Volevo solo avere più tempo

Volevo solo avere più tempo
Il nuovo romanzo di Stefania Convalle

lunedì 30 settembre 2013

Numero 141 - 20.000 GRAZIE;-) - 30 Settembre 2013


20.000 GRAZIE
20.000 BACI
20.000 ABBRACCI
20.000 PERSONE che hanno cliccato per entrare nel Blog.

La Mitica Mafalda dice "non pretenderete mica che mi possa ricordare tutti i vostri nomi?!?"

Beh, io mi ricordo di tutti coloro che commentano e che sono parte attiva nelle conversazioni, o lo sono stati:-) e mi piacerebbe conoscere anche gli altri, coloro che si limitano a leggere... 

Comunque sia, è bello sapere di arrivare in tante case, e spero, in tanti cuori! 
Questo Blog procede a gonfie vele e questo è grazie a voi!

Grazie a tutti!


sabato 28 settembre 2013

Numero 140 - Sono in vena di poesia e di video-poesia... - 28 Settembre 2013



Ringrazio il mio collega e amico scrittore 
Salvatore D'antona, 
autore del libro "Il fuoco e la carezza" (Ed. Demian), 
per avermi fatto conoscere questa splendida poesia di
 Nazim Hikmet.



venerdì 27 settembre 2013

Numero 139 - Adoro Gioconda Belli - 27 Settembre 2013




Se mai lo sarò 

Quando sarò vecchia
- se mai lo sarò -
e mi guarderò allo specchio
e mi conterò le rughe
come delicata orografia
di pelle distesa.
Quando potrò contare i segni
lasciati dalle lacrime
e dalle preoccupazioni
e il mio corpo risponderà lentamente
ai desideri,
quando vedrò la mia vita avvolta
in vene azzurre
in occhiaie profonde
e scioglierò i miei capelli bianchi
per andare a dormire presto
- come si deve -
quando verranno i nipotini
a sedersi sulle mie ginocchia
fiaccate dal passare di molti inverni,
so che il mio cuore – ribelle -
starà ancora ticchettando
e i dubbi e i vasti orizzonti
saluteranno ancora
i miei mattini.

Gioconda Belli

giovedì 26 settembre 2013

Numero 138 - Facebook nuoce davvero alla salute? - 26 Settembre 2013


Non so come la pensiate voi, ma io "amo e odio" questo social network che ormai è entrato nella vita di tutti i giorni.
Come tutte le cose, reca con sé i lati positivi e quelli negativi, le luci e le ombre, lo yin e lo yang.

In questi anni, in alcuni frangenti mi ha fatto compagnia quando ero sola, quando "mi sentivo" sola; bastava aprire il pc ed ecco che ero collegata con il mondo e c'era sempre qualcuno col quale condividere pensieri, a volte ansie... Girovagando per i Profili del popolo di Fb e per le innumerevoli Pagine, si trova un campione di tutte le emozioni e argomenti possibili e immaginabili, rimanendo incatenati allo schermo...

Personalmente considero Fb un mezzo e come tale, dipende dall'uso il beneficio o meno che ne posso trarre. Mi piace alzarmi al mattino, accendere il pc e salutare gli amici virtuali, e non, che trovo lì; mi piace usarlo come "pausa caffé"... Ma Fb è un'opportunità per scendere più a fondo nell'animo umano: mi piace osservare e "cogliere" il carattere di una persona, perché se si guarda attraverso "il terzo occhio" si colgono le sfumature e si capisce molto di chi c'è dall'altra parte dello schermo.

Per me, facebook è un'esperienza positiva.

Ma è anche un tranello.
Quante sono le persone che si nascondono dietro lo schermo e recitano una parte, senza mostrare mai il loro volto?
Quante sono le persone che non hanno certo buone intenzioni e dalle quali bisogna "guardarsi"?
E quelli, frustrati nella loro vita reale, che lanciano strali dalle loro bacheche?

Parecchi.

E quanti combattono guerre personali a suon di battute velenose nei loro post?

Parecchi, anche qui (saranno gli stessi di prima?;-)...)

Diciamo che, ogni tanto, fb diventa il Festival della vigliaccheria, dove vince chi è più bravo a lanciare il sasso e  a nascondere la mano.

