Seduti allo stesso tavolo

Seduti allo stesso tavolo
Il nuovo romanzo di Stefania Convalle, sul mondo dell'editoria.

domenica 4 giugno 2017

Numero 278 - La "vostra" serata" - 4 Giugno 2017


27 Maggio 2017
Una serata tra parole, tango, musica, emozioni.

Come promesso durante la serata del 27 Maggio, 
ecco le vostre impressioni a caldo. 
Ho qui un mucchio di fogli, alcuni firmati, alcuni anonimi :-)
alcuni indecifrabili e quindi non ho potuto ricopiarli, ahimé.
Sono sorpresa nel vedere in quanti modi diversi questa serata abbia stimolato creatività ed emozioni.
Interessante.


In ordine sparso :-D

"Romanzi
Musica
Danza
Talenti
Il libri mi fanno pensare ai ponti. I ponti che uniscono paesi e persone. Pensare che comunichino malgrado abbiano vissuti diversi. Non conosco Francesco Lisa, non gli ho mai parlato ma se leggerò il suo libro, la sua storia d'amore, vivrò per un lungo attimo nella sua terra, nel suo tempo e questa magia me la doneranno le sue pagine. Non è cosa da poco, questa."
(Emma)



"Telefonata inaspettata e clamorosa mi ha suscitato un'impressione notevole di gioia e felicità e rispetto tra la Convalle e l'autore del libro PARLAMI DI LEI.

Lettura di DIPENDE DA DOVE VUOI ANDARE analizza stimolo uditivo con perfetta attenzione nella lettura, con le sue pause, sembrava di essere dentro il libro.

Bella sensazione visiva mi trasmette passione e voglia di unirsi con l'altro sesso ascoltando la musica del tango e viaggiare con il suo ritmo.

Abbiamo parlato di solitudine, diciamo che è una condizione e un sentimento umano nel quale l'individuo si isola per scelta, sia positiva che negativa.

Libro Simoncini, lettura racconti."
(Venturina)


"Ciao Stefania, 
mi piace molto il tuo modo di approcciarti, 
metti subito a proprio agio, 
la lettura del tuo romanzo mi prende, 
(bravo anche Claudio). 
Anche tu sei un po' attrice! Bella serata!!!"
(Anonimo)



"Ricordi
sapori
stupori
seduzione
voce
trovarsi e farsi trovare
ironia
parola e movimento
dolore
ricatto
stare con se stessi
rabbia
vicinanza
sguardo"
(Graziella)



"- PARLAMI DI LEI. Francesco Lisa. 
Timidezza, impaccio nella voce al telefono di Francesco.

- Lettura da DIPENDE DA DOVE VUOI ANDARE. Lucida descrizione dell'emozione, desolante, triste, di un abbandono... forse meritato, ma non per questo meno angosciante... Soprattutto nella ricerca di uno stordimento... appagante sul piano narcistico quanto inefficace a lenire il dolore della perdita.
Meravigliosa sottolineatura nel brano di tango.

- IL SOLE DELLE CINQUE, poesie. Un tuffo nel passato con la lettura del diario.

- Claudio show. Surreale, ipnotico, menestrello.

- Tango sulle note di una poesia.

- IL CANTO DELL'ALLODOLA, Veronica. La tragedia di un abuso, sublimata nella scrittura.

- Riccardo Simoncini, COME BIGLIA IN EQUILIBRIO PRECARIO. Senso di compassione verso l'essere umano.

Serata intensa, grazie Stefania!"
(Monica)



"Claudio Gurra, artista.

A Pamela, ballerina di tango argentino. Non ti avevo mai visto ballare, ma dopo questa sera sono convinto e sicuro che quando ti ci metti non ti accontenti di riuscirci ma devi stupire e ci riesci sempre: brava. Oggi ho scoperto un altro lato di mia figlia che non conoscevo e credo che nei hai ancora qualcuno nascosto a me.
Grazie, tuo padre."
(Papà di Pamela)



"Con te, Stefi, bisogna stare o essere in ascolto. 
Il mio pensiero ed emozione è per te che anche questa volta hai fatto centro. Grazie! Ti voglio bene!"
(Enia)



"Letture dure,  descrivono rapporti malati, maschi che usano e abusano... contrapposti al tango in cui vi è un equilibrio tra le parti, passione, connessione, dialogo... 

