Seduti allo stesso tavolo

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Il nuovo romanzo di Stefania Convalle, sul mondo dell'editoria.

mercoledì 6 marzo 2013

Numero 10 - Partiamo? - 6 Marzo 2013


Non so se è l'imminente primavera in arrivo, anche se oggi piove e non sembra più così vicina, che mi fa venire voglia di partire per un viaggio o se invece sia  la voglia sempre presente di esplorare il mondo e altre culture.
Viaggiare credo sia una delle cose più belle della vita, qualcosa che ti arricchisce, che ti porti dentro per sempre.

                             Fantastichiamo un po'...

Se foste completamente liberi, se poteste decidere di partire anche domani, senza alcun problema, quale viaggio intraprendereste? 

                                              Dove?

                                              Come?

                                E soprattutto: perché?

                        E sareste turisti o viaggiatori?



15 commenti:

  1. Per rispondere a queste domande, vi ricordo come si fa ad inserire il commento: sopra lo spazio dove dovreste scrivere il testo c'è una scritta che dice PUBBLICA COME e sulla stessa riga trovate una piccola freccia sulla quale dovete cliccare; uscirà un elenco e cliccate su NOME/URL, si aprirà una nuova finestra e dovete scrivere il vs nome o nick dove c'è scritto NOME; poi cliccate su CONTINUA, inserite il testo e cliccate su PUBBLICA. Più facile di così!!!

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  2. Partire... viaggiare... penso sia il sogno di tutti!
    Si può viaggiare anche attraverso i libri ma è indubbiamente meglio farlo dal vivo.
    Assaporare suoni, colori, sapori di un luogo, anche se minuscolo, dà sempre qualche sensazione.
    L'Italia è tutta da esplorare, mi piacerebbe conoscerla meglio e ci sono posti stupendi!
    Ma se proprio potessi andare anche all'estero mi spingerei volentieri nei Paesi nordici, Scandinavia, Irlanda, Islanda, ma anche tutta Europa...
    Mi affascinerebbe senz'altro la vista del Gran Canyon...
    Ma stando con i piedi per terra, altrimenti mi ubriaco di viaggi, mi accontento di vedere le meravigliose Cinque Terre, molto a portata di mano e occasione unica di abbinare lo sport al panorama.
    Buon viaggio, su libri o dal vivo, è sempre un piacere!!! :D

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    1. Hai fatto una bella panoramica, Grazia:-)
      L'Italia è bellissima e ho avuto la fortuna di girarla quasi tutta, mi manca la Sicilia. A volte si va a cercare posti di mare dall'altro capo del mondo quando abbiamo una Sardegna straordinaria e un Sud tutto da vedere...
      Però è bello anche mettere la testa fuori casa;-) e il viaggio dei miei sogni è quello negli Stati Uniti, coast to coast, partendo dal New England, dal Vermont procedendo verso Sud fino alla Florida per poi andare verso Ovest fino alla California, per poi tornare indietro, risalendo e tagliando per le grandi Praterie... Insomma, un Paese variegato che m'interessa in toto.
      I Paesi nordici mi attirano poco per la temperatura :-\ ma devono essere bellissimi da visitare.
      Le cinque Terre le conosco bene, perché ho abitato per una decina d'anni alla Spezia e ho avuto modo di visitarli: fantastici, hai ragione!
      Wow, sto già sognando!!

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  3. La cosa bella di viaggiare è che il viaggio inizia proprio da quando chiudi la porta di casa alle tue spalle. Mi piace anche guardare la gente negli aeroporti o nelle stazioni, immagino quante storie avrebbero da raccontare... Io amo l'Italia, ho la fortuna di averla girata quasi tutta ma adoro anche i viaggi in posti lontani, culturalmente diversi. Mi piace trovarmi spiazzata in un posto dove si fa fatica a comunicare e per forza di cose ti devi arrangiare. Non mi piacciono le vacanze organizzate, tolgono tutta la poesia dell'incontro con l'altro, col diverso, per non parlare poi dei villaggi turistici...
    Andrei ovunque! India, Cina Russia, Australia, Thailandia, Birmania, l'Africa la girerei tutta... ma uno dei miei sogni rimane quello di visitare tutto il Sud America. Ho letto tanti libri, studiato la sua storia ma come rinunciare all'esperienza diretta che ti entra dritto nel cuore e nei sensi. Magari un giorno...

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  4. Buongiorno, Raquel:-)
    La penso come te, osservare la gente è già un "viaggio" che insegna tantissime cose.
    Al contrario di te, invece, non mi piace trovarmi spiazzata, ma questo perché sono una cancerina ansiogena:-O e le novità mi fanno paura; poi le vivo, per carità, ma lì per lì mi destabilizzano...
    Tra tutti i Paesi che hai citato, verrei con te in India, anche se credo sia un viaggio molto particolare per il quale bisogna essere "pronti".
    Dato poi il percorso che ho intrapreso da tre anni, mi piacerebbe anche andare in Cina e Giappone.
    L'Australia non è nelle mie priorità, ma se mi pagano il biglietto, parto :-D
    La Thailandia non mi attira e per l'Africa ci devo pensare;-)
    Il Sud America mi attira per alcuni aspetti, per altri meno, ma credo che potrebbe entrare nell'elenco abbastanza ai primi posti.
    Vado a fare la valigia;-)

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    1. Ciao Stefania!!! Amo lì America latina, la gente e la musica!! Ballare le danze caraibiche lo trovo terapeutico!! Io non ho viaggiato molto, anzi conosco poco anche la ns Italia : Ho paura a prendere l'aereo e lasciare la casa mi crea ansia, qsto è un problemo che stò cercando di risolvere anche con la meditazione!! Non conosco bene l'Italia e vorrei farlo prima di andare oltre oceano. Vado non a fare la valigia ma a viaggiare con la fantasia, per ora poi chissà!! Saluti