Ma è anche il Festival dell'ipocrisia, dove si vedono persone che sappiamo sparlarsi nella vita vera;-), e invece sullo schermo li vediamo lanciarsi cuoricini  e montagne di tvb accompagnati da abbracci: e allora qual è la verità?

Pericolo - pericolo anche il fatto che ogni nostro gesto sia monitorato, orari, luoghi, tutto ciò che facciamo... Un commento, un MI PIACE... tutto è sotto l'occhio del GRANDE FRATELLO che siamo noi tutti e diventiamo investigatori: ma sappiamo distinguere il vero dal falso?

A parte questi lati che, a mio giudizio, sono le ombre, amo questo mezzo che mi ha dato tanto e tutto sommato sembra far parte della mia famiglia: una famiglia MOLTO allargata:-D

E voi? Che ne pensate di questo mezzo?
Cosa vi ha dato? Cosa vi ha deluso?

Al mio "via"..."scatenate l'inferno"!

Ahahahah, scherzo neh!!! :-D 



martedì 24 settembre 2013

Numero 137 - Dove ritorniamo - 24 Settembre 2013


DOVE RITORNIAMO
di 
IPPOLITA LUZZO

Nella circolarità della nostra vita ritorniamo sempre all'infanzia, all'adolescenza, tutto quel che succede dopo è un giro di giostra, una schermata e poi l'infanzia ci insegue e ci riporta indietro. A lei ritorniamo più o meno consapevoli, più o meno felici, più o meno soddisfatti. Le rondini di Maggio, i loro voli, circolari, rasenti il mio balcone e di fronte la Chiesa barocca, il suo bellissimo giardino che nessuno ricorda più. La nonna che fumava qualche sigaretta, di nascosto, come una ladra, dietro una finestra, lo zio lento, maldestro, che sicuramente avrebbe rotto qualche tazza, avrebbe versato il latte per le scale. La mia mamma che lavorava, con i capelli corti, un foulard in testa, scendeva in una botola, prendeva la carbonella, preparava un braciere per una serie di maschi ai quali era d'uopo riscaldarsi. Le donne di casa preparavano grandi ceste con cenere fumante e le lenzuola bianche sotto la cenere profumavano, di buono, di famiglia.

Ugo mi accompagnava a scuola, Palma veniva dalla nostra campagna, dormiva da noi il sabato poi ritornava alle sue galline, ai suoi cani, ai gatti.

La cucina in muratura, il forno a legna per fare il pane, i taralli per Pasqua, con l'anice nero, ed il baccalà con le patate del Venerdì.

Ero convinta mi volessero avvelenare bambina, chissà perché, leggevo troppe favole nere, ero convinta di essere di troppo, in quella famiglia numerosa, articolata, complessa. Ero sicuramente non capita.

Non c'era il tempo.

Mangiavo poco, ero magra, magrissima, debole, debolissima. Quanti Record B12 ho bevuto nelle primavere della mia infanzia e prima adolescenza!

Pensavo, leggevo e pensavo, studiavo, amavo la scuola, non conoscevo altro.

Amavo i diari scolastici, i quaderni, le penne, il banco dove io trovavo il mio posto. Non c'era posto per me in parrocchia, ero timida, ero poco intonata, nemmeno un coro.

Riuscii ad andare in bicicletta dopo e ricordo un grande pentolone di salsa contro cui andare a sbattere nel vico chiuso dietro casa.

Non imparai nemmeno l'alligalli, malgrado gli sforzi di mia cugina, non avevo ritmo!

Non parlavo, con chi avrei potuto parlare di personaggi letterari, leggere poesie che scrivevo, sceneggiature mai recitate! Avevo sempre il muso! Il mio papà, sempre molto carino, mi chiamava Cassandra, Capra maltese cioè ribelle, testarda. La zia Giuditta mi chiamava Sandrina, le ricordavo Sandra Mondaini, per tutti ero studiosa, capace, ma poi finiva lì.

Come se fossi ancora in quella casa dove peraltro non vivo più da tanti anni.

