Seduti allo stesso tavolo

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Il nuovo romanzo di Stefania Convalle, sul mondo dell'editoria.

mercoledì 22 gennaio 2014

Numero 189 - Saggezza - 22 Gennaio 2014


Del resto, Seneca trovava questi orizzonti persino nella vecchiezza quando scriveva a Lucilius: "Abbracciamo la vecchiaia, amiamola! E' piena di gioia per chi sappia impiegarla".
D'accordo: si potrebbe dire forse la stessa cosa di tutto. Ma anche senza rileggere il classico De Senectute di Cicerone, anche senza citare le massime degli epicurei e degli stoici, anche senza ricordare il dolce sonetto scritto nella sua serena casa d'Anversa da Plantin-Moretus, il gioioso conversare è una delle soddisfazioni della sera.
Bisogna riconoscere però che i vari giochi di società stanno eliminando questo piacere. Ed è venuta la radio che ha imposto il silenzio per far udire solo la sua voce. Ma siccome pochi hanno qualcosa da dire e pochissimi si accontentano di ascoltare, le belle conversazioni languono.
Invece, nulla vi è di più piacevole del dolce conversare tra amici, intorno a un tavolo, ricordando gli assenti senza far loro troppo male...
E poi a tavola non s'invecchia...
Del resto il miglior modo per invecchiare è non avere nemmeno il tempo di accorgersene...

Tratto da IL LIBRO DELL'ANIMA di Nino Salvaneschi

Cosa direbbe oggi, dove non c'è solo la radio a creare l'ostacolo per avere delle belle conversazioni?!?


2 commenti:

  1. Per rispondere a queste domande o per lasciare un proprio pensiero, vi ricordo come si fa ad inserire il commento: sopra lo spazio dove dovreste scrivere il testo c'è una scritta che dice COMMENTA COME e sulla stessa riga trovate una piccola freccia sulla quale dovete cliccare; uscirà un elenco e cliccate su NOME/URL, si aprirà una nuova finestra e dovete scrivere il vs nome o nick dove c'è scritto NOME; poi cliccate su CONTINUA, inserite il testo e cliccate su PUBBLICA. Più facile di così!!!

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  2. Oggi, forse, Nino Salvaneschi direbbe soltanto "Ah... la voce della radio... sembrava voler eliminare il piacere delle conversazioni... ma era il meno dei mali... ora, che le soddisfazioni sono merce rarissima, è rimasta una tra le voci più discrete che lasciano ancora il tempo per poter pensare."

    cinzia

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