica col dono di capire cosa sia ciò che ti serve in quel preciso momento.

C'era una volta un'amica che ti regala quella catenina.

CHE STRADA DOVREI PRENDERE?
DIPENDE DA DOVE VUOI ANDARE.

"Al sicuro." 
Risponde senza esitazione Anna, 
una delle protagoniste del mio romanzo.

"Dove ci sia un po' di pace."
Dico io, stasera.

E vi racconto una storia.

C'era una volta una scrittrice che ricevette quella catenina in dono e come per magia si mise a scrivere un romanzo.
Tanti mesi fa. Anche anni, forse due.
Scriveva, ascoltava musica, scriveva, ascoltava musica. 
E intanto la storia prendeva forma.

Non sapeva dove i personaggi l'avrebbero condotta.

DIPENDE DA DOVE VUOI ANDARE.

Quale storia volevano che lei raccontasse?
Quale strada volevano che colei che narrava 
prendesse per loro?

Anna, Maria, Luca.
E poi Stefano, Laura.
E una mamma coraggiosa.

La scrittrice era entrata nella loro vita tra quelle pagine e dava loro voce per raccontare una storia di quelle che non vorremmo mai sentire, ma che purtroppo esistono in questa società che assomiglia sempre di più a un malato terminale.

Ma loro, i personaggi, volevano che le parole gridassero 
che la cura esiste, esiste sempre.

Anna, con la sua energia che non muore. 

Maria, ragazza forte  e debole allo stesso tempo, con le contraddizioni che ognuno porta dentro di sé.

Luca: l'enigma.

Laura: occhi che vedono l'invisibile.

Una madre, madre nel vero e unico senso della parola, almeno come dovrebbe essere.

Stefano, la speranza.

E quella medaglietta.

DIPENDE DA DOVE VUOI ANDARE.

Diciotto mesi per uscire allo scoperto.
Un "no" che mi fece male, a suo tempo.
Ma siccome non bisogna mai mollare, il "sì" è arrivato.

C'era una volta una scrittrice che quando scriveva diventava le storie che raccontava.

C'era una volta una scrittrice che, alla fine, aveva solo un desiderio: 
che  questa storia arrivasse al maggior numero di persone.

Perché?

Perché Anna, Maria sono donne coraggiose.
Perché Anna e Maria possono essere tutte noi.
Perché ci siano sempre meno vittime.
Perché ci siano sempre più donne capaci di dire, 
dopo essersi rialzate:

DI NUOVO, IO.


DIPENDE DA DOVE VUOI ANDARE.

Lontano, insieme a voi.



Grazie a Daniela Perego per avermi regalato "Di nuovo, io". Poche parole che racchiudono il messaggio di questo romanzo.

DIPENDE DA DOVE VUOI ANDARE
un romanzo di Stefania Convalle
(goWare)
in tutte le librerie on line
ebook e cartaceo










8 commenti:

  1. Sei unica e preziosa. Tenace,combattiva, credi nella magia delle parole e con esse crei piccoli capolavori che non solo "raccontano storie " ma descrivono il mondo che ci circonda e le sue brutture.
    Alla fine c'è sempre la speranza che tutto può cambiare e migliorare.
    "Dipende da dove vuoi andare"...
    Il mio augurio sincero :lontano!😘👏👏👏

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Grazie, Dany :-)
      Il mondo della parola scritta è il mio rifugio:-)
      Andremo lontano, tutti insieme, altrimenti non c'è gusto! ;-)

      Elimina
  2. Lontano insieme a te, grazie a te. 💜
    Di nuovo io, senza cadere più 💜

    RispondiElimina
  3. "Di nuovo IO". Il messaggio più bello che si possa dare! E tu lo racconti con la magia delle tue parole!

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Di nuovo, io: suggerito da Dany Perego:-) L'allieva che supera la maestra? :-D
      Grazie, Tizi, le parole sono quello che preferisco, il mio nido;-)

      Elimina
  4. Che bel messaggio: di nuovo IO. Perchè la scrittura non è, non deve essere fine a se stessa, e la tua non lo è.

    RispondiElimina
  5. Dipende dalla capacità di sentirti e saperti ascoltare e li il viaggio dove trovare il luogo dove andare tra il tuo infinito nell"universo e la calma necessaria per comprendere la tua essenza del dono divino che è parte nostra. La Pace è una dimensione non un luogo dove stare.

    RispondiElimina