Ma non sono vissuta da nessuna parte, non ho ricordi delle altre case dove ho abitato, non ho ricordi di questa dove abito da più di quindici anni. Tutti non non andiamo da nessuna parte, ma è bello andare. Quel che non ho fatto allora lo faccio ora, so ballare l'alligalli, so parlare in pubblico, sono elegante e sono carina e saprei fare molte altre cose se sarà il mio destino poterle fare. Il tempo è circolare, nulla si perde e tutto è per sempre, ma la selezione annulla il superfluo, il banale, il quotidiano, annulla lo squallore di una vita falsa e ci ridà le immagini essenziali a dirci chi siamo.

sabato 21 settembre 2013

Numero 136 - Nuova porta - 21 Settembre 2013



SOLDATI

Si sta
come d'autunno
sugli alberi
le foglie.
(Ungaretti)

Chi non ricorda questa splendida poesia di Ungaretti? La conosco anch'io che al Liceo "bigiavo" spesso;-)
Ho voluto ricordarla perché si parla d'Autunno, anche se fu scritta per esprimere il concetto di precarietà dei soldati che, come foglie autunnali attaccate ad un ramo, possono cadere ogni istante, basta un soffio di vento... 
Mi fa pensare alla condizione dell'essere umano che poche volte si sofferma a pensare che, in fondo, siamo tutti "come d'autunno sugli alberi le foglie".
Sono un po' malinconica, "colpa" dell'Autunno che pure essendo una stagione spettacolare per i colori e per le giornate di sole che ci regala prima dell'Inverno, agisce sul mio stato d'animo spingendomi verso il letargo;-) e il desiderio molto "yin" di accoccolarmi dentro me stessa.

Ho scelto una nuova porta di copertina del Blog per dare il benvenuto a questa stagione e ho pensato che ogni stagione avrà la sua porta, come gli abiti che indossiamo che cambiano a seconda del clima:-)

Vi piace la porta scelta?

A me colpisce il turchese, come il cielo delle belle giornate autunnali, quelle foglie  che sono  rimaste come incastrate mentre la porta si chiudeva, lasciando uno spiraglio...

E trovo che abbia una bella luce.

Buon Autunno a tutti voi!
Che progetti avete per questi mesi a venire?



venerdì 20 settembre 2013

Numero 135 - La vecchia cucina - 20 Settembre 2013


LA VECCHIA CUCINA
di
Marilena Mascarello

Sento ancora il profumo antico della stufa di ghisa e il tepore nella vecchia cucina.
Udivo il ciabattare della nonna e il rovistare tra i tegami, aspettavo di gustare il pollo cotto con cura, affogato nell'intingolo rossastro, dove avrei inzuppato il pane arrostito.
Finalmente veniva il momento, ci si sedeva stretti l'uno accanto all'altro, troppo vicini. Tutti mangiavano e chiacchieravano, mentre io reclamavo l'ultima coscetta e, afferrandola con le mani, la guardavo golosa prima di addentarla. Con il boccone ancora in gola mi alzavo dal tavolo e mi sedevo alla finestra, i gomiti appoggiati al piccolo davanzale. Fuori la vista era sempre quella, il viottolo sassoso e il roseto arrampicato tra i mattoni del vecchio pollaio. Con una vecchia matita trovata chissà dove e il foglio di un quaderno ingiallito disegnavo una bambina col fiocco, un gattino baffuto, un sole dietro a semplici montagne e naturalmente fantasticavo. Per alcuni attimi il mio mondo era un altro ed io ne ero la padrona. Dietro la curva, un paese di folletti, tra le rose, fate e regine, tra il cespuglio delle ortensie, streghe e draghi.

Ma la sera arrivava presto, il sole calava e imbruniva all'improvviso,
sparivano il viottolo, il roseto, il pollaio. Dall'unica lampadina proveniva una luce fioca e i miei disegni si facevano confusi, come le mie fantasie. Mi scuotevo dai miei misteri, abbandonavo i miei capolavori e cercavo posto intorno al tavolo tra gli adulti che parlavano con voci sommesse di cose che io non sentivo.
Era l'ora del caffè, improvvisamente il suo aroma si spandeva per la cucina. La vecchia caffettiera faceva da padrona al centro del tavolo e le tazze bianche un po' scrostate si riempivano della bevanda fumante. La nonna riempiva di caffè una piccola tazzina scolorita, rosa pallido, con donnine danzanti e cavalieri in ginocchio, me la porgeva con un sorriso convincente, due cucchiaini di zucchero e ne gustavo tutto il sapore, mescolavo e rimescolavo il fondo zuccherato. Al momento dei saluti un gran fermento di voci e abbracci e si tornava a casa. Il momento del rientro mi metteva una tristezza che ancora oggi avverto come fosse allora. Solo quando nell'atmosfera della mia cameretta affondavo nel letto al sicuro tra le coperte ritornava il mio mondo e tutto era di nuovo solo mio.

