Volevo solo avere più tempo

Volevo solo avere più tempo
Il nuovo romanzo di Stefania Convalle

giovedì 7 novembre 2024

Numero 456 - Aspettando "Seduti allo stesso tavolo" - 7 Novembre 2024


 

Oggi vi racconto una storia che è la mia storia. E lo faccio quando mancano pochi giorni all'uscita del mio nuovo romanzo: "Seduti allo stesso tavolo". 
Questo romanzo è nato in un momento in cui ho messo tutto in discussione, è stato quasi una terapia ;-) Ho ragionato a voce alta, insieme al lettore, affidando i miei pensieri, le mie esperienze e le mie considerazioni ai protagonisti: Penelope, la scrittrice disillusa che sceglie la solitudine; Anastasia, una donna misteriosa, ambigua; Pietro, lo scrittore famoso che rappresenta il sogno mai raggiunto di Penelope, ma poi, questo sogno è davvero qualcosa per cui lottare o alla fine se diventasse realtà non sarebbe così appagante? 
E poi c'è lei, Mara, l'agente letteraria famosa. Mara che dall'alto dei suoi anni, esperta della vita e del mondo editoriale che conosce in ogni suo più nascosto angolo, saprà traghettare Penelope verso la riva della saggezza.
Insomma, in poche parole scrivere questo romanzo è servito a darmi anche delle risposte.

Mi fa piacere - e spero anche a voi - ripercorrere alcune delle opere precedenti, quelle che ho pubblicato con Edizioni Convalle.
Ne approfitto per sottolineare che la mia carriera parte molto prima rispetto al 2 Febbraio del 2017, data della nascita della mia casa editrice. Lo dico perché le malelingue - che sono sempre all'opera - hanno insinuato che pubblico perché ho la casa editrice. Non è proprio così ;-)
Allora vi spiego: la mia prima pubblicazione risale a Gennaio 2012, quando non avevo nemmeno per l'anticamera del cervello di fondare una casa editrice. Nel corso della mia carriera, quando ero solo autrice, ho pubblicato diverse opere con alcune CE. Inoltre "Dipende da dove vuoi andare" era stato acquisito dalla famosa Agenzia Thesis che poi l'ha pubblicato con la sua CE. E vi dico anche che mentre ero in parola con loro, una editor che mi seguiva, mi telefonò per chiedermi se avessi già firmato con loro perché aveva ottenuto la possibilità di far leggere il mio manoscritto presso una grande casa editrice, di quelle che tutti gli aspiranti scrittori sognano. Ebbene, ricordo di averle risposto che, anche se non avevo ancora firmato il contratto, avevo dato la mia parola alla Thesis e quindi non mi sentivo di rimangiarmela. 
Forse ho perso un'occasione, chissà...
Però, vedete, per me la parola lealtà e rispetto verso chi dà un'occasione ha un valore. 
Comunque, questo aneddoto l'ho raccontato per tutti coloro che non hanno rispetto per la mia carriera che parte da lontano e con grande orgoglio posso dire che mi sono sudata tutto, e la penso esattamente come la Penelope del romanzo ;-)
Ma torniamo alla carrellata di alcune delle mie pubblicazioni precedenti, non le metterò tutte - sono 21, compresa l'ultima - e quindi ho fatto una selezione, scegliendo tra le opere pubblicate da Edizioni Convalle.

Andiamo a ritroso.


"Volevo solo avere più tempo" 

In tutti i miei romanzi c'è l'amore, perché fa parte della vita, e quindi come potrebbe non esserci?
Antonio, il quasi ottantenne protagonista, è un personaggio di cui quasi tutti i lettori si sono innamorati e gli hanno voluto bene da subito; i più giovani avranno rivisto in lui il proprio nonno. I meno giovani avranno rivisto il loro padre, e i coetanei si saranno identificati. Secondo me Antonio è stato tanto amato perché lui stesso è capace di grande amore, sia come sentimento per una donna, sia per una ragazza che diventa come una nipote, sia per i suoi sogni e soprattutto per la Vita. Credo sia proprio questo che ha colpito al cuore i numerosi lettori, che ringrazio sempre.

Ma andiamo avanti, e vediamo quello che lo ha preceduto.


"Ti affido i miei pensieri. Abbine cura"

Questo è un volumetto al quale tengo davvero tanto perché contiene, come dice il titolo, i miei pensieri più intimi e profondi. Non so trovare le parole giuste per descriverlo, non si può raccontare, ma solo leggere. 



"A Nord del destino"

In questo romanzo la scrittura mi ha portato - sapete che è la scrittura stessa che mi guida e non il ragionamento o un progetto preordinato - a entrare nel cuore di una famiglia e delle persone più vicine, come un'amica del cuore o un vecchio amore, e scoprire gli scheletri negli armadi: chi non ne ha? 
Aurora, Amelia, Andrea (oddio! Tutti con la stessa iniziale! Giuro che non lo farò più...) e Giovanni, si dovranno spogliare e mettersi a nudo davanti a sé stessi e ai loro segreti, perché alla fine i conti devono tornare. 

Continuiamo questo cammino a ritroso e troviamo "Una straordinaria solitudine".