L'essere umano nelle sue molte sfaccettature... come Riccardo Simoncini ha voluto ricordaci.
(Anonimo)



"C'è un momento
in cui parola e tango
vanno così, in un cerchio
di  musica forte e passi silenziosi.
Insieme, parole e tango
sono un ossimoro, olio e alcol.
Fuori, odore di tiglio.
L'unica possibile sintesi.
Fuori."
(S.)



"Atmosfera ovattata, luci soffuse, parole nell'aria. 
Emozioni lette che feriscono il cuore. 
E raccontano di una  storia d'amore triste attuale e tragica.
La musica riempie il vuoto della fine e i sogni affollano la mente parlando ancora d'amore e corteggiamento, sensualità e promessa di felicità.

La serata delle parole prosegue attraverso i sentimenti espressi da una figlia a ricordo della madre. Scrittura in versi dell'autrice e ricordi trascritti nel diario della madre adoloscente si fondono creando un'opera dal valore affettivo immenso che travolgerà il lettore.

L'arte nella forma canora prende lo spazio di un respiro per spezzare le tante emozioni vissute ascoltando frammenti dei volumi presentati.

Le parole come musica ritmano i movimenti lenti di un tango immaginario e leggero come se i ballerini volassero.

Serata intima espressione di interesse verso il mondo delle parole che riempiono spazi, pagine, vita e creano legami attraverso il filo sottile della conoscenza e della comunicazione.
Una nuova storia molto toccante narra di una piaga dolorosa verso anime innocenti e ancora una volta le parole come frecce trafiggono il bersaglio."
(Dani P.)



"Sono felicissimo perché la mia compagna non legge spesso, ma questa sera è interessatissima e sta scrivendo tantissimo sul suo foglio.
Grazie Stefania.
Claudio Gurra è fantastico. Si pone nell'alveo di Jannacci e Gaber, spero tantissimo che riesca a sfondare.
La lettura del primo capitolo del libro di Veronica mi ha dato un colpo allo stomaco. 
Sono padre di una ragazza di 26 anni. Il pensiero che possano succedere certe cose a bambine di 5 anni, come li ha avuti mia figlia, mi ha disgustato."
(Gianni)



"E' proprio vero.
Il tango è nostalgia.
Di te.
Della luce di Roma.
Del nostro piccolo
mondo parallelo.
Ormai Imploso.

Povere donne che
amano troppo.
Poveracci certi uomini,
che sanno solo
pisciare per marcare
il territorio.

Orco
Scomunicato
Predatore di sogni di bambini.
(S.G.)



"E quando meno te lo aspetti ecco che una voce cattura la tua attenzione, ti porta in una casa vuota, tra un gatto che miagola e le riflessioni di un uomo abbandonato.
La voce ti conduce, ti guida, ti immerge nei pensieri più profondi, e forse solo ora veritieri, di qualcuno che ha distrutto i sogni di una donna, un tempo innamorata, ora disillusa... che ha trovato il coraggio di ricominciare.
Grazie Claudio, 
sicuramente non leggerò quel libro tanto bello, ma ora non mi coinvolgerebbe come ha fatto la tua voce.
Fra qualche mese però lo leggerò in quanto ha stimolato la mia curiosità.

Guardo ballare il tango, ascoltando la poesia e il tempo sembra sospeso tra stupore ed emozione. 

Non si può scrivere ciò che ho provato ascoltando la lettura del libro di Veronica: pelle d'oca, brividi, angoscia, rabbia e... ammirazione per la scrittrice che ha finalmente superato un trauma sepolto da molti anni ma sempre presente e vivo ogni volta che si incrociano gli occhi di una bambina.

Concludo facendo i complimenti a Claudio e sperando che la prossima volta sia lui a condurre la serata (NDR: non esageriamo. Firmato: Stefania Convalle ;-)...) per la sua capacità di catturare e mantenere viva l'attenzione.
Grazie a tutti per la splendida serata."
(Anonimo)



"Il primo pensiero, appena Stefania inizia a parlare, va al piacere del suono della sua voce, tanto musicale quanto penetrante, penetrante nel senso che cattura l'attenzione, piacevolmente e irresistibilmente...
Il modo di raccontare, descrivere e illustrare, è sempre ineccepibile e accattivante, un vero, grande e profondo piacere...
Ciò che emerge dalle sue parole è l'amore per la scrittura, quell'amore che guida le sue scelte e quei talenti che, grazie a lei, possono esprimersi e trovare voce...

