Seduti allo stesso tavolo

Seduti allo stesso tavolo
Il nuovo romanzo di Stefania Convalle, sul mondo dell'editoria.

lunedì 27 aprile 2020

Numero 326 - La parola alla lettrice: Nicoletta Madarandoni - 27 Aprile 2020

Nella foto: da sn, Nicoletta Madarandoni, Stefania Convalle, Daniela Nicoletti

Come ho conosciuto Stefania Convalle 
e Edizioni Convalle


Quando nel luglio del 2018 il Presidente dell’associazione Kalabrian H2O, Gianluca Bellacoscia, mi propose di presentare  “Il silenzio addosso”, 




io in un primo momento rimasi perplessa, perché non conoscevo neppure di nome l’autrice Stefania Convalle. Risposi che avrei letto il romanzo e, se  mi fosse piaciuto, l’avrei presentato. Lo lessi in pochissimi giorni, perché fui letteralmente catturata  dall’intreccio, dalle tematiche, dai personaggi e dal linguaggio scorrevole , elegante e incisivo.


Incontrai Stefania la sera della presentazione e mi piacquero subito la sua semplicità, la simpatia, il suo essere spontanea, naturale. Trascorremmo una piacevole serata che si concluse in una pizzeria e con una passeggiata sul lungomare di Catanzaro Lido per le foto di rito con gli amici di Kalabrian H2O, con  Daniela Nicoletti e Giuseppe Murru, che ci propose una lezione di tango per la serata successiva, alla quale non partecipai per un malessere improvviso.
La lettura de “ Il silenzio addosso” mi aveva così incuriosito che decisi di leggere gli altri romanzi di Stefania, cominciando da “Una calda tazza di caffè  americano”,




proseguendo con “ Cerca di non mancarmi troppo”, 

scritto in collaborazione con Riccardo Simoncini.
E concludendo con “ Anime antiche”.

Attendo con ansia il prossimo perché adoro le tematiche affrontate, la descrizione dei personaggi e lo stile utilizzato che non cade mai nel volgare.
In particolare apprezzo molto la maniera in cui Stefania tratta la tematica dell’amore visto da diversi punti di osservazione e sotto diverse sfaccettature, un sentimento complesso, che va oltre il tempo e lo spazio. 
Altra tematica interessante è la presenza, in tutti romanzi di Stefania, di un elemento soprannaturale, spesso rappresentato da un talismano, un anello, che guida i personaggi nelle loro scelte di vita. La loro vita non è mai lineare; si trovano ad affrontare numerosi ostacoli, ma sanno sempre reagire, rimboccarsi le maniche, ricominciare, animati da una incrollabile speranza.

Ho continuato a seguirla e la seguo tuttora nelle sue dirette serali, durante le quali ci intrattiene con argomenti interessanti e ci ragguaglia sulla sua attività di editrice.
Ho letto numerosi romanzi editi da Edizioni Convalle: di Francesco Lisa, “Camurria”

 e “Parlami di lei”. 

Di Veronica Rocca, "Un giorno mi perdonerò”.

Di Silvia La Chiusa, “Madri illuse”.

Di Angela Giovanna Amico, “La verità è una rotta tracciata a matita”.

E molti altri ho in programma di leggerne.

Tutti questi romanzi affrontano tematiche interessanti che mi stanno molto a cuore, e ciascun autore, attraverso uno stile personale, racconta fatti che sono frutto delle proprie esperienze personali strettamente legate all’ambiente in cui vive ed esprime una concezione della vita perfettamente in sintonia con la visione della Editrice. 
Credo stia qui  il segreto del successo di questi romanzi: Stefania pubblica soltanto le opere che la convincono sia dal punto di vista delle tematiche affrontate che dell’espressione sempre precisa e corretta,  adeguata  ai personaggi descritti e all’ambiente in cui si muovono.

                                                                                      Nicoletta Mandaradoni

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