Questo romanzo, ambientato nel Golfo dei Poeti, dove ho abitato per diversi anni, è una storia d'amore che non conosce confini, di nessun genere. E quando dico di nessun genere intendo proprio che va oltre, perché l'amore è questo, un grande regista nella vita di ognuno di noi. Victor, Sophie, Maryanne. Italia, New York. La loro straordinaria solitudine assume un significato diverso per ognuno di loro.


"Il Manoscritto"

Eh, questo romanzo, quante cose ho da dire...
Partiamo dalle belle. Un romanzo ambientato a Trieste, città che conosco bene e tanti sono i ricordi dell'infanzia che mi legano a lei. Li ho voluti mettere nel romanzo e affidare a Emilia, la protagonista, un'agente letteraria milanese che si trasferisce a Trieste, dove troverà l'amore e tante risposte sulla sua vita. 
Dovete sapere che questo romanzo era stato scelto da una piccola casa di produzione cinematografica indipendente per realizzarne un film. Potete immaginare come ne ero stata felice! Però qualcosa è andato storto e pur essendo iniziate le riprese, con la presenza di attori importanti, tra l'altro, il tutto si è arenato, come spesso accade. 
Eh va beh, dopo la delusione, ci ho bevuto sopra: che potevo fare?
Ma rimane sempre un romanzo che, come tutto ciò che scrivo, contiene tanto di me.


"Lo specchio macchiato dal tempo"

Questo romanzo è stato un po' una scommessa. Dovete sapere che a me piace scrivere anche di dimensioni diverse, parlare di quel filo sottile che lega il mondo dei vivi a quello di chi non c'è più. Qui ho voluto stare ben salda alla realtà, anche se all'inizio non sembra ;-) Ma lo scoprirete leggendo. La cornice è la mia Milano alla quale ho voluto rendere un omaggio, facendo muovere i miei personaggi - Alice, Minerva, il Messaggero, Tommaso, Gabriel - nelle strade e le piazze simbolo, ma anche piccoli angoli conosciuti solo ai milanesi. La storia vede due mondi a confronto, che andranno a intrecciarsi per poi sciogliersi con tutte le soluzioni in mano. Sono ermetica? Un po' sì;-)

Ma adesso entriamo per un attimo nel mondo della Poesia.


"In ordine sparso. Come la vita"

Nella mia carriera ho scritto anche poesie, ma non mi ritengo una poetessa, penso di essere più una romanziera. Questa opera racchiude il mio percorso poetico, che comprende tutte le poesie scritte fino al momento della sua uscita. Qui troverete quella parte di me che osserva la Natura, l'essere umano nelle parti più intime a livello di emozioni. Credo si possa definire una poetica moderna, dal verso libero ma - a tratti - con una punta di ermetismo. Insomma, giudicate voi che è meglio ;-)


"SCRIVERE. Alla ricerca di sé e del proprio stile"

Qui troverete pillole di tecnica di scrittura e suggerimenti per approcciarsi alla scrittura creativa, ripercorrendo il percorso che faccio nei laboratori di scrittura che conduco da diversi anni e che ha formato tanti autori poi pubblicati. Un manuale molto semplice, alla portata di tutti coloro che si avvicinano a questo mondo.


"Anime Antiche"
 
Eh... Anime antiche... Qui ho voluto addentrarmi nel mondo delle vite precedenti, argomento a me caro. Troverete Muriel, una milanese innamorata dell'amore che però non trova l'anima gemella, per così dire. Incontrerà per caso Greg, un ragazzo carismatico che le dirà di essere un'anima antica, affermazione che farà sorridere Muriel, ma allo stesso tempo nascerà un rapporto particolare tra loro. In mezzo, un amore sofferto, quello tra la donna e Lorenzo, e poi un libro antico e un anello che diventeranno parte della storia in modo importante. Insomma, una grande storia d'amore, di quelle che viaggiano nel tempo. 

Andiamo avanti. Ma quanti sono? Direte voi. Eh, un bel po'. Com vi ho detto, con l'ultima opera siamo a quota 21 pubblicazioni. Ma tranquilli, non vi parlerò di tutte!


"Il silenzio addosso"

Cos'è quel silenzio addosso di cui si parla? Si tratta di quella parte di noi che teniamo nascosta sotto una metaforico cappotto che indossiamo. A volte è un cappottino leggero, a volte è pesante e spesso, come quello che s'indossa nel più freddo degli inverni interiori. Un cappottino pesante, come quello che indossa Chiara, una giovane donna che si porta dietro un grande dolore che però non vuole mostrare, ma cerca con le unghie e con i denti di rimettersi in piedi, trovando una stampella in Giulia, una chef milanese di mezza età. E poi troveremo Alessandro, il marito di Chiara; Fabio, chef milanese con le sue frustrazioni e Edoardo, libraio eremita. Le loro vite si incontreranno, portando quel raggio di sole che aiuterà a uscire dalle tenebre individuali. E poi troverete la Sciamana, una figura importante per Chiara: la saggezza incarnata.


"Dipende da dove vuoi andare"

Con questo romanzo entriamo nelle opere che sono state ripubblicate in una nuova edizione con Edizioni Convalle,  ma che avevano iniziato il loro cammino prima che io decidessi di diventare anche editrice.
Questo romanzo tratta un argomento purtroppo attuale, quello del femminicidio, ma lo fa da un punto di vista molto spirituale. 
Anna, la vittima, uccisa dal marito Luca, entrerà in contatto con Maria, giovane donna che conoscerà Luca, ignorando il suo vero essere. Un lotta contro il tempo per salvare Maria, dove Anna sarà una presenza fondamentale, ma dove anche troverete la mamma di Maria, Stefano e Laura (la sensitiva) che saranno al fianco della ragazza in questo percorso a metà tra il thriller e il noir.