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    2. Ciao Laura! :-)
      Ballare è sempre terapeutico;-) le danze caraibiche le trovo forse più divertenti di un "serioso" tango argentino;-)
      Fai bene a visitare prima l'Italia che è davvero bella e vengono da tutto il mondo a vederla;-)
      Però una cosa non esclude l'altra. L'ideale sarebbe fare un viaggetto all'estero ogni anno e visitare un posto nuovo del nostro Paese.
      Anch'io ho paura dell'aereo, l'ho preso due volte nella mia vita; diciamo che vivo nell'ansia prima del viaggio, ma una volta sul velivolo divento fatalista;-)
      :-)

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  5. Ma insomma, Stefy. Trovi sempre argomenti di grande interesse.
    Che dirti? Adoro viaggiare. Quando posso faccio la valigia e parto. Partire non è affatto "un po' morire" come dice uno stupido detto. Partire è ritemprarsi, staccare la spina, arricchirsi, spogliarsi dalle consuetudini e avventurarsi su strade nuove, mai battute.
    Dove vorrei andare? Beh, posti che m'intrigano da molto sono il Canada, il sud Africa e l'Australia.
    Forse perché adoro la natura, quella selvaggia, primordiale.
    Ma poi alla fine ciò che conta è partire... Non importa dove, perché ogni viaggio lascia sempre e comunque un segno incancellabile.

    Anche in tal caso ce l'avrei una poesia che, sono certa, a te piacerebbe molto (non credo tu l'abbia mai letta). Non la inserisco qui perché ti lascio la sorpresa per... quando sarà.

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    1. Grazie, Dany:-) cerco di trovare argomenti che in poche righe siano d'interesse, argomenti per conoscerci meglio, per dialogare e non sempre è facile, di sicuro ci vuole tanto tempo, ma lo faccio volentieri:-)
      Hai ragione, ogni viaggio lascia sempre e comunque un segno incancellabile.
      E naturalmente ora aspetto la poesia;-)

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  6. Stefania carissima,

    Faccio un pò fatica ad eleggere una mèta del mio tragitto, amo il viaggio in sè, quindi, solo partire sarebbe già una felicità.

    Appena girato l'angolo, il sole avrebbe un'inclinazione diversa nel mio sguardo e tutto, intorno, sarebbe motivo di curiosità.

    Durante il percorso,il problema sarebbero le biforcazioni, la scelta la trovo molto difficile, ma lascerei che l'istinto seguisse il mio destino.

    Inizialmente, partirei con la mia macchina, piccola, pronta, essenziale, grintosa; non mi precluderei di continuare, in seguito, con qualsiasi altro mezzo, passando dalla canoa al treno, dal cavallo alla funivia, escluderei l'aereo, soffro moltissimo di vertigini, solo l'idea mi mette ansia, pur riuscendo a farne uso molto, molto raramente.

    Intraprenderei questo viaggio per assorbire realtà diverse con animo pronto a sperimentare abitudini nuove.

    In fondo, un sorriso è uguale ad ogni altro e prima di qualsiasi suono vocale, sono gli occhi a presentarsi.

    Sarei, sicuramente, un viaggiatore ben poco "turistico", prediligo i sentieri poco battuti ma più autentici; farei poche fotografie per essere più pronta a filmare con gli occhi tutto quello che ho la possibilità di raggiungere.

    In seguito, monterei i miei "documentari" descrivendoli in ogni particolare con una matita sul mio quaderno : indimenticabili bozzetti di vita tratteggiati con entusiasmo, improvvisazione e gratitudine verso la vita.

    ...perchè si torna?

    cinzia

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    1. Dopo aver letto il tuo "viaggio" così intrigante e minuziosamente descritto, la tua domanda finale si fa davvero interessante...
      Perché si torna?
      Mi viene da dire: "Perché tutto è circolare e quindi dopo una partenza, dopo il viaggio, segue per forza il ritorno, per poi ripartire di nuovo e ripercorrere una nuova strada."

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  7. Viaggiare!!!
    Un sogno che avevo da piccola ma realizzato dopo i 40 anni.
    Da quando ho iniziato, non ho più smesso.
    Non mi interessa fare vita mondana, a parte coltivare la mia passione di ballo,non ho esigenze di andare per le strade firmata da capo a piedi ma i miei spiccioli risparmiati li uso per liberare l'anima.
    Ogni viaggio che faccio, mi arricchisce interiormente, mi fa crescere.
    Scoprendo terre sconosciute, popoli sconosciuti e pieni di vita nel loro non aver nulla, riempie me di felicità;
    felicità che cresce giorno dopo giorno al mio ritorno nel ricordo di ciò che ho lasciato.
    Amo molto i luoghi di mare e sto ore seduta in riva a guardare il muoversi dell acqua, i colori e mi perdo in quell'infinito, fantasticando dove la mente mi porta, lasciandola libera di spaziare.
    La rincorsa alla felicità...io la trovo tutti i giorni, dentro di me e nell'attesa di crescere con un altro viaggio...

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    1. Benvenuta, Serena:-)))
      ti conosco e so che tu davvero sei una VIAGGIATRICE, non una turista. E c'è una bella differenza. Nei tuoi viaggi diventi parte del luogo in cui sei e da lì parte il viaggio vero, quello che ti entra dentro e che ti porti dietro al ritorno.
      Concordo con ogni cosa che hai detto nel tuo intervento, anche se io sono più pigra di te;-) ma verrà anche il mio momento in cui varcherò i confini senza paure;-)

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    2. il momento....è ora, il domani è lontano :-)))))

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    3. Come sei saggia, Serena;-) è proprio così!!! Il famoso QUI E ORA:-))

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