Amo leggere le poesie. Non da sempre, ma da diversi anni coltivo questa passione che mi ha insegnato tanto anche per la mia narrativa.
La poesie è un mondo a parte, ma un mondo per tutti. Non deve intimorire. Falsa l'idea che annoi! La poesia non annoia. Una poesia alla volta.
Un giorno ho comprato "E così vorresti fare lo scrittore", una silloge di Bukowski. La prima poesia che ho letto è stata questa ed è stato colpo di fulmine, perché è proprio così, e se si è davvero scrittori dentro, sembra appartenerci.
e così vorresti fare lo scrittore?
se non ti esplode dentro
a dispetto di tutto,
non farlo
a meno che non ti venga dritto dal
cuore e dalla mente e dalla bocca
e dalle viscere,
non farlo.
se devi startene seduto per ore
a fissare lo schermo del computer
o curvo sulla
macchina da scrivere
alla ricerca delle parole,
non farlo.
se lo fai solo per soldi o per
fama,
non farlo.
se lo fai perché vuoi
delle donne nel letto,
non farlo.
se devi startene lì seduto a
scriverlo e riscriverlo,
non farlo.
se è già una fatica il solo pensiero di farlo,
non farlo.
se stai cercando di scrivere come qualcun
altro,
lascia perdere.
se devi aspettare che ti esca come un
ruggito,
allora aspetta pazientemente.
se non ti esce mai come un ruggito,
fai qualcos'altro.
se prima devi leggerlo a tua moglie
o alla tua ragazza o al tuo ragazzo
o ai tuoi genitori o comunque a qualcuno,
non sei pronto.
non essere come tanti scrittori,
non essere come tutte quelle migliaia di
persone che si definiscono scrittori,
non essere monotono o noioso e
pretenzioso, non farti consumare dall'auto-
compiacimento.
le biblioteche del mondo hanno
sbadigliato
fino ad addormentarsi
per tipi come te.
non aggiungerti a loro.
non farlo.
a meno che non ti esca
dall'anima come un razzo,
a meno che lo star fermo
non ti porti alla follia o
al suicidio o all'omicidio,
non farlo
a meno che il sole dentro di te stia
bruciandoti le viscere,
non farlo.
quando sarà veramente il momento,
e se sei predestinato,
si farà da
sé e continuerà
finché tu morirai o morirà in
te.
non c'è altro modo.
e non c'è mai stato.
Charles Bukowski
(Traduzione fedele all'originale, compresi gli "a capo" e la scelta della minuscole.)
Alla prossima
dalla Vostra
Stefania Convalle
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