"Una calda tazza di caffè americano"

Questo romanzo ha segnato il punto di svolta della mia scrittura, quando ho cominciato a lasciarmi andare e scrivere di pancia. 
C'è tanto di me, qui dentro, proprio per la struttura stessa del romanzo.
Molly mi assomiglia parecchio ;-) e Alan sarà l'amore della sua vita. Emily, la vecchia donna che la ospiterà negli Stati Uniti, sarà per lei quella mano delicata che assomiglia a quella di una madre. E Gabriella? Eh, Gabriella vi sorprenderà.



"Dentro l'amore"

Questa raccolta di racconti ha visto la luce nella la primavera nel 2013, e rieditata da me negli anni successivi con Edizioni Convalle.
In questa raccolta c'è il seme della scrittura che poi si sarebbe sviluppata ed evoluta negli anni successivi. Un titolo che esprime esattamente il mio modo di vedere la scrittura e la vita, perché è così che scrivo e vivo. Dentro l'amore.

Mi fermo qui perché non voglio andare oltre. Ci sono tante opere che non sono in questa carrellata: sono quelle scritte negli anni con altri autori, e anche la prima in assoluto che ancora non ho rieditato con Edizioni Convalle, però chissà, magari ci penso.
Vi risparmio di dirvi i riconoscimenti ottenuti negli anni, per me importanti, ma non voglio annoiarvi. Vi dico solo che quasi tutte le opere hanno ricevuto almeno un premio o riconoscimento, e questo mi rende orgogliosa perché, come a volte mi hanno detto, sono una donna che si è fatta da sola, e scusate se me lo dico da sola, ma ne vado fiera.

Ho voluto fare questo piccolo album virtuale da sfogliare per ricordarvi le opere principali prima che la prossima veda l'uscita imminente e quindi... Se qualche opera manca dalla vostra libreria, potrete provvedere, se avrete voglia di conoscermi a 360° attraverso i miei scritti. :-)

Insomma, grazie a tutti i lettori che mi hanno seguito negli anni e che continueranno a farlo, ma anche a quelli che arriveranno.

Grazie!

Potrete trovare ulteriori informazioni nel sito www.edizioniconvalle.com 
e nella Pagina Edizioni Convalle su Facebook, come anche su Instagram nel profilo Stefania Convalle



Alla prossima
dalla vostra
Stefania Convalle

domenica 20 ottobre 2024

Numero 455 - Parlo di me: Maura Hary - 20 Ottobre 2024

 



Come la protagonista del mio romanzo “Ero invisibile” non amo i riflettori né calcare il palcoscenico, perciò non mi dilungo mai a parlare di me. Ci provo.
Ho un figlio, due tartarughe (una però scappa sempre), colleziono giocattoli vecchi e libri per ragazzi provenienti da tutto il mondo.
Il blu e l'azzurro mi rilassano come la vista del mare, soprattutto se unita al profumo di salsedine e mirto.
Cucinare e la buona tavola occupano un posto importante nelle mia vita, anche perché credo che la felicità sia importante cercarla, ma più ancora godersela negli attimi in cui dobbiamo imparare a riconoscerla.
Sono una buona ascoltatrice, pianificare mi regala tranquillità e organizzare mi dà soddisfazione.
Cado costantemente nel tranello di cacciarmi in troppe attività, ma vorrei fare tutto perché sono curiosa e portata all'entusiasmo; cerco sempre il lato umoristico perché aiuta a vivere meglio e penso che il sorriso sia un ottimo passepartout.
Fatico a ricordarmi le scadenze, ma non i compleanni, sono allergica alle password e rimuovo con sorprendente facilità gli impegni poco graditi.
Sono approdata alla scrittura in tempi abbastanza recenti.
Mi hanno sempre affascinato le fiabe (Barbablu raccontato da mia nonna è al top), come i racconti di vita vissuta: amo la storia, sia con la maiuscola che con la minuscola.
Ho coltivato, col tempo, la passione per la letteratura per ragazzi, forse perché racconta una fase della vita da cui non mi sono mai completamente allontanata, poi ho scoperto che le storie mi piace anche scriverle e ora non riesco più a smettere.
Ho partecipato al premio “Dentro l'amore” e... ho vinto la sezione romanzi inediti!
È stata una grande soddisfazione vedere apprezzata la mia opera e così ho iniziato a conoscere Stefania e la casa editrice Convalle che ho capito essere una grande famiglia: ci sto entrando in punta di piedi e sono contenta di farne parte.
Anche se ho poca esperienza ho apprezzato la cura che viene dedicata a ogni testo: il mio l'ho dovuto rileggere molte volte, ma so che anche Stefania e Giuseppe non si sono risparmiati.

Maura Hary


E ora la parola all'editrice! ;-)

Ho conosciuto Maura Hary alla serata finale del Premio Letterario Dentro L'amore, quando si è portata a casa la vittoria col suo romanzo inedito "Ero invisibile", che poi è stato pubblicato - come prevedeva il bando - con Edizioni Convalle.


