Fuori c’è una splendida giornata di
sole, una di quelle giornate in cui tutti gli altri vogliono uscire a
passeggiare perché “finalmente c’è il sole”, io invece sono qui, sdraiata sul
tappeto rosso scuro ai piedi del mio divano e mi soffermo su quello che provo
dentro di me. Mentre dalla strada mi giungono rumori di bici che passano, voci di
persone che chiacchierano e urla di bambini che giocano, io sono qui e non mi
sento per nulla sola... Sono con i miei pensieri, le mie emozioni, la mia vita
vissuta fino a qui con tutti i suoi successi e i suoi errori.
Le mie emozioni le ho sempre sin da
bambina dipinte nei disegni di cieli azzurri e di rondini con le ali aperte e
scritte nei miei diari segreti nascosti in svariati angoli del mio mondo. La
scrittura ha sempre rappresentato per me non solo una valvola di sfogo ma
soprattutto un luogo personale e intimo nel quale potermi sentire non giudicata
e nel quale potermi rivedere sotto una luce diversa, a volte anche migliore. Scrivere è una forma artistica di metamorfosi psicologica alla quale mi
avvicino da bruco e ne esco farfalla con l’intento di trasmettere anche al lettore
questa possibilità di cambiamento verso un mondo personale migliore nel quale
credo fortemente con un inguaribile ottimismo.
Oggi, superati i quarant’anni,
madre di due figli, Psicoterapeuta di professione e Bionutrizionista, vivo
girando intorno all’arte delle emozioni e della scrittura che da sempre mi
accompagnano. Amo ascoltare gli altri, entrare nei loro tessuti emotivi,
raccontarli negli scritti e viverli, cercando di modificarli per renderli fluenti
in vista del bene personale e ogni giorno insieme ai miei pazienti e ai miei
lettori mi modifico e mi evolvo.
Questo senso di evoluzione, di
movimento, di circolarità emotiva l’ho subito trovata, provando una forte
attrazione, in Edizioni Convalle e nel suo concorso “Dentro l’amore” al quale
partecipai nel 2019 ricevendo una menzione d’onore. Stefania e Giuseppe ti fanno sentire a casa, in quella casa con quel tappeto rosso
scuro che è sempre stata per me fonte di ispirazione.
Silvia La Chiusa
§§§
E ora la parola all'editrice
L'incontro tra me e Silvia è stato guidato dall'indimenticata Loredana Limone; ricordo che, in uno dei nostri ultimi incontri, Loredana spese belle parole per Silvia che mi aveva, nel frattempo, inviato il manoscritto.
Invitai Silvia a iscriversi al Premio, la quarta edizione di "Dentro l'amore" e si classificò tra i finalisti.
E così il suo romanzo, "Madri illuse", trovò casa.
Un romanzo forte, duro in alcune parti. Ma un romanzo che mette davanti a se stessi. Ricordo che mentre lo leggevo, anche se non sono mamma (purtroppo), trovavo che le riflessioni e le inquietudini della protagonista potessero toccare chiunque, perché alla fine il centro della storia è lei, la Coscienza.
Coraggiosa, dunque, Silvia La Chiusa, ad affrontare tematiche scomode.
Ma voglio parlare di lei, dell'autrice. Il romanzo parla da solo, è solo da leggere, quindi ordinatelo! ;-)
Donna dal sorriso aperto, accogliente, credo però si riveli poco a poco, forse abituata a causa della sua professione a essere disponibile per i pazienti, ma discreta nel raccontarsi. Un po' come ha fatto nella sua presentazione che rivela un animo introspettivo e sensibile.
Un donna tutta da scoprire.
Alla prossima
dalla vostra
Stefania Convalle
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