Bellissima idea chiamare al telefono l'autore siciliano, un gesto generoso che la dice lunga su ciò che sei, Stefania...
Il tuo romanzo mi è rimasto talmente impresso che durante la lettura mi sono tornate in mente le parole che avevo letto ormai tanto tempo fa, raramente mi accade, ma è proprio vero che chiò che è fatto con amore e passione, lascia un segno, un'emozione e quindi un dono.

E ancora una volta, ho letto in anteprima il tuo ultimo lavoro, non sapevo nulla de IL SOLE DELLE CINQUE, ma mentre tu parlavi, ho ricordato perfettamente la lettura del diario di tua mamma e ancora una volta mi sono sentita privilegiata...

Ma quanto è bravo Claudio, ragazzo multitalento, o meglio, artista multitalento!

La parola delicatezza, che spesso hai usato stasera, è forse, in assoluto, la parola che meglio ti descrive. L'arte della scrittura ti appartiene, ma allo stesso modo ti appartiene l'arte di scoprire, incoraggiare, sostenere e accompagnare nuovi talenti.

Ogni parola ascoltata stasera ha evocato in me ricordi, momenti vissuti, o legati a persone e fatti che che mi hanno colpito profondamente, ed è proprio troppo vero che i traumi raccontati e vissuti nei libri, possono suscitare sdegno, orrore e un'infinità di emozioni, ma se in questi racconti ritrovi una parte del tuo vissuto, una parte odiosa e dolorosa, è impossibile mantenere il distacco...

Parlare, parlare è il modo di comunicare per eccellenza, ma è anche il modo per liberarsi dei pesi, o almeno alleggerirsi un po', è terapeutico, se ci riesci...
Alle tue serate ci si sente sempre "in famiglia", ci si sente coinvolti e partecipi:bello!
E dunque, grazie!!"
(Renata)



"L'idea della telefonata all'autore assente è stata bellissima!
L'intermezzo di un tango lascia un retrogusto magico che si mischia al gusto delle parole.
Te la sei cavata benissimo, anche senza Raffaella ;-)
Molto toccante l'aneddoto sulla foto di copertina de IL SOLE DELLE CINQUE.
Un grazie a Stefania, alla fine, non doveva mancare."
(Riccardo)



"Le risate con le mie amiche sono contagiose e fanno bene al cuore.
Una lettera d'amore imprevista e insolita: la lettera alla "altissima" Stefania, ottima madrina della cultura e padrona di casa (editrice).

Un libro con una parola chiave, anzi, una città. La città che mi ha preso l'anima e sempre ricorre nella mia vita: no, non la Sicilia, ma Genova.

Una serata calorosa a partire dalla luce nella sala, e poi con tutto che parla di me, a me: ad ogni angolo un riferimento, il cibo (e per una nutrizionista come me è importante), il tango (e i ricordi di una storia d'amore e musica e danza e sensi, tante vite fa).

Una scrittura aspra letta con tanta emozione e sentimento, indizi di una donna tradita che fugge da una vita d'infedeltà e violenza... lasciando dietro di sé una casa in ordine, un frigo pieno e... un gatto."
(Monia)



"Questa sera si cena alla mensa di Edizioni Convalle. 
E' un banchetto sontuoso, ricco di unnumerevoli portate. 
Non di cibi che riempiono la pancia, ma di parole che nurono la mente e di musica che nutre lo spirito.
Una cena con vecchi e nuovi amici.
Luci soffuse, clima intimo, una sorta di "pranzo di Babette" dove la portata principe è l'arte in tutte le sue forme.
Un banchetto con "cibi" prelibati, firmati dallo chef Stefania Convalle."
(Tiziana)




"La leggerezza di Stefania e la sua freschezza sono perfetti per questa serata "calda". 
Calda come la voce di Claudio che legge racconti dai temi "caldi", 
calda come la musica che ci avvolge, 
col suo tango ballato a piedi scalzi 
da Giuseppe e dalla brava ballerina di cui non ricordo il nome, 
calda come la chitarra di Claudio
che l'accompagna nel suo racconto musicale.
Calda come gli applausi che nascono spontanei da questo pubblico attento e voglioso di ascoltare e di emozionarsi.
Calda come gli autori della Edizioni Convalle che si raccontano tra una battuta e l'alta di Stefania.
Grazie, grazie mille!"
(Carmen 2.0)




"Essere soli al mondo...
DIPENDE DA DOVE VUOI ANDARE
Soli arriviamo, soli partiremo
anche se passiamo la vita
cercando l'amore degli altri
scordandoci di quello che abbiamo dentro.