Io non l'avevo letto, non essendo parte della giuria, ma avevo ascoltato tutti i pareri positivi dei giurati incaricati per quella sezione. Un parere unanime! E in effetti, quando è arrivato il momento di lavorarci sopra per procedere con le varie fasi della pubblicazione, l'ho letto almeno 5/6 volte per i vari controlli ;-) - lo sapevo quasi a memoria! - e l'ho trovato meritevole della vittoria. Quindi rinnovo i miei complimenti a Maura, per aver raccontato una storia attuale, con un linguaggio in linea perfetta con i personaggi principali - giovani adolescenti - e per i tanti ingredienti che costituiscono e arricchiscono la trama. 
Quindi l'aspettiamo con nuove storie e Edizioni Convalle sarà felice di portare avanti il suo percorso letterario.
E mi raccomando! Se non l'avete ancora ordinato, fatelo subito! 


Alla prossima
dalla vostra 
Stefania Convalle


 


venerdì 27 settembre 2024

Numero 454 - Violeta, Isabel Allende - 27 settembre 2024



Isabel Allende è tra le scrittrici contemporanee da me preferite. Ho sempre amato quel suo narrare tra reale e spirituale, e a lei mi sono ispirata nei primi anni della mia stessa scrittura, amando le stesse tematiche.
Ricordo ancora la prima volta, tanti anni fa, quando la scoprii. Ero in macchina, in coda nel traffico milanese, e ascoltavo la radio. Nel programma, a un certo punto, una voce mi fece arrivare un passo estrapolato dal famoso romanzo "Paula". Fu colpo di fulmine e da quel momento ho letto (quasi) tutto di lei.
Leggendo "Violeta" l'aspettativa era come sempre alta. Un romanzo che racconta una vita, cento anni, in un periodo storico incastonato tra due pandemie: la Spagnola e il Covid. Violeta racconta al nipote Camilo, attraverso una lunga lettera, la storia della sua famiglia. Un saga familiare, dunque. Un romanzo storico, perché, soprattutto nella seconda parte, la parte politica e sociale diventa predominante.
Devo dire che, pur apprezzando senza se e senza ma i romanzi della Allende, all'inizio della lettura, per numerose pagine, non ritrovavo quella parte che di lei amo, quel confine tra la vita e la morte dove si srotolano tanti dei suoi romanzi. Leggevo e mi sembrava che raccontasse - magnificamente, neh - le vicende, ma non sentivo quell'emozione che ho sempre avvertito tra le sue pagine.
Poi l'ho ritrovata, la sua penna da incantatrice, proprio quando i fatti narrati entravano nel passaggio dalla vita alla morte di alcuni personaggi importanti e lì c'era lei, c'era tutta con quel suo modo di parlare del trapasso da una dimensione all'altra come solo lei sa fare. 
Era lì tutta la sua magia.
Lei.
Isabel Allende.
Comunque sempre grandissima.


Alla prossima
dalla vostra
Stefania Convalle


martedì 25 giugno 2024

Numero 453 - Le lettere - Le parole in libertà, di Stefania Convalle - 25 Giugno 2024


Eccoci al terzo appuntamento di questa nuova rubrica, "Le parole in libertà". Uno spazio dove potete lanciare qualsiasi argomento e ne parleremo. Ma potete anche scrivere una lettera "virtuale", come nel caso di oggi, in cui mi parlate come si fa come a un'amica.
Qualche giorno fa, appunto, mi è arrivata una mail da Elisabetta Motta, che parla di un suo momento collegato anche al mondo editoriale. 
Posto qui di seguito il testo della mail e poi la mia risposta.

Cara Stefania,
con molto piacere rispondo al tuo bisogno di comunicare, di parlare con chi ti segue. E tra queste persone ci sono io.
Lo faccio nelle prime ore della giornata, quando il silenzio qui in casa mi accompagna, e in un momento in cui mi sento un po' sfiduciata verso il prossimo. Si sa, nella vita, nel lavoro, ci sono momenti alti e quelli bassi per tutti. E a proposito di pomodori in faccia, non sei l'unica ad averne presi… Magra consolazione, mi dirai.
Sono ormai trent'anni che lavoro nel settore dell'editoria e, come per te, le parole sono sempre state il mio mondo e continuano a esserlo. Un valido mezzo di comunicazione. Anche un ottimo mezzo di sfogo, di distrazione. Forse è nei miei momenti più bui che riesco a scrivere meglio, spinta a cercare nelle parole un mondo migliore. Non so se è così anche per te.
Ed è proprio attraverso la scrittura che si esprime il proprio essere. Per quanto mi riguarda, in ciò che scrivo, che sia un romanzo o un breve racconto, viene sempre fuori qualcosa che appartiene a me, al mio carattere e al mio modo di essere. È inevitabile.
Cara Stefania, concludo dicendo che hai avuto, come sempre, una bella idea a creare questo spazio nel tuo blog, nel tentativo di stabilire dei contatti con chi ti legge. Emerge in questo la tua profonda sensibilità, il volere mantenere dei rapporti umani che spesso vengono annientati da una realtà in cui spesso l’egoismo ha il sopravvento.
Grazie,
Elisabetta


