Volevo solo avere più tempo

Volevo solo avere più tempo
Il nuovo romanzo di Stefania Convalle

venerdì 15 marzo 2013

Numero 19 - Oggi ho voglia di giocare - 15 Marzo 2013


Oggi ho voglia di giocare;-) e vi ripropongo l'idea della  "foto - storia" che avevamo creato la scorsa settimana con i quadri di Perez. Naturalmente le foto cambiano, le metto in sequenza e vediamo cosa salta fuori, quale storia scriverete;-) Sono curiosa;-)












23 commenti:

  1. Acciderbolina... che emozione rivivere quei momenti ...Ma che bella sorpresa!! Anzi Tu sei sempre una sorpresa :-*

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  2. Be' questa storia è semplice, le immagini la raccontano chiaramente... Dal coraggio nasce l'amore, una danza che coinvolge due cuori e li tiene stretti...
    Una crociera da soli dove ci si trova e non ci si lascia più... che bello Stefania.
    Che la musica accompagni sempre i vostri passi e non vi faccia mai sentire stanchi. Un bacio ♥

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    1. Dolce Grazia:-) è vero, le immagini parlano da sole, ma perché sai chi sono e conosci la mia storia;-) E se dovessi dimenticarti che quella sono io, guardando le foto ti verrebbe qualche trama tutta tua?:-)))

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  3. è la storia di un viaggio verso la felicità.parte dalla freschezza del vento su una nave,prosegue per le strade assolate delle campagne estive e nel fragore delle onde del mare e si riscalda nella sensualità del ballo più carnale che possa esserci

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    1. Mi piace, Michela, l'idea di questo viaggio verso la felicità, vento, mare, sensualità del ballo:-)) Però osservando le foto una ad una, come collochi nella storia le foto che ritraggono lei che cammina sulla nave, poi quel motoscafo che si accosta alla nave, l'uomo che sale e poi il tango argentino? Non che sia un quiz;-) ma quasi :-D

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  4. bisogna lasciar correre l'immaginazione,non è facile:per me è un abbandonare un'essenza introspettiva e solitaria per fermarsi in un incontro con una persona che sarà importante

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  5. è l'interpretazione giusta? :-)

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    1. Effettivamente non c'è la soluzione giusta, ma è una sequenza di foto che sugggerisce una storia ad ognuno di noi, diversa per come si interpretano le foto o per le sensazioni che ci danno:-)

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  6. Ciao Stefania,

    comincio subito perchè la "cosa"è lunga.

    1° foto - Eccola qui! Finalmente posso avvicinarmi alla nave...devo studiarmela, senza dare troppo nell'occhio, però, altrimenti rischio di compromettere il mio piano, studiato da giorni.
    Bene, non c'è nessuno, ora scatto qualche fotografia.

    2° foto - Afrah ha preso il largo da poco sulla nave "Coraggio", un nome di buon auspicio per questo suo momento delicato; ha bisogno di molta forza d'animo per dimenticare quello che è successo, ma ce la farà.

    3° foto - Il viaggio è lungo ed Afrah decide di ricordare qualcosa del passato per l'ultima volta.
    La prima immagine che le viene in mente è la strada che fecero lei e Qasim, in macchina, la sera della loro disperata fuga.
    Qasim, il suo grande amore, il suo uomo maledetto, sbagliato, ribelle, insostituibile.

    4° foto - Poi, rivede la spiaggia, dove quella sera cercarono, freneticamente, di raggiungere il motoscafo che li aspettava per portarli in salvo, ma non ci riuscirono; la faida di Qasim li prese entrambi, dividendoli, da quel momento non potè più vederlo.
    Gli uomini, in seguito, la lasciarono libera, a condizione che sarebbe sparita per sempre dall'Italia e non avrebbe più cercato Qasim.

    5° foto - Si rivede sulla spiaggia, dove, lei e Qasim costruirono il loro rifugio segreto che per molto tempo riuscì a custodire i loro giorni latitanti.
    Ci andò la mattina, prima di avviarsi al porto per imbarcarsi sulla "Coraggio".

    6° foto - ...ma qualcuno sta osservando i suoi movimenti, seguendola già da qualche giorno...

    7° foto - ...fingendosi turista, sulla spiaggia, con le dita punta il centro del suo "bersaglio"... Afrah...

    8° foto - ...seguita anche al momento dell'imbarco, per accertarsi che partisse...

    9° foto - ...e finalmente, il tanto atteso "momento d'azione" liberatorio di Qasim.
    Con un complice fidatissimo, Qasim raggiunge la "Coraggio", si avvicina sempre di più...

