Aspettando il Natale... Un bel racconto per voi scritto da Cesare Sordi, poeta e autore di prosa al lavoro per Edizioni Convalle ;-)
Buona lettura!
Il gatto dai baffi di luna
Dietro la porta di stefi: il Blog della scrittrice ed editrice Stefania Convalle.
Aspettando il Natale... Un bel racconto per voi scritto da Cesare Sordi, poeta e autore di prosa al lavoro per Edizioni Convalle ;-)
Buona lettura!
Il gatto dai baffi di luna
Prima di proporvi le otto recensioni dei film scelti dagli 8 concorrenti, vi aggiorno sulla gara, sia come risultato al momento della gara stessa, sia relativamente ad alcune evoluzioni che ho deciso per alzare l'asticella della suspense.
VI CHIEDO DI LEGGERE CON ATTENZIONE PER EVITARE DI RENDERE NULLO IL PROPRIO VOTO
COME SI VOTA DA OGGI
Da questa fase, si passerà a una votazione segreta per mantenere la suspense, come detto prima.
IMPORTANTE: a partire da questa votazione, potranno votare anche i concorrenti (tranne che per sé stessi), questo a significare una volta di più lo spirito che deve albergare in questa gara, che si chiama così per comodità di linguaggio, ma che è una condivisione tra amici di una stessa passione.
Nella mail si dovranno esprimere tre preferenze, titolo e nome dell'autore, con le TRE motivazioni che hanno portato chi vota a scegliere proprio quei tre testi.
Amo precisare che questa gara è una non-gara, nel senso che ci sono 8 autori di Edizioni Convalle che partecipano per giocare con i propri colleghi della stessa casa editrice, senza sentire la gara in quanto tale, ma per condividere qualcosa di piacevole secondo il famoso spirito di squadra che ci contraddistingue.
Quindi non sono i numeri che inseguiamo, ma il confrontarci con i lettori in uno scambio intellettuale che sia arricchente per ognuno di noi.
Ecco spiegato il motivo di chiedere un voto espresso come spiegato, per dare valore a questa esperienza, al di là del numero dei votanti che non è l'obiettivo che inseguiamo.
COM'È ANDATA LA TERZA TAPPA, QUELLA DELLE CANZONI?
E ADESSO ECCO A VOI LE 8 RECENSIONI DELLA QUARTA PROVA
(nell'ordine in cui mi sono arrivate)
TATIANA VANINI
RECENSIONE AL FILM
§§§
GRAZIELLA BRAGHIROLI
RECENSIONE DEL FILM
Il mio incontro con la poetica è iniziato durante gli anni di scuola. In italiano me la cavavo più che bene; purtroppo, per motivi di famiglia non ho potuto frequentare gli studi classici, ma le letture e un diario per fissare i miei pensieri sono stati sempre il mio passatempo preferito, anche se mi sentivo incompleto. Mi sono avvicinato alla poesia perché la sentivo compatibile con la mia sensibilità.
Nella tua poesia, come anche nei brevi racconti che scrivi, c'è molto "pensiero": sei un filosofo, ai miei occhi, oltre che poeta. Com'è stato questo incontro tra poesia e pensiero filosofico, quale è nato prima?
Sono nati, posso dire, insieme. Uno
non escludeva l'altro. La poesia esprimeva il mio stato d'animo e poteva
rappresentare ciò che mi circondava, nello stesso tempo approfondivo altri
argomenti che m'interessavano: filosofia, religioni e tante altre teorie.
Tu vivi il tuo essere artista in modo assai riservato. È una scelta? E se così è, cosa ti spinge a restare tanto "al riparo", diciamo così…
Tutto fa parte del mio carattere.
Non riesco, per così dire, a propormi agli altri, preferisco che siano loro a
valutare come sono, secondo la loro considerazione e volontà. Sì, in questo
modo è un vivere ai margini, ma è un tipo di solitudine che ho quasi sempre
provato.
La tua cultura – che conosco bene soprattutto dalla nostra prima intervista per presentare la prima silloge poetica pubblicata con Edizioni Convalle, "L’erba sogna il cielo" – è vastissima. Che peso ha avuto nella tua scrittura?
Ultimamente hai dovuto affrontare mesi/anni difficili e delicati per un tuo problema personale. Quanto ti aiutato la scrittura, se ti ha aiutato?
Un periodo infinito. La scrittura mi ha sempre aiutato, anche se a volte non la posso fissare sulla carta la raffiguro con l'immaginazione. Nei momenti di tristezza mi dona sollievo, anche scrivendo solo per me stesso, sapendo che nulla avverrà è un modo di liberarmi dai pensieri che mi disturbano la mente.
Ci vuoi parlare della poetica che troviamo nelle tue due opere "L’erba sogna il cielo" e "Lo specchio convesso"? Sono opere molto diverse, raccontaci la loro genesi.
Come vive un Poeta nel 2025? Intendo, come vive la propria attitudine a questo mondo di parole e versi. In un mondo dove, a volte, è davvero difficile trovare ancora la poesia in ciò che ci circonda, pensi che la poesia sopravvivrà?
Non è facile rispondere, ognuno vive la propria interiorità singolarmente. Di poesia si sente parlare spesso, ma sembra che poi sparisca nella realtà del mondo, soprattutto nei rapporti umani. Si vive su piani diversi. Non so come sarà la scrittura nei prossimi anni, quando tutto si evolverà e diverrà oggetto dell'I.A. ma molte cose esistono da sempre; io credo che fino a quando ci sarà un pensiero d'amore e uno sguardo verso il cielo, la poesia non finirà.
Grazie, Luigi, per averci donato un pezzetto di te.
Biografia
Il percorso di studi di Luigi Besana si è svolto nell'ambito delle discipline tecniche, tuttavia ha sempre approfondito la letteratura e soprattutto la poesia. La sua è una poetica guidata dalla passione e allo scopo di sondare la propria interiorità: descrive le emozioni provate durante il passare dei giorni e degli anni, fissandole in quell'istante.
Si definisce un autodidatta, i suoi versi sono liberi per non
perdere l'ispirazione originale, cerca solo delle assonanze intuitive. È socio
del Gruppo Letterario Acarya di Como e Circolo Culturale di Olgiate Comasco.
Partecipa a Reading, Festival di Poesia, collabora con riviste e antologie. Ha ricevuto
riconoscimenti con premi e segnalazioni. Con "L'erba sogno il cielo" ha ricevuto una Menzione speciale nel Premio Letterario Città di Arcore, nel 2019. Una silloge personale, dal titolo "Il
Grumo", è presente nella Collana "Quaderni dell’Acarya". "L'erba sogna il
cielo" è la sua prima opera pubblicata con Edizioni Convalle, alla quale è seguita la pubblicazione "Lo specchio Convesso" nel 2024.
dalla vostra
SENZA LUCE
Graziella Braghiroli