Cara Elisabetta, 
in una lettera breve ma intensa, riesci a farmi sentire una sorta di amarezza per il mondo dove entrambe viviamo: quello dell'editoria. Tu, da più tempo di me, fai trasparire la delusione per eventuali aspettative e anche per l'essere umano che spesso e volentieri tradisce la fiducia e delude. Ma leggo anche tra le righe il dispiacere per anni e anni di lavoro che - forse - non hanno prodotto il risultato atteso.
Vedi, dialogare fa bene! Perché ci si rende conto che non si è da soli e non si è i soli a vivere il malessere che serpeggia nelle strade della piccola editoria (e non solo lì). 
Entrambe scriviamo da diversi anni e abbiamo una carriera di tutto rispetto, ma si continua a lottare ogni giorno come se fosse il primo. Sarà giusto così? Per me, no. Però il mio parere in merito è risaputo e credo che quello editoriale sia un mondo inquinato fortemente da dinamiche distruttive rispetto al talento dei pochi, con lo spazio concesso a chi di talento non ne ha affatto (e sono la maggior parte); mi riferisco alle case editrici a pagamento, ma anche al self-publishing, che produce montagne di opere che opere non sono e intasano spazi che dovrebbero appartenere ai veri artisti. E come non restarci male quando si vede che persone che scrivono e non sanno farlo, vanno avanti perché trovano corsie preferenziali non attribuibili al talento, ma al fatto di conoscere chi... Un mondo davvero triste e deludente, perché poi, come dici nell'ultima parte della mail, l'egoismo regna imperante e, aggiungo, anche il narcisismo e l'egocentrismo sfrenato. E vogliamo parlare della parola gratitudine? Sono davvero poche le persone che ne conoscono il significato.
Però, sai cosa ti dico, cara Elisabetta? Nonostante i momenti grigio-neri che mi colgono, dove penso a quanto tutto sia inutile, il colpo di reni arriva sempre e cerco di volgere lo sguardo verso coloro che sono al mio fianco e mi stimano (e ce ne sono tanti!) ed è proprio da loro che arriva la forza di non mollare e di crederci ancora. Credere ancora, non dico nel mondo dell'editoria che temo sia irrimediabilmente caduto in un vortice senza fine, ma credere nell'essere umano. E per queste persone bisogna continuare a fare quello che facciamo, tu e io, in modi diversi, da tanti anni.
Insomma, cerchiamo di vedere il bicchiere mezzo pieno (se di vino è meglio!).
Ti voglio dedicare, prima di salutarti, un testo che conoscerai sicuramente, ma è talmente pieno di significato che è bello rileggerlo. Lo dedico a tutti coloro che hanno qualche momento difficile, perché è un testo che restituisce calore.

Desiderata

Passa tranquillamente tra il rumore e la fretta, e ricorda quanta pace può esserci nel silenzio.
Finché è possibile, senza doverti abbassare, sii in buoni rapporti con tutte le persone.

Di' la verità con calma e chiarezza; e ascolta gli altri, anche i noiosi e gli ignoranti; anche loro hanno una storia da raccontare.
Evita le persone volgari e aggressive; esse opprimono lo spirito.
Se ti paragoni agli altri, corri il rischio di far crescere in te orgoglio e acredine, perché sempre ci saranno persone più in basso o più in alto di te.
Gioisci dei tuoi risultati così come dei tuoi progetti.
Conserva l'interesse per il tuo lavoro, per quanto umile; è ciò che realmente possiedi per cambiare le sorti del tempo.
Sii prudente nei tuoi affari, perché il mondo è pieno di tranelli. Ma ciò non accechi la tua capacità di distinguere la virtù; molte persone lottano per grandi ideali, e dovunque la vita è piena di eroismo.
Sii te stesso. Soprattutto non fingere negli affetti, e neppure sii cinico riguardo all'amore; poiché a dispetto di tutte le aridità e disillusioni esso è perenne come l'erba.
Accetta benevolmente gli ammaestramenti che derivano dall'età, lasciando con un sorriso sereno le cose della giovinezza.
Coltiva la forza dello spirito per difenderti contro l'improvvisa sfortuna, ma non tormentarti con l'immaginazione. Molte paure nascono dalla stanchezza e dalla solitudine.
Al di là di una disciplina morale, sii tranquillo con te stesso. Tu sei un figlio dell'universo, non meno degli alberi e delle stelle; tu hai il diritto di essere qui.
E che ti sia chiaro o no, non v'è dubbio che l’universo ti si stia schiudendo come dovrebbe.
Perciò sii in pace con Dio, comunque tu Lo concepisca, e qualunque siano le tue lotte e le tue aspirazioni, conserva la pace con la tua anima pur nella rumorosa confusione della vita.
Con tutti i suoi inganni, i lavori ingrati e i sogni infranti, è ancora un mondo stupendo.
Fa' attenzione e cerca di essere felice.
- Max Ehrmann

E a tutti voi che mi seguite, se avete qualcosa da aggiungere o se volete raccontare la vostra esperienza in merito all'argomento di oggi, fatelo in un commento.
Se poi volete scrivermi per dire la vostra su qualsiasi argomento, inviate una mail a steficonvalle@gmail.com e la pubblicherò nel Blog.
Ringrazio tanto Elisabetta Motta per avermi aperto il suo cuore.

Parlare è bello. Recuperiamo la profondità dell'esistere.


