Volevo solo avere più tempo

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Il nuovo romanzo di Stefania Convalle

giovedì 24 maggio 2018

Numero 307 - "Il salone fuori stanza" di Daniela Perego (con introduzione di Stefania Convalle) - 24 Maggio 2018

Nella foto la nostra cronista che ha preso possesso della mia mente per i giorni del Salone :-D: Daniela Perego

Introduzione
di 
Stefania Convalle

L'esperienza al Salone del Libro di Torino, lentamente, si allontana, lasciando un'eco di malinconia, perché nel bene e nel male è stata un'esperienza indimenticabile.

Una delle cose belle e che ha accompagnato quei giorni di Maggio è stata la cronaca day by day fatta da Daniela Perego.

Daniela è una mia allieva di scrittura che ha fatto un percorso all'interno del Laboratorio davvero super e presto vedrete una sua pubblicazione. 

Secondo me ha anche una vena giornalistica in ambiti letterari: che ne dite?

Daniela ha scritto "Il Salone fuori stanza" facendo due cose: raccontando le mie emozioni che le trasmettevo in qualche telefonata, e immedesimandosi nella mia persona, come se fossi proprio io a scrivere:-O
La ringrazio anche perché, quando era nel mio corpo e parlava come se fossi io :-D, ha voluto rendere omaggio a qualche mio scritto. Amo Daniela Perego :-D

Tutto di sua iniziativa: un'idea firmata Daniela Perego.

E siccome il suo "Il Salone fuori stanza" è proprio venuto bene, ho deciso di raccoglierlo qui, in un numero del Blog, dove si conserverà per sempre.

Ed ecco a voi

IL SALONE "FUORI STANZA"
di
DANIELA PEREGO


Salone Internazionale del Libro - Torino
10-14 maggio 2018 - Edizioni Convalle day by day

Oggi, 9 maggio, giorno zero.
Atterrati su questo immenso pianeta, con una navicella carica di libri, entusiasmo, emozione e un pizzico di follia, che è il sale della vita.
In mezzo ai colossi della carta stampata, fra milioni di caratteri e non poca fatica possiamo finalmente dire che Edizioni Convalle c’è!
Sogno o son desta?

Tutte e due… Il sogno finisce e il risveglio è uno stand che per i prossimi cinque giorni sarà la nuova casa di Edizioni Convalle, degli autori e del pubblico che avremo il piacere di incontrare.
Seguitemi in questa fantastica avventura. Vi presenterò le opere pubblicate dalla mia casa editrice, conoscerete gli autori e ogni giorno vi regalerò un piccolo frammento dai libri pubblicati.
Siamo piccoli ma le idee e le sorprese non mancano.
Ora si va a nanna che domani è il grande giorno.
Restate sintonizzati su questa frequenza e divulgate la passione per la lettura.


Pad.4 - stand V04.

Daniela Perego


Giorno 1 - 10 maggio 2018
Sveglia presto, in questa prima giornata al Salone. 

Come in una bolla, passeggiando a mezz’aria come gli astronauti, abbiamo allestito lo stand e dato personalità e calore alla nostra piccola casa. 
Ancora non mi par vero…
Dico abbiamo perché oltre a me, Stefania Convalle, scrittrice, editrice e molto altro ancora, partecipa a questa avventura Giuseppe Murru (compagno di vita e un validissimo aiuto nelle questioni tecnico-burocratiche-tecnologiche). 
Le pubblicazioni in bell’ordine fanno mostra di sé. Piccole torri svettano come grattacieli di carta sulle superfici sterili dell’arredo. Tutto è pronto e i primi visitatori si affacciano.
Lo ripeto: Edizioni Convalle è una piccola realtà. Determinazione e volontà accompagnano le nostre giornate: editing, tipografia, bozze, riletture e nuove proposte sempre in arrivo; di scrittori è pieno il mondo e qui si fa il possibile per scegliere ciò che cattura il cuore. 
Lo stesso cuore che appare sotto il logo nella foto in cui sono ritratta. 
Romanzi, poesie, racconti. Dal giallo al noir, dal rosa al verde dell’allegria (di che colore è l’allegria?), letture per ragazzi e fiabe per i più piccoli. Tante storie per ciascuno di voi.
Questa sera vi regalo dei piccoli frammenti tratti dal mio romanzo “Una Calda Tazza di Caffè Americano” e dalla raccolta di poesie “Il Sole delle Cinque” con il quale ho un legame molto particolare; oltre alle poesie scritte da me, riporta fedelmente il diario scritto da mia madre durante il periodo della seconda guerra mondiale. La foto della copertina la ritrae all’ombra del meriggio mentre suona la fisarmonica. Secondo voi il gene dell’arte da chi l’ho preso?