Tango. Giuseppe e Pamela.
Ci hanno costretto a rinunciare alla sensualità.
Le nostre gambe non si incrociano più
solo un tango lo può fare
e i nostri corpi che si sfiorano 
danno senso ai sensi
e danno corpo alle emozioni.

Nessuno ci lascia per sempre
vive con noi perché noi non
sappiamo più farne a meno
della vita che siamo stati insieme.

Adoro la solitudine
massima espressione
del mio intimo e
del mio silenzio creativo."
(Anonimo)



"Claudio Gurra, 
complimenti a questo artista a tutto tondo, 
in particolare mi ha suscitato interesse
la lettura di un brano dell'ultima fatica di Stefania;
così recitato fa riflettere sull'argomento
purtroppo di grande attualità.
Il tango sempre bello, passionale ed elegante, ottimamente interpretato dai ballerini.
Bravo al jolly dell'evento: IL MURRU.
Una serata molto interessante."
(Massimo)



"Ops...!!! Che ansia. Però sto attenta alla lettura.
Che sentimenti opposti:
l'ansia con la lettura
la sensualità con il ballo.
La consapevolezza che nulla è sempre:
tutto può mutare!
Il cerchio con la mamma, mi manca!
A volte cerco di ristabilirlo per non perdere i ricordi."
(Anonimo)



"Si dice
DALLE ALPI ALLE PIRAMIDI
questo è stasera.
Questa sera mi sto accorgendo che se ci muoviamo e usciamo di casa, incontriamo subito improvvisamente arte, musica, ballo, poesia, letteratura. 

Complimenti, Stefi, per le tue iniziative
e la tua capacità e l'intelligenza di contattare
e creare questi incontri.
Leggerò il tuo libro
perché solo poche frasi lette meravigliosamente
da questo ragazzo tuttologo
mi hanno veramente colpito.
Grazie della bella serata.
Con affetto."
(Anonimo)


"La scrittura è un ponte tra culture, immagini, sensazioni, tra me e te, tra la mia solitudine e la tua... stessa esperienza, ma anche diversa, soffice, leggera, pesante, presente.
Le parole poi si sciolgono in un abbraccio complice del non verbale.
Un tango... e quel dolce ascolto del corpo che parla, 
freme, interagisce in una comunicazione di vita,
di dolore, di rabbia, di gioia.
Il "sentire del cuore", certo! E' questo che voglio scrivere, non parole di testa, la testa può prendersi un po' di riposo.
Ascolto il mio respiro ed entrando in consapevolezza di me, ritrovo anche chi non c'è più, ma vive nel mio cuore. Ascolto, parlo, piango, rido... scrivo un libro: io e mia madre.
La mia storia e la sua che s'intersecano e tutte due ci conosciamo un po' di più, tra una parola, un sospiro, una lacrima, un sorriso.
Una chitarra e un ragazzo con il cappello
e con il collo lungo, un arpeggio,
quattro accordi e parole parole parole dalle R arrotondate, da suoni mangiati.
Musica e parole, note e suoni... Ricordi di bimba.
Ritmo con la scrittura... sì, il ritmo della scrittura.
La poesia è ritmo, è danza, e di nuovo tango, perché il tango racconta la poesia, la poesia dell'amore, del tradimento, della follia... della vita.
La vita così ricca di bellezza, così piena di tragedia, soffocata, ma basta scrivere, basta scrivere! per allontanare i mostri, per ritrovarsi persone umane piene di bellezza.
Parola per parola,
suono per suono,
penna come pennello,
colori vivaci o cupi che creano l'arcobaleno.
Un arcobaleno di parole.
Abbiamo bisogno di questi arcobaleni perché dove finiscono c'è un foglio, una penna e un'altra persona che li prende e inizia a scrivere e così si forma un altro arcobaleno.
L'arcobaleno è un ponte.
La scrittura è un ponte tra culture, immagini, sensazioni.
Tra me e te, tra la mia solitudine e la tua...
Stessa esperienza ma anche diversa, soffice, leggera, pesante, presente."
(Emanuela)



