Seduti allo stesso tavolo

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Il nuovo romanzo di Stefania Convalle, sul mondo dell'editoria.

mercoledì 19 novembre 2025

Numero 479 - Conosciamo meglio Maria Rita Sanna, concorrente di 800 metri di parole - 19 novembre 2025

 


Inauguriamo una serie di interviste agli otto concorrenti della gara di scrittura 800 Metri di Parole.
Oggi conosciamo meglio Maria Rita Sanna, che conosco da svariati anni, ma non voglio aggiungere altro perché sarà lei, attraverso le risposte alle mie domande, a raccontarvi la sua storia.



In che momento della tua vita è entrata la scrittura?

R.: Dopo la scomparsa di entrambi i miei genitori ho sentito l’esigenza di riportare in vita i loro ricordi, le tradizioni, le superstizioni, tante cose legate alla vita e soprattutto alla loro terra, la Sardegna. Desideravo tornare nel passato. Al principio ho sperimentato alcuni lavori culinari che faceva mia madre, come la pasta fresca e i dolci; poi, tra una ricetta e l’altra ho scritto dei racconti, più che altro erano pensieri, e questo mi dava una grande emozione. 
Ho sperimentato la poesia in dialetto, tanto era forte il desiderio di sentire ancora una volta quella parlata, e questa mi ha dato una grande motivazione. Mi appassionava ancora di più rendere indelebili i miei pensieri. Mi sentivo vicina a loro.



Quando hai capito che scrivere era diventato una parte di te?


R.: Sembra strano, ma in quell’anno, il 2016, c’è stata una sinergia di forze che hanno convogliato i miei desideri in un’unica direzione: Stefania Convalle. 
L’avevo conosciuta alcuni mesi prima sui social, avevo acquistato i suoi libri; poi, è stata come una pista libera in cui mi sono sentita partecipe di un mondo misterioso e allo stesso tempo fantastico: la scrittura. Mi sono messa in gioco e ho corso. Ho partecipato a ogni sua iniziativa, a cominciare dal suo Premio Letterario Dentro L'amore fino al laboratorio si scrittura creativa da lei condotto. E lì, sì che i ricordi dei miei genitori come dell’infanzia si sono fatti vivi, in ogni riga.



Se pensi al PRIMA e al DOPO rispetto al momento in cui hai cominciato a scrivere in modo professionale, com’è cambiata la tua vita?

R.: La mia vita scorre allo stesso modo di prima, le cose materiali non sono cambiate. Ciò che è cambiato e mi ha trasformata interiormente è stata la frequentazione del laboratorio di scrittura che, come dico spesso, è stato e lo è ancora un percorso di psicoanalisi che tocca le corde profonde dell’anima. Scrivere di sé o scrivere immedesimandosi in altri personaggi, vivere vite altrui, approfondire caratteri, che siano antipatici o lodevoli, è una scoperta che lascia sorpresi, come vedere la vastità del mare e non sapere dove finisce: si ha sempre la curiosità di esplorarlo.

 



Di cambiato c'è il modo in cui scrivo, più professionale.
Le emozioni che provo durante la stesura di un testo sono le stesse che provavo prima, la febbre da scrittura è la stessa che ho provato nel 2016, quando ho elaborato il racconto per il Premio Letterario di Stefania Convalle, la scadenza era imminente.


Scrivere ha cambiato il tuo modo di guardare ciò che ti circonda?

R.: Spesso nei miei racconti è presente la Natura e ciò che mi ha sorpreso è stata proprio la naturalezza con la quale le sue forze entrano nella scrittura. Per quanto riguarda i caratteri umani ho scoperto, anzi, sperimentato che certi muri si possono abbattere anche solo con un soffio: basta soffiare. Nel senso che è necessario un minimo di introspezione per capire le dinamiche del cuore.




Nelle tue opere la tua Sardegna è sempre tra i protagonisti: parlaci dell'anima di questa terra.

R.: Nascere sardi è come nascere dalle profondità della Terra, inteso come pianeta. Mi sentirei legata in qualsiasi posto andassi, non ci sarebbe possibilità di trapianto. La comunità tiene alto il valore delle tradizioni, in tempi odierni si cerca di portarli alla luce il più possibile, e questo riconduce alle nostre radici, alla profondità delle origini. Anche io, del resto, ho voluto ritornare alle mie origini riportando in vita dei ricordi. Nell’anima della mia terra ci sono rocce scavate, ci sono pietre a formare torri, e altre pietre a formare tombe; e poi c’è l’acqua che scorre inesorabile e si deposita in pozzi in cui la luna adora specchiarsi. 
Tutto questo è lì da migliaia di anni e noi discendiamo dalle stesse persone che si rifugiavano in questi templi, poggiamo le mani sulle loro stesse impronte.
Si potrebbe dire che noi sardi abbiamo un’anima granitica, intrisa di mitologia e forza della comunità.  