E così arriva sul Blog la nostra Marilena Mascarello in veste di narratrice. 
Arriveranno anche le sue poesie, ne ho lette di molto belle, ma ho voluto dare la precedenza a questo breve racconto che mi ha colpita per la sua delicatezza e per le immagini che, bene o male, si ricollegano all'infanzia di tutti noi: una nonna, il calore della famiglia, i disegni e la fantasia dei bambini...

E voi, volete raccontare un vostro ricordo di quando eravate bambini?

mercoledì 18 settembre 2013

Numero 134 - A Londra in Autunno - 18 Settembre 2013


A LONDRA IN AUTUNNO
di
Daniela Fontana

   E' l'alba. Fuori è ancora buio ma già si sente il brusio e il rombo delle auto di chi si appresta ad attraversare la città per raggiungere il posto di lavoro.
   Molti l'auto non la prendono, preferiscono la metro, più comoda, più rapida ed indicatissima ad evitare attacchi epilettici e improvvise crisi di nervi mentre si è intrappolati in file di macchine lunghe diversi chilometri.
   In verità qui a Londra il traffico, che certo rappresenta una nota dolente nella vita quotidiana di questa metropoli bella e dannata, non mi annoia né m'infastidisce. Soprattutto in Autunno.
  Sulle strade che collegano il Nord di Londra con il Sud, l'Est e l'Ovest, la natura, il verde, i viali alberati sono dappertutto e in Autunno, appunto, la città si veste di colori così affascinanti, intensi e caldi che rimanere bloccati su una noiosissima e normalissima strada, diventa un'esperienza unica, o almeno lo è per me.
   Ma se si vuol godere di emozioni ancor più forti, è necessario spostarsi nei meravigliosi  e numerosi parchi londinesi, dove non si può assolutamente rinunciare ad una lunga e salutare passeggiata.


  A Southgate, signorile quartiere a nord di Londra dove momentaneamente ho il privilegio di abitare, ce ne sono tre, ma quello che io preferisco è il Broomfield Park. Distese immense di prati, alberi secolari, laghetti che pullulano di germani reali e l'immancabile parco giochi luogo privilegiato da tutti i bambini, compresi i miei.
   Ad aver tempo bisognerebbe visitarli tutti, a cominciare dai più noti Hyde Park, Regent's Park, Green Park, St Jame's Park, etc... e assaporare  di volta in volta emozioni e attimi senza tralasciare nulla: il profumo di terra bagnata, un giro in barca su deliziosi laghi argentati, un timido raggio di sole che, affacciatosi furtivamente, rallegra e ravviva il verde circostante, osservare uno scoiattolo mentre sgranocchia noccioline dalle tue mani, il freddo intenso e pungente che, piacevolmente, porta a rinchiudersi in uno dei tanti caffè per scaldarsi con una buona cioccolata calda o con un english tea very very hot.
   Tutto è magia a Londra, in Autunno.
   Le strade per lo shopping già si illuminano a novembre, quando il Natale è ormai vicino e la gente, tanta, si riversa nelle vie per i primi acquisti: Oxford Street, Piccadilly Circus, Knightsbridge, affollatissime, accolgono centinaia di  negozi pronti a soddisfare qualunque tipo di richiesta, per non parlare dei mercati... da Covent Garden, dov'è possibile fermarsi a mangiare qualcosa mentre l'artista di strada di turno intrattiene piacevolmente i presenti, a Brick Lane, dove personaggi equivoci propongono, senza alcun pudore, orologi e gioielli e le bancarelle sono stracariche di vecchi mobili e cianfrusaglie d'ogni genere.
   Nel frattempo, però, è possibile che neri e minacciosi nuvoloni incombano e qualche goccia di pioggia cominci a cadere. Perché no? In tal caso si può pensare di fare una scappata a Trafalgar Square, rifugiarsi alla National Gallery e approfittare per respirare arte e per inebriare la vista con opere assolutamente imperdibili come il "Cartone" di Leonardo, da Vinci naturalmente, la "Venere allo specchio" di Velàzquez, "Gli ombrelli" di Renoir, il "Carro di fieno" di Constable. Solo alcuni dei 2200 dipinti custoditi in questa famigerata Galleria delle meraviglie.
   Amo questa città fatta di contraddizioni, così come sono anche i londinesi: di giorno impeccabili lavoratori in giacca e cravatta degni della City, in the night trasgressivi, turbolenti e imprevedibili, come le peccaminose notti di Soho.
   Ma in Autunno... in Autunno, si respira un'atmosfera particolare qui a Londra, difficile da dimenticare; anche il Tamigi assume colori, profumi e sfumature diverse da qualsiasi altra stagione e quando sul battello, da lontano, intravedo il Tower Bridge o il Westminster Abbey, sento sempre battere il cuore a cento all'ora e una incontrollabile emozione.
   Si è fatto tardi, è ora di tornare a casa, la mia casa, la nostra casa, calda e accogliente, come la maggior parte delle case inglesi, con il loro prato ben curato fuori, e il loro camino acceso dentro, con la moquette nuova di zecca e i muri freschi di carta da parati, con il bagno senza bidé (unico neo), ma per fortuna noi italiani un modo per superare il problema lo troviamo sempre, con i vicini un po' diffidenti, ma che quando hanno imparato a conoscerti e hanno capito che sei civile quanto loro, diventano i good friends più di noi italiani.
   Chiudiamo le tende e andiamo a dormire. Domattina sarà ancora una splendida giornata autunnale da vivere qui, a Londra.