"Claudio sorprendente e geniale, 
ottima interpretazione del capitolo del tuo libro.
Da pelle d'oca il tango del Murru e Pamela. Bravissimi!
Grande artista, Claudio, 
mi emoziona e mi incuriosisce la sua unicità. Bravo!
Mi sono arrivate tutte le presentazioni
dei libri pubblicati dalla tua casa editrice.
Tutte tematiche diverse, 
ma interessanti, destano curiosità.
Bravi tutti i tuoi autori!
Brava tu, come organizzatrice e presentatrice.
Bella serata!
Grazie, con affetto"
(Carla)



"Lettura coinvolgente.
Il tango...è sempre il tango!
Il valore della memoria.
No, io non riuscirei mai, da madre di una bimba di 10 anni, a leggere un libro su un argomento come la pedofilia.
Ho già mille manie, "no, da sola non ci vai; ti porto io..."
Mi farebbe solo peggiorare."
(Anonimo)



"Cara Stefania,
ho scritto di getto seguendo un pensiero arrivato di getto.
Non  voglio rileggere, pur sapendo che ci saranno errori di scrittura, forma e grammatica, ma se lo facessi ora, modificherei tutto.
Grazie per le occasioni che ripetutamente ci suggerisci.

Ecco il testo:
Quanto tempo è già passato?
Settimane, mesi, son già un paio d'anni che lei non sorride più alle mie spiritosaggini, quelle sciocchezze che sono il mio punto di forza e di conquisa con le mie prede femminili, ma lei NO, non rideva al racconto delle mie conquiste, mi rimproverava sempre.
Ha sempre sottolineato quanto fosse triste tutto ciò!
Sì, diceva proprio...triste!
Cercava di spiegarmi quanto potesse far soffrire la mancanza di sentimenti veri, il desiderio di complicità del quale avrei potuto godere se solo fossi stato più onesto con me stesso.
Poi smise di farmi riflettere sull'intensità delle mie relazioni e fu proprio in quell'istante, sì, un istante che mi passò davanti agli occhi, che l'ho persa!
Non sarà più la mia amica,
la mia compagna di giochi,
la mia complice,
l'altra metà della mia mela.
E' andata via, ha rinunciato a farmi comprendere, 
ha pensato che sono irriducibile!
Non ha proferito parola 
ma i suoi occhi neri hanno detto tutto."
(Giancarla)



"(Comunque Tango)
In mente ho pensieri che battono le mani.
Guardo le linee farsi cerchi, incisi, là sul pavimento, mentre seguono le corde pizzicate delle viole.
Alfio guarda dritto negli occhi la donna che non cede al suo spazio, lo segue casomai, e talvolta gli rifugge.
Lui ne stringe i fianchi nel tentativo di affermare un dominio che non c’è, se non nelle cadenze del ritmo di questo tango.
La fisarmonica canta e muove note che solcano l’aria, fin dentro le gambe dei due, e ne escono uguali e più intense, ancora più forti del duello che stanno accompagnando.
Un duello destinato a finire senza vinti, né vincitori.
Tanto vince sempre lui, il tango.
Vince sempre lui, l’amore."
(Michele)




Complimenti a tutti, pubblico e artisti, artisti e pubblico, perché in qualche modo, in questa serata, i ruoli si sono invertiti e fusi tra loro in una magica sinergia.

Alla prossima!

Stefania Convalle











6 commenti:

  1. Questa lunga relazione sulla serata del 27 maggio al centro Sadhana non è meno appagante dell'evento.
    Complimenti Stefania per il grande lavoro (ti spendi fino all'ultimo, proprio come le allodole :-) e complimenti anche agli autori dei commenti: alcuni mi hanno lasciato col fiato sospeso. Vero che si sono invertiti i ruoli.
    E questa è la dimostrazione che, con un'abile regia e sull'onda delle emozioni, chiunque può diventare poeta e scrittore.
    Anche per questo, GRAZIE STEFI!

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  2. Complimenti per l'ottima riuscita della serata. Un ottimo "debutto in società " per la Edizioni Convalle"😉 e un applauso anche al pubblico "poeta"!

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  3. Che bello leggere le emozioni di tutti voi. Stefania riesce a trascinarci nel suo mondo magico. Consiglio vivamente di seguire anche il suo laboratorio di scrittura. Le emozioni rimarranno scolpite

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  4. Già dal racconto di Daniela erano emerse tante emozioni positive su questo incontro, leggendo le impressioni dei partecipanti la perfetta riuscita della serata è stata ulteriormente confermata. Peccato non esserci stata, spero di recuperare con le prossime. Ancora complimenti Stefi!

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