Alla prossima
dalla (sempre) vostra
Stefania Convalle

lunedì 17 giugno 2024

Numero 452 - Perfect days/Le parole in libertà, di Stefania Convalle - 17 Giugno 2024


Ieri sera ho visto un film che mi ha molto colpito: "Perfect Days" del celebre regista Wim Wenders.
Vedere questo film è stato come leggere un libro di poesie. 
La poesia crea emozioni, stimola riflessioni; la poesia evoca, quasi mai spiega. La poesia, a volte, è ermetica.
E così, guardando il protagonista - Hirayama - che si muove nella sua Tokyo, ci si immerge in un'atmosfera che ci trasporta in una sorta di bolla dove osserviamo insieme a lui le immagini che attraversano i suoi occhi e il suo sorriso. Viviamo insieme a lui la vita che ha scelto, una vita semplice, svolgendo un lavoro umile. Una vita scandita da ritmi ben precisi, da rituali sempre uguali, a partire dal risveglio fino al momento in cui si corica alla sera sul futon, per leggere alla luce di una lampada il romanzo di turno. Tanti i richiami alla letteratura, rappresentati proprio dai libri che sceglie quando si reca dalla stessa libraia. Una colonna sonora che diventa, anch'essa, protagonista; sorridiamo insieme a lui quando ascolta delle preziose e superate musicassette, mentre è alla guida: le canzoni scelte sono strettamente collegate alla storia stessa.
Hirayama conduce una vita piena di disciplina, con gli occhi rivolti alla Natura, a tratti spirituale. Il silenzio racconta il suo mondo interiore, e ci racconta di un uomo che parla poco ma sa ascoltare, osserva e comprende l'essere umano, assumendo spesso un atteggiamento compassionevole. 
Ma quel sorriso che alberga in lui nasconde un dolore di un mondo che ha lasciato, sicuramente una vita agiata - lo si comprende da alcune scene importanti - e un rapporto col padre conservato nella nebbia dei ricordi e tra le fronde di un albero i cui rami si muovono mossi da un vento leggero. 
Hirayama rappresenta l'antitesi del progresso, il tenersi lontano dal mondo moderno che a volte annienta i rapporti umani, il tentativo di cercare il proprio centro, consapevole che è una battaglia quotidiana.
Lui ci insegna il significato della parola essere.
E il motivo per cui vi parlo di questo film - che vi consiglio - proprio oggi è che si sposa bene con quanto espresso da me nel numero 451 di questo blog, dove lanciavo questa rubrica "Le parole in libertà", dove parlavo dell'importanza di essere quello che siamo.
E così andiamo avanti lungo questo cammino. 
Ringrazio Maria Rita Sanna che è stata la prima ad accogliere il mio invito a scrivermi a steficonvalle@gmail.com per poter esprimere un personale pensiero in libertà. E lei l'ha fatto, scrivendo quello che vi posto qui di seguito. 

Tutto si ricollega al concetto di essere. Quanto scritto da me nel precedente numero, quando espresso nel film "Perfect days" e, infine, quanto contenuto nella mail di Maria Rita.
A voi la lettura.

15 Giugno 2024
“L’importante non è arrivare, ma essere”
Cara Stefania, 
parto da queste parole che la tua riflessione mi ha riportato alla mente, e sono le stesse che ho ascoltato nella diretta di Silvana Da Roit dedicata alla vita di Cesare Pavese. Capisco il tuo momento delicato, e la necessità di voler comunicare, nonostante varie vicissitudini sfavorevoli, rivela il tuo carattere sincero e ottimista verso la vita: ti affidi alle persone. E quando Stefania Convalle chiama, io rispondo sempre: presente! 
Ecco la parola essere farsi strada tra le indecisioni. E cosa c’è di più bello nel prendere in mano carta e penna, o un pc, e scrivere una lettera? Durante i miei vari periodi negativi ho cercato vie di fuga per distrarmi, la lettura prima fra tutte, la lavorazione dei lievitati come i dolci, e da quando ti ho conosciuto ho messo in pratica, con convinzione, la scrittura. E da quel momento in poi sono stata essere. Ho capito che imparare a fare bene qualcosa per sé e per gli altri è essere, fare qualcosa per sé stessi vuol dire essere, studiare e conoscere un nuovo argomento, approfondirlo e capirne i meccanismi che lo animano è essere. E non importa se può essere utile o no alla nostra vita, se ci può far diventare ricchi, per esempio - che se succedesse non sarebbe male, purché non ci faccia arretrare nei sentimenti, chiuderci in noi stessi, incupirci o deprimerci. 
Penso che essere implichi un certo stato di movimento verso una giusta e sana consapevolezza. 
La parola essere sembra indicare staticità, una cosa certa, uno stato mentale o d’animo da cui non si cambia. Invece, credo sia il contrario. Essere significa, secondo me, cambiare il modo di pensare, avere la coscienza di poter fare qualsiasi cosa nel modo più congeniale a noi stessi. La cosa che più ci piace. Mi è capitato, nel tempo, di desiderare alcune cose che altri riuscivano ad avere in modo facile ma io non potevo permettermele. Ho capito che la mia era solo invidia. Quelle cose non facevano per me, non erano alla mia portata. Desideravo arrivare allo stesso punto dove andavano gli altri. E come scriveva Pavese “l’importante non è arrivare, ma essere”: lo capisco ora. Ora che sono essere, ora che non ho più desideri, ora che il mio essere lo costruisco giorno dopo giorno. Essere per me è diventato cambiare, capire, vivere.
Ti abbraccio con affetto
Maria Rita

A voi la parola, se avete voglia di dire la vostra, di commentare quanto espresso da Maria Rita o altro, scrivetelo in un commento. 
Parliamo.
Scambiamo pensieri e opinioni.