Un bel racconto  della nostra poetessa-narratrice 
Daniela Fontana 
che introduce il tema Autunno...

E com'è il "vostro" Autunno?

domenica 15 settembre 2013

Numero 133 - Auguri con un bel dipinto - 15 Settembre 2013


                                                              (Charles Courtney Curran)


Periodo intenso di compleanni, qui al Blog!

Oggi voglio dedicare questo bel dipinto a Marilena 

Mascarello, nostra amica, poetessa sensibile... Anzi, realizzo 

ora che non abbiamo ancora dedicato un numero alla sua 

poetica: Mari, mandami qualche poesia, così avremo il 

piacere di leggerti!


Tanti auguri!!!


Naturalmente, per non perdere l'allenamento al nostro 

gioco-dipinti, vogliamo immaginare chi siano le due donne, 

che ci faranno lì? Per chi raccoglieranno quei fiori?


venerdì 13 settembre 2013

Numero 132 - Compleanni e amicizia - 13 Settembre 2013

Squillo di trombe: 
la Regina della Litweb oggi compie gli anni;-)

A.U.G.U.R.I. !!!

Conosco Ippolita da poco tempo, forse quasi un anno e voglio dedicarle questo numero del Blog nel giorno del suo compleanno:-)
Tra noi è stato subito feeling, anche se geograficamente lontane, ma vicine col cuore.

Tanti auguri, Ippi! Questo video è per te!
(Fai copia e incolla del link qui sotto;-), invia e verrà fuori un video da you tube che non sono riuscita a mettere qui in altro modo...)

                                                        http://youtu.be/P0c-GElSTJA

mercoledì 11 settembre 2013

Numero 131 - A proposito di porte... - 12 Settembre 2013




Matteo Massagrande "Interno"
Tecnica mista su tavola.

A proposito di porte...
Facciamo finta che voi siate entrati dentro al quadro... Dove conduce questo varcare due soglie? 
Cosa c'è nell'ultima stanza?


lunedì 9 settembre 2013

Numero 130 - Paul Verlaine.Poesia - 9 Settembre 2013

Ritratto di Paul Verlaine (1891) - Eugéne Carriere

Tu credi ai fondi di caffé,
credi ai presagi, ai tarocchi:
io credo solo nei tuoi grandi occhi.

Tu credi ai racconti delle fate,
ai giorni nefasti, ai sogni,
io credo solo alle tue menzogne.

Tu credi in un dio molto vago,
in qualche santo protettore,
in un'avemaria contro un tal male.