    10° foto - ...fino a lambire lo scafo della nave... Qasim, con un balzo, si arrampica sulla sua fiancata destra, agile e leggero come un gatto, si dirige, a colpo sicuro, verso prua: sa, per istinto, che Afrah è all'aperto, nella parte dell'imbarcazione più proiettata verso il futuro.
    La vede, la raggiunge, l'abbraccia, la bacia, le propone di scappare via con lui per sempre, non sarà una vita nè facile nè tranquilla, in fuga, ma saranno insieme.
    Afrah non lo lascia finire, prende il suo bagaglio e lo segue verso il motoscafo che li sta aspettando.

    11° foto - Afrah e Qasim fuggono così lontano da non saper più nemmeno dove sono.
    Festeggiano la loro vita insieme ballando appassionatamente come fosse l'ultima volta, come fosse la prima.



    Ma chi è davvero Afrah, cosa rappresenta per la faida per non poterla rinchiudere, farla sparire, tantomeno uccidere, perchè questa "intoccabilità"?


    ...da qui in poi, libera fantasia personale.

    °°°°°§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§°°°°

    Stefania!!! Bellissimo!!! Grazie mille per la felicità di poter giocare un pò con le tue proposte, mi diverte da impazzire.

    Un bacio.

    cinzia

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    1. Sei incredibile, Cinzia!! ;-) Non puoi capire quanto mi diverta e appassioni leggere le tue interpretazioni delle foto-story! Hai un fantasia sfrenata e adesso voglio il seguito della storia!!! Bravissima!!:-))))
      Tra l'altro, osservatrice, perché non avevo messo a caso la nave, ma volevo si notasse il nome: Coraggio;-)

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    2. Risp.issima Cinzia,
      incuriosito dalla sua storia ho fatto alcune indagini,ho contattato un mio amico dell' AISI che ,tramite conoscenze,è venuto in possesso
      dello uno stralcio di un comunicato dei servizi segreti britannici.Non è completo in quanto da esso dipendono vite umane ma si intuisce il
      motivo dell'intoccabilità di Afrah.
      Ne riporto il contenuto al fine di soddisfare eventuali curiosità.

      classificazione --SEGRETISSIMO---
      comunicato del controspionaggio britannico al mossad
      ...missing...
      ..notizie circa le attività svolte dal nostro agente Afrah in terre islamiche non devono essere rivelate per alcun motivo..
      ....missing..
      ....evitare qualunque contatto con agente Afrah per non compromettere la sua copertura...
      ...missing...
      permettere a tale Qasim di contattare il nostro agente in quanto suo informatore circa i movimenti dei guerriglieri a sud del paese.
      stop
      fine comunicato

      Fiducioso della lealtà verso la patria che sicuramente lei ha ,confido nella sua discrezione

      Saluti
      Daniele

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    3. Illustrissimo Daniele Lupo70,

      apprezzo il suo impegno dimostrato nella ricerca di notizie, alquanto delicate, al fine di capire l'identità della protagonista della storia, Afrah.

      La rivelazione di suddette informazioni, qualora risultassero attendibili, potrebbero compromettere la tranquillità di Afrah e Qasim; peraltro nascosti in luogo sicuro.

      Non posso permettere ulteriori fughe di dati: dunque, la invito molto gentilmente a declinare ogni suo interesse nei confronti di questa storia.

      La mia discrezione è il mio specchio che, a sua volta, riflette la mia lealtà.

      Saluti,

      cinzia

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  7. ...questa mi mette a dura prova ,troppe immagini ,la fantasia è più imbrigliata,ma ho in mente una cosa e ci provo.

    Eccolo li che ci aspetta....il traghetto, sembra quasi una vecchia balena spiaggiata, adagiato sulla banchina,pronto a caricare le auto e i viaggiatori .
    La scritta sul suo fianco la dice lunga:"coraggio". Quante volte ha subito il pesante carico e quante storie ha ascoltato,ma anche se potesse non le racconterebbe ,le terrebbe dentro la sua dura corazza d'acciaio imprigionate...fino a quando?
    Basta poco, è semplice ci si imbarca e si comincia il viaggio.
    Appoggiata sul bordo osservo il mare,la distesa d'acqua...la brezza quasi fredda che sfiora il mio viso...i pensieri affiorano e la mia mente è
    pronta ad accogliere le storie del traghetto.
    Mi parla di un viaggio che hanno fatto due persone ,ovviamente il traghetto non mi dice i dettagli , trasmette solo alcuni frammenti di ricordo e
    le sensazioni legate a quei momenti ,come quando si guarda una fotografia.