E magari ascoltate una delle canzoni del film, che personalmente dedico a Tania Mignani.
https://youtu.be/QYEC4TZsy-Y?si=YR-9JuFFaEhUb8__


Alla prossima
dalla (sempre) vostra
Stefania Convalle



venerdì 14 giugno 2024

Numero 451 - Le parole in libertà, di Stefania Convalle - 14 giugno 2024


Oggi ho deciso di cominciare una nuova rubrica qui, nel mio Blog.
Il fatto è che dal  2 febbraio 2017, giorno in cui è nata Edizioni Convalle - che amo, in quanto mia creatura partita da zero - la mia vita è radicalmente cambiata. Da quel momento mi sono data agli altri, completamente, dimenticandomi di me.
L'ho fatto con convinzione ed entusiasmo, ma poi, col passare dei giorni, mesi, anni, ho dovuto fare i conti con un mondo editoriale, soprattutto quello della piccola editoria, che è diventato mercenario. Ma di questo vi parlerò in un altro numero di questa rubrica.
In questi giorni, però, devo dedicare me stessa al compagno della mia vita che si deve riprendere dopo un intervento e mi sono accorta di me stessa. A volte le pause, il distacco dal girone infernale che è un certo tipo di vita, servono a porre l'attenzione su di sé e su quello che vogliamo essere. 
Essere, proprio così.
Di questo parleremo e lo faremo insieme, se avrete voglia di far sentire la vostra voce.
Avete qualcosa da dire, avete delle considerazioni da fare, dei dubbi su argomenti che fanno parte del mio mondo e non solo? Potete scrivere a steficonvalle@gmail.com e io vi leggerò. Posterò qui il vostro scritto e sarà uno scambio di pareri. Chi vorrà potrà commentare ed esprimere il suo pensiero.
Insomma: parliamo.
In un mondo dove siamo mangiati vivi da cose inutili, quali anche contenuti davvero bassi presenti nei social, cerchiamo di recuperare il proprio pensiero, il piacere di fare una conversazione, anche se qui, in un salotto virtuale.
Preciso che i social mi hanno dato tanto e continuano a farlo, ma sta diventando sempre più spesso il mercato del tempio, forse un paragone un po' azzardato, ma per darvi l'idea...
Non so dirvi giorni e/o orari rispetto a quando proporrò i vari numeri che andrò - andremo - a scrivere, diciamo che me ne frego degli algoritmi. Ma davvero dobbiamo essere vittime di questi meccanismi perversi di come e quando postare cose per avere l'ascolto? Siamo messi un po' male, se è così.
E allora io rompo gli schemi, come ho sempre fatto nella mia vita. Rompere gli schemi, a volte, mi ha fatto fare più fatica, ho ricevuto anche qualche pomodoro tirato in faccia, ma devo dire con orgoglio che tra cose giuste e cose sbagliate, sono sempre rimasta me stessa e di questo ho sempre risposto.
Quindi, vogliamo partire per questo viaggio insieme? 
Le parole sono sempre state il mio mondo, e lo spazio che hanno preso nella mia vita è diventato sempre più grande. Ho condiviso questo spazio con tante persone, alcune sono state sincere, alcune sono state false e opportuniste, e ora questo spazio me lo voglio riprendere. 
Ci sono per gli altri, come sempre ho fatto.
Ma voglio esserci di più per me, per voi che mi seguirete e direte la vostra. Voglio esserci per la mia scrittura personale, e infatti un nuovo romanzo è già in viaggio nella mia testa e nel mio cuore, ma oggi ho sentito l'urgenza di mettermi in contatto con voi che mi leggete. 
Questo Blog è stato per anni uno spazio speciale, trascurato poi per i troppi impegni, ma ora desidero tornare ai vecchi tempi, che poi, ammettiamolo, non erano forse migliori?
Scrivetemi, dunque, al mio indirizzo email e dite la vostra. Posterò qui le vostre parole e ne parleremo insieme.
Chi comincia?


Ho scritto questo pezzo ascoltando:
https://youtu.be/YG7w5m3HsiE?si=VeG0FbyS3hiWXcET

Alla prossima
dalla (sempre) vostra
Stefania Convalle


 

sabato 2 marzo 2024

Numero 450 - Aspettando la Finale del Premio Letterario Dentro L'amore, settima edizione - 2 Marzo 2024

                                                                   ph Silvana Da Roit


Aspettando la finale del 16 Marzo 2024

Dialogo surreale tra Stefania Convalle e Silvana Da Roit 




Stefania: Ormai ci siamo quasi, è cominciato il conto alla rovescia per la finale del Premio... Sei emozionata per la serata?

Silvana: Ma davvero devo presentare anch'io? 

Stefania: Eh certo! Presentiamo insieme e sarà come essere le gemelle Kessler!



Silvana: Ma dobbiamo ballare?!?

Stefania: Eh sì! Non te l'avevo detto?
(Silvana impallidisce :-D)

Silvana: Stai scherzando, vero?