Io credo solo alle ore turchine
e rosa che tu mi spalanchi
nelle nostre divine notti bianche!

E la mia fede è così profonda
in tutto quello che credo,
che vivo solo per te al mondo.

Paul Verlaine
Canzoni per lei IX


giovedì 5 settembre 2013

Numero 129 - Poetessa all'esordio - 5 Settembre 2013


Oggi "battezziamo" una nuova poetessa e la sua prima poesia. Come partenza, direi niente male e per questo ho deciso di pubblicarla sul Blog.

PREDATORI

Tu.
Sai dove trovare chi catturare,
sempre.

Come un animale
con occhi attenti ti aggiri
osservi e scruti
rubi.

Occhi vuoti,
niente anima e cuore,
le stesse parole.

Ma non hai nulla,
solo attimi rubati.

(Stefania Colombo)



Premettendo che non si vuole in nessun modo generalizzare, perché sia tra gli uomini, come anche tra le donne troviamo persone di questo genere e che esistono, fortunatamente, persone di ben altro spessore a livello emotivo e di sentimenti, approfitto di questi versi che parlano di uomini scaltri, per farmi e farvi alcune domande...

Confrontandomi con tante altre donne e pensando anche ad alcune esperienze della mia vita, mi chiedo: ma perché ci sono tanti uomini che amano giocare ai dadi con i sentimenti delle donne? 



Mi sono ritrovata ad osservare e constatare, ascoltando le storie di tante donne, che sembra quasi ci sia un ipotetico libro, quasi un copione, al quale tanti esponenti del mondo maschile si ispirano quando devono rapportarsi col mondo femminile, dove ci sono frasi fatte ("le stesse parole" citate nella poesia) che girano alla velocità della luce e che fanno già intuire, ad un certo punto, quale sarà l'epilogo della storia (sempre più lampo).


Sono i tempi che sono cambiati? 
Oppure dipende dal modo di conoscersi, spesso virtuale, che getta una luce ambigua su una storia d'amore, seppur breve?


Oppure questa tipologia di maschi... ha paura...
Ma di cosa?

Qualche donna vuole raccontarci la propria esperienza?
Qualche uomo vuole farci capire "gli uomini"?

Naturalmente, come ho detto all'inizio, esiste tutto un mondo di uomini capaci di sentimenti e questo dibattito non vuole dare giudizi assolutistici! 
In questo blog crediamo all'amore!

Aspetto, dunque, i vostri interventi e rinnovo i complimenti a Stefania Colombo, invitandola a coltivare questo lato poetico che ha fatto capolino tra un tango e l'altro;-)


martedì 3 settembre 2013

Numero 128 - L'avventura continua... - 3 Settembre 2013


DENTRO L'AMORE ha iniziato il suo viaggio e ha viaggiato in lungo e in largo per l'Italia. Per molti è stata la lettura sotto l'ombrellone, come si vede in questa foto inviatami da un lettore che ha trovato anche un sasso a forma di cuore;-) da posizionare sulla copertina...Direi davvero ad hoc;-)

Quel viaggio è partito l'11 Luglio, in quella serata magica della prima presentazione durante la quale Brianza tv ha ripreso il tutto e confezionato questo servizio che voglio mostrarvi...


Questa breve intervista è stata realizzata poco prima di iniziare la serata vera e propria durante la quale c'è stata un'ampia conversazione a lume di candela:-) con Daniela Romano che ha introdotto le tematiche del libro, proseguendo  poi con la meravigliosa performance di recitazione di Patrizia Musto che ha letto alcuni brani selezionati dalla raccolta, intervallandosi con le interpretazioni coinvolgenti di tre tanghi suggestivi danzati da Stefania Colombo Giuseppe Murru.
Nel  video si getta lo sguardo su qualche momento di ballo, ma spero di entrare in possesso del video integrale della serata per potervi proporre quei momenti di spettacolo che sono stati davvero unici.

E l'avventura continua...

Settembre è un mese di pianificazione per portare in giro questa singolare presentazione e la prossima tappa sarà la Toscana, che poi è la Terra d'origine di mio padre... 
Niente accade per caso...

E poi e poi e poi, tante, tantissime cose da realizzare, progetti da concretizzare perché 
DENTRO L'AMORE
volerà alto!

Insieme a voi!