Da: “Una calda tazza di caffè americano” di Stefania Convalle
Incipit:
Dieci minuti: ma cosa scrivo?
Il blocco dello scrittore è una brutta bestia!
Facciamo finta di essere sotto dettatura, sono qui e aspetto che arrivi un comando dall’esterno, o dall’interno, dipende dalle proprie convinzioni; o, ancora, da un mondo parallelo o da mondi superiori che comunicano con noi attraverso la mente.
….. 
E’ il solo intento di questo scritto, giocare con i vocaboli, come escono non importa e, se ci cade dentro qualche bel pensiero, ben venga!
……
Quel ricordo mi avvolge e la mia vena malinconica emerge, accompagnata dalla musica di un uomo che suona lo struggente bandoneon, mi sembra di riconoscere Astor Piazzolla. In pista poche coppie, molti sono seduti e si guardano in giro, studiando i presenti per mettere poi in atto, rispettivamente, le donne la mirada e gli uomini, la decisione relativa a quale rispondere.



Da “Il sole delle cinque” di Stefania Convalle

TANGO
Una dichiarazione d’amore
Disperato bisogno
Di un abbraccio
Tango
Parole mute parlano
Nel tocco di una mano
Sulla schiena nuda
Di una donna
Sconosciuta
Straniera
Tango
Istanti che uniscono
Un uomo, una donna
Universo di un attimo


…pubblico un libro di mie poesie con all’interno il diario di mia mamma. Un filo tra due mondi, quello che poi indago spesso nei miei romanzi si concretizza proprio qui, proprio adesso.
Quel diario: una piccola perla. Parole di bambina che hanno visto la guerra, e poi il dopoguerra. Lo sguardo innocente e consapevole di fronte a tante brutture….. Un pezzo di storia. E d’amore, per me, figlia.


Buonanotte e buone letture.
Daniela Perego

Venerdi 11 maggio – giorno 2
Quest’anno lo slogan della manifestazione recita così: “Un giorno tutto questo”.
Il Salone Internazionale del Libro è il biglietto da visita dell’editoria italiana nel mondo. Per cinque giorni, da Paesi di ogni continente, qui ci sono editori, scrittori, scienziati, registi, artisti, musicisti, premi Nobel, premi Pulitzer, premi Oscar, per parlare fondamentalmente della costruzione di un futuro comune in cui sia sensato vivere.
Quest’anno al Salone è presente tutta l'editoria italiana. Ci sono editori indipendenti, e ci sono i grandi gruppi. Chi sarà a Torino in questa kermesse avrà dunque la fortuna di venire a contatto con tutta la scena editoriale del nostro Paese. È un motivo d’orgoglio, e la conferma di 31 anni di storia e tradizione, che gli editori italiani abbiano scelto Torino per ritrovarsi tutti insieme sotto lo stesso tetto. 
Nell’idea di Salone del Presidente Massimo Bray e del Direttore Nicola Lagioia c’è il fatto che esso non sia solo una vetrina di eventi ma un grande produttore di contenuti culturali. Il Salone, sotto questo profilo, ha un enorme privilegio. Ogni anno a Torino arrivano alcune delle migliori menti del pianeta: scrittori, scienziati, economisti, artisti, registi, musicisti... Il Salone ha chiesto a tutti loro di ragionare insieme sull'idea di futuro: come sarà il mondo che ci aspetta?
Un giorno, tutto questo... che cosa ne sarà. Un giorno, tutto questo... sarà bellissimo. Oppure: Un giorno, tutto questo... sarà in pericolo... o sarà perduto. Un giorno, tutto questo... sarà il migliore dei mondi possibili. Oppure: Un giorno, tutto questo... sarà sotto minaccia, e dovremo difenderlo. Un giorno, tutto questo... sarà il posto in cui noi o i nostri figli saremo felici di poter vivere.