Stefania: No ;-) Comunque, riepiloghiamo un po', così non facciamo confusione. L'indirizzo dove si svolge la serata è: Auditorium della Scuola Media Gisella Floreanini, via Terracini 23, Domodossola. Giusto?

Silvana: Giusto, e a che ora comincia la serata?

Stefania: Le porte si apriranno al pubblico alle 20, e alle 20:30 in punto si comincia.

Silvana: Che emozione! Sto studiando la scaletta. I momenti musicali saranno suggestivi. I ragazzi che si esibiscono, caspita, al pianoforte e Sax, e poi Ensamble di Violini... Saranno dei bei momenti.

Stefania: Soprattutto quando balleremo ;-)

Silvana: (Ride) (Pensa che sia uno scherzo...)


Stefania: A cosa pensi?

Silvana: Penso che non l'avrei mai detto che una finale del Premio si sarebbe svolta nella mia Domodossola... E penso all'emozione dei finalisti che arriveranno da tutta Italia...

Stefania: Eh sì, ci sono concorrenti che arrivano persino dalla Basilicata! Sarà bello sentire la loro emozione quando saranno sul palco. Momenti indimenticabili. Ogni finale che ho fatto è rimasta nel cuore di chi veniva premiato, al di là della posizione, perché è un'emozione che rimane per sempre nel cuore. Senti, ma tu cosa ti metti? Volevo indossare le scarpe col tacco, ma ho paura di cadere dal palco!

Silvana: (ride) Tornando ai finalisti, sono davvero tanti. 

Stefania: Sì, perché le sezioni erano tante, e poi ci sono coloro che hanno ricevuto le menzioni. Poi ripassiamo tutti i nomi.


Silvana: Cià, andiamo. Dobbiamo ripassare la scaletta e prepararci.

Stefania: ...e dobbiamo provare il balletto...

Silvana: (non ride più, ora è preoccupata davvero :-D)

Ricordiamo i nomi dei finalisti 
e di chi ha ricevuto la menzione

SEZIONE A - RACCONTI

FINALISTI IN ORDINE ALFABETICO

BRAGHIROLI GRAZIELLA

BUZZI STEFANO

DESOGUS ARIANNA

FROLA FRANCO

GRASSI SIMONETTA

LUCENTI GIOVANNA AGATA

ROMANO BARBARA

ROSSI MICHELA

TERSO CAMILLA

ZANCANELLA MICHELA

 

MENZIONI SPECIALI

CONTI MARIAGRAZIA

FANG SALAZAR MABEL PAULI

GALIMBERTI BARBARA

POZZI ALESSANDRA

ROSSI ADELIA

SASSONE PINUCCIA

§§§ 


SEZIONE B – POESIE

FINALISTI IN ORDINE ALFABETICO

BESANA LUIGI

CATTOLICO PAOLO

DESOGUS ARIANNA

DEGL’INNOCENTI GIULIANA

LATINI LUCIANA

LUCENTI GIOVANNA AGATA

MARTELLO MARTA

ROSSI MICHELA

ROTONI FABRIZIO

TROTTI COSTANZA

 

MENZIONI SPECIALI

TOMASSINI AUGUSTA

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SEZIONE C – SCOPRIAMO L’ITALIA

FINALISTI IN ORDINE ALFABETICO

CIOCCA VALENTINA

SCAVELLO CARMINE

ZAPPA MANUELA

 

MENZIONI SPECIALI

STELITANO MARIO

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SEZIONE D – SEZIONE SPECIAL RISERVATA AGLI ALUNNI DELLA SCUOLA SECONDARIA DI 1° GRADO 
(Gisella Floreanini – Domodossola)

 FINALISTI IN ORDINE ALFABETICO

BELLÒ ALESSANDRO

BONACCI LEONARDO

DE PAOLI GINEVRA

FROSIO FRANCESCA

LORENZINA ALBERTO

PENAGLIA ELISA

PRINA ALICE

RONDONI MATTEO

SOMMA ANDREA

TRIOLO SARA

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SEZIONE E – LETTERA (Perché scrivo)

FINALISTI IN ORDINE ALFABETICO

BESANA LUIGI

BUZZI STEFANO

DI CICCO DANIELA

MARANGONI ANTONELLA

MARTELLO MARTA

MAZZEO MILENA

PARISI YLENIA

ROSSI ADELIA

TERSO CAMILLA

VANINI TATIANA

 

MENZIONI SPECIALI

CIOCCA VALENTINA

DESOGUS ARIANNA

LUCENTI GIOVANNA AGATA

SCAVELLO CARMINE

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SEZIONE F – ROMANZO INEDITO O RACCOLTA DI RACCONTI INEDITI

 FINALISTI IN ORDINE ALFABETICO

FALAVIGNA MASSIMILIANO

HARY MAURA

SCARTABELLI LAURA

 

MENZIONI SPECIALI

GANZETTI ROBERTA

PIKO CORDIS

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SEZIONE G – ROMANZO EDITO O RACCOLTA DI RACCONTI EDITI

FINALISTI IN ORDINE ALFABETICO

DEL MONACO ROLL ELVIRA

FONTI ALBERTO

TERMENANA MARCO

 

MENZIONI SPECIALI

FERRARIO SILVANA

QUARTAROLI UGO

 §§§

VI ASPETTIAMO ALLA FINALE



(Silvana Da Roit è quella alta :-D)


Alla prossima
dalla vostra
Stefania Convalle