 


Nel mondo editoriale odierno, essere una scrittrice che vive su un’isola è un limite o un vantaggio?


R.: È un limite. Guardandomi intorno ho potuto valutare che se vuoi farti conoscere devi avere gli agganci giusti, ma forse è così dappertutto. Credo che ci sia molta diffidenza verso il nuovo – anche questo è un aspetto della mentalità di noi isolani  verso ciò che viene proposto come semplice novità. Ho constatato che i lettori sono spesso convogliati su firme solide, su Case Editrici consolidate o, addirittura, territoriali.
Eppure… Nel mio piccolo angolo di scrittrice sarda ho avuto le mie belle soddisfazioni, ho trovato lettori davvero appassionati, sia nell’isola che in continente. Il valore della mia maturità, alla fine, si misura nel fatto di avere la passione per la scrittura e un supporto a 360 gradi dalla mia CE, che non è sarda, ma di Monza, Edizioni Convalle.  


Quando pensi a te scrittrice, cosa sogni?

R.: Emozioni per tutti. Di quei sogni di grande divulgazione che ho costruito al principio di ogni pubblicazione  a oggi sono tre e la quarta è al termine – è rimasto il sorriso della consapevolezza che non tutte le persone accettano una storia bella, ma molte percepiscono l’emozione che scaturisce da essa.

 


Grazie a Maria Rita per essersi raccontata col cuore, come lei sa fare e come sa scrivere.

Ricordiamo le sue pubblicazioni personali: 


https://edizioniconvalle.com/product/25219761/pane-e-fragole-978-88-85434-19-6



https://edizioniconvalle.com/product/25219791/mandorla-amara-978-88-85434-43-1



https://edizioniconvalle.com/product/26153063/la-colpa-dei-padri


Biografia di Maria Rita Sanna

Maria Rita Sanna è nata a Cagliari nel 1964 e vive a Quartu Sant’Elena. Partecipa da vari anni al Premio Letterario “Dentro l’amore” dove nel 2021 si è classificata al primo posto nella sezione dedicata a “Cibo e letteratura” col racconto “Polvere”. Al Concorso Letterario Pierpaolo Fadda, nel 2021, si è classificata al quarto posto, sezione racconti.
Nel 2018 ha esordito con la pubblicazione della raccolta di racconti “Pane e fragole”, Edizioni Convalle, dedicati alla cultura e alle tradizioni della Sardegna.
Nel 2019 esce il suo primo romanzo “Mandorla Amara”, Edizioni Convalle, che ottiene nel 2020 il marchio della Microeditoria di qualità.
Nel 2021 partecipa alla pubblicazione del libro “La vita in uno scatto”, raccolta di racconti e foto.
Nel 2023 pubblica il suo secondo romanzo, "La colpa dei padri".
Da vari anni segue il Laboratorio di Scrittura creativa di Stefania Convalle e, dopo un percorso nel settore dell’editing con la stessa CE ha conseguito l’attestato di Editor. 
Attualmente collabora con Edizioni Convalle.

Per oggi passo e chiudo :-)


Alla prossima
dalla vostra 
Stefania Convalle


 

6 commenti:

  1. Maria Rita Sanna è sempre autentica, anche questo è un suo punto di forza.
    Silvana Da Roit

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  2. Bella, bella, bella!!!
    Ma che bella questa intervista. Piena di buone cose e sentimenti importanti. L'amore per la natura, la scrittura e la tua meravigliosa terra.
    Complimenti davvero Maria Rita, e avanti così ❤️
    Sandra Morara

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  3. Ma che bella questa intervista. Ho sempre visto Maria Rita come una fonte dall'acqua cristallina: pura, come il suo mare. In lei si rispecchiano forti i valori e concetti di vita. Nel suo carattere forte e deciso prevale la sinergia dell'esserci, comunque e sempre.
    Grazie Adelia

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  4. Molto bella ed esaustiva questa intervista, complimenti.
    Zannoni Roberta

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  5. Mi sono emozionata. Per la forza di carattere, di volontà e per la bellezza in generale che solo la semplicità può trasmettere. Complimenti quindi a Maria Rita ma anche a Stefania per l'impegno che mette nel suo lavoro e per le occasioni di crescita che offre sempre ai suoi autori e autrici.

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  6. Grazie Maria Rita per aver condiviso i tuoi pensieri e riflessioni rispondendo alle domande di questa intervista! Pensieri e riflessioni che ritrovo nei tuoi romanzi / racconti!
    Complimenti anche a Stefania per la formulazione delle domande !

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