Ho già anticipato la bellissima sorpresa che mi ha riservato questa giornata, quindi passo a raccontarvi della mia incursione nell’astronave Lingotto. Come sapete lo stand di Edizioni Convalle si trova in una “dependance” della sede famosa, soprannominata da me Lingottino.
Ho attraversato il cortile e sono entrata nella sede principale del Salone: uno sfavillio di luci anche in pieno giorno in una giornata assolata, stand grandi come appartamenti e attici, e milioni di libri esposti. Inizialmente ero come Alice nel paese delle meraviglie, non sapevo da che parte guardare, mi avvicinavo a uno stand e subito lo sguardo andava oltre; la folla unita all’emozione di essere a mia volta un’espositrice in mezzo a tutti quei grandi nomi mi ha dato un piccolo capogiro.
Sono qui! Non come pubblico, bensì come editrice. Sono consapevole del lavoro svolto, della passione e della tenacia per raggiungere gli obiettivi, ma voglio rivolgervi un semplice grazie per il sostegno, le opere scritte e lo spirito di squadra che avete deciso di condividere con me. Cari autori e lettori una parte di tutto quello che sto vivendo a Torino è merito anche vostro.
Stasera posto la foto di casa Convalle al Salone con le vostre opere esposte.
Vi auguro la buonanotte con uno stralcio del mio ultimo romanzo “Il silenzio addosso”. Protagonista della partecipazione di stasera alla registrazione di Mileeunlibo di Raiuno speciale Salone. Non so esattamente la messa in onda ma appena me lo comunicheranno darò la notizia.

Da “Il silenzio addosso” di Stefania Convalle
Silenzio. Anche il silenzio è un linguaggio, difficile da capire, ma forte e d’impatto che può penetrare muri spessi e ricoperti d’edera. Il silenzio parla e quello di Chiara era pieno di suoni soffocati.
……. 
Sono salita su quei pochi gradini e ho attraversato il vecchio cancello in ferro battuto. Il quadrilatero di quel luogo potrebbe essere un paradiso, se non fosse che parla di morte. Per lui avevo scelto un angolo dal quale potesse vedere gli abeti che si arrampicano lungo le alture, grandi guardiani che proteggono la sua piccola anima; il sole batte dall’alba su quella lastra di marmo e so che riscalderà ciò che di terreno resta di lui. Si respirava aria di pace. Dodici mesi, dodici mesi senza di lui. Quand’è che si comincia a dire, mio figlio avrebbe cinque, sei, sette anni, se fosse vivo?
Se fosse vivo.
…..
Ma per quanto riguarda me, voglio pensare di poter ancora trovare una strada che non sia fatta solo di padelle e conti da pagare. Ho dato tutto l’amore che avevo a questo ristorante e lo amo ancora. Ma adesso voglio qualcosa per me, per Giulia, la donna. Non è tardi, lo so.


Sogni d’oro 
Daniela Perego



Sabato 11 e Domenica 12 maggio
Eccomi per un’altra puntata della cronaca da questo Salone del Libro, super gettonato e visitato.
Nel fine settimana l’affluenza è aumentata e anche allo stand di questa casa editrice si sono ritrovati amici, pubblico, lettori e ovviamente, autori.
Un ringraziamento a chi ha percorso un lungo tragitto per essere qui a firmare la propria pubblicazione, in auto, aereo o treno, gli atleti della squadra hanno condiviso una piccola parte di questa sede provvisoria della loro casa editrice. 
Presentazioni, letture, foto, nuove conoscenze e compli-menti tra autori. 
Può sembrare scontato, ma non lo è. Questo e altri piccoli gesti, danno la spinta a continuare su questa strada.
Dicevamo, un Salone straripante di pubblico nei giorni clou della manifestazione. Dirette Rai e conferenze, nomi famosi e non, libri dalla copertina rigida o edizioni economiche. Un contenitore multimediale, multirazziale, multilingue con un grande messaggio: immaginare un mondo migliore dove soprattutto la cultura, e quindi i libri, possono fare la differenza.
Mi sono inventata uno slogan: “SalTO 2018…tutto quanto fa lettura”.
Vi lascio un breve testo tratto da un pezzo scritto da me e altri tre autori, del libro “Dalla A alla Zeta”; una particolare interpretazione delle lettere dell’alfabeto, scritto a più mani.

Lettera “I”  di Stefania Convalle
Incontro,
Incontro imprevedibile improvviso.
Incontro imprevedibile improvviso illuminante
…. (come quello con i libri?)
Incontro
Io e te
Insieme

…..(una storia d’amore lunga una vita o solo un racconto?).
Mentre mi accingo a chiudere questa esperienza vi auguro la buonanotte in compagnia di un libro.
Daniela Perego




3 commenti:

  1. Risposte
    1. Mica potevo perdermi nell'etere il Salone fuori stanza! ;-)

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  2. Grazie Daniela mi hai reso partecipe di questa grande manifestazione, come se fossi lì. Grazie anche a Edizioni Convalle e Stefania Convalle che hanno permesso tutto ciò ��
    Maria Rita Sanna

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