    Il viaggio non era noioso,anche se nessuno dei due parlava le loro menti erano in qualche modo collegate.
    I due si amavano,ma non quell'amore sdolcinato da dire "ti amo alla follia","io e te 3 metri sopra il cielo",che solo due ragazzini possono dire,
    si volevano bene ,erano complici ,si capivano al volo,non c'era bisogno di parlare , di chiedere qualcosa ,i due conoscevano le loro esigenze e necessità ...ma forse proprio questo vuol dire amare una persona.Lo capisce quando sono in spiaggia e osserva il mare ,pensa a lui e a quello che fa per lei,
    ma anche a quello che lei fa per lui ....disinteressatamente .Oppure quando lui stava scattando la foto sul ciglio di un dirupo"attento amore ....",ma anche quando sono sdraiati sulla spiaggia e lui le dedica un cuore fatto con le mani.
    Il viaggio sta volgendo al termine, mi stacco dal bordo e faccio una passeggiata sul ponte di coperta, noto le persone appoggiate dall'altro lato,incuriosita mi avvicino .Stavano guardando la piccola imbarcazione che porta il pilota addetto all'attracco verso il traghetto.
    Decido di guardare anch'io...mi faccio spazio..eccolo li che si avvicina... lo vedo, sale sulla scaletta di corda posta a lato, mi appoggio e improvvisamente
    un brivido corre lungo la schiena....
    ---Uff portiamo verso la banchina anche questo,ma quanto mi manca alla pensione...maledetta Fornero..ecco siamo vicini...saluto e salgo."Ciao giovanni ci vediamo questa sera al caffè del porto"...seee manco mi risponde vabbè...haia.., ogni volta che tocco il traghetto un brivido corre lungo la schiena ,non è la brezza del mare, è qualcosa di più profondo di più intimo....oppure la sciatica che reclama.
    ---
    Immediatamente mi stacco dal bordo,cosa era successo?Il traghetto ha detto qualcosa, mi ha parlato...anzi ha fatto da tramite fra me e il pilota...credo...forse
    , in qualche modo , eravamo ancora collegati e ho potuto sentire ciò che pensava il pilota.
    Una cosa così diretta non mi era mai successa, pensavo che le immagini che vedevo quando ma appogiavo sul bordo fossero frutto della fantasia ma ,evidentemente ,mi sbagliavo...c'è qualcos'altro, una specie di magia che lega questo traghetto alle persone che inconsapevolmente sono predisposte ad ascoltarlo.Non ne sono pienamente convinta forse era un illusione , uno scherzo del mio subconscio...ho solo immaginato cosa pensava quell'uomo.
    Adesso è meglio che mi prepari per sbarcare..sono impaziente per questa sera ,c'è una gara di tango e mi voglio preparare bene,smalto nero ,le scarpe giuste e il vestito ....da far perdere il fiato.

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    1. dimenticavo
      saluti
      Daniele

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    2. Beh, complimenti...
      Una storia dentro la storia. Un traghetto che comunica; una donna con un sesto senso sviluppato, una storia d'amore che mi ha ricordato molto qualcosa di me e una serata di tango finale. Hai dato un taglio molto originale a questa foto story, una foto story che mi assomiglia molto e che, in qualche modo, ha ricordato il mio modo di narrare (in un mio racconto c'è un'osteria che parla e racconta una storia d'amore;-)...). Bravo!

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  8. vorrei leggere i tuoi libri
    mi dai i titoli

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    1. Dunque;-) il primo non si trova più perché ho mandato a quel paese l'editore che ha vinto il nobel per la scorrettezza e quindi, al max, ti do una delle poche copie che mi sono rimaste a casa. Il secondo, opera in cui credo moltissimo perché mi rappresenta di più in quanto il primo l'ho scritto tantissimi anni fa ed ero molto diversa, uscirà credo tra due mesi circa e mi farà molto piacere se lo leggerai;-)

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    2. assolutamente si,se hai il primo in formato elettronico o qualcosa del genere vorrei comunque leggerlo,per il secondo ...avertici quando sarà disponibile,credo che ci sarà più di una persona interessata.
      saluti
      daniele

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    3. Posso mandarti il file del primo in privato, ok, ma sappi che è molto diverso da quello che sta uscendo ora, diciamo che è stata la prima esperienza letteraria ed è abbastanza acerba. Ora la mia scrittura è molto diversa, più libera, più indagatrice, più matura... Insomma, ci sono più di vent'anni di vita tra un'opera e l'altra e questo si sente nettamente.

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  9. sarà interessante vedere il punto di partenza, il punto intermedio,tracciare una linea e intravedere la destinazione....ma ho troppa fantasia,non riuscirei.

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    1. Ok, Daniele, ti invio il file: i miei esordi;-) e quando leggerai, appena uscirà, DENTRO L'AMORE, vedrai la differenza, vedrai una donna molto diversa.

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