Volevo solo avere più tempo

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Il nuovo romanzo di Stefania Convalle

mercoledì 22 marzo 2023

Numero 441 - Il patto delle aquile - 22 marzo 2023


 

Stefania P. Nosnan è una donna romantica. 
Di lei ho letto due opere: "Una salita per amore. Donne al fronte", già recensito in questo blog.
E ora "Il patto delle aquile".
Sono due storie ambientate nella prima guerra mondiale e nella seconda.
Però...
Però... Quello che salta agli occhi è che la guerra - ambientazione storica - alla fine passa velocemente dall'essere il centro del narrare a una semplice cornice. Ciò che emerge, forte e chiaro, è l'amore. La dimensione umana.
Io non amo la guerra - chi la ama? Nessuno! - e quindi non sono attratta da romanzi dove il centro siano i conflitti di questo genere.
Perché, invece, ho amato queste due opere? Perché quello che emerge prepotente, sgomitando tra le brutture della guerra, sono i rapporti umani.
In questo romanzo, "Il patto delle aquile", all'inizio sembra prevalere la parte relativa al conflitto mondiale, ma ben presto la storia si focalizza tra il sentimento che nasce tra un militare americano in missione segreta in Italia - ma che per varie vicissitudini che non sto qui a raccontarvi, incontra lei - e Fanny. 
E da lì la guerra diventa un contorno, seppur importante, seppur con tratti violenti, ma pur sempre una triste cornice all'amore che nasce tra i due.
E allora mi chiedo: l'autrice crede così tanto all'amore da pensare che possa mettere in ombra qualsiasi contesto, come quello della guerra, che a tratti sembra togliere qualsiasi speranza all'essere umano? 
La guerra distrugge, mostra il lato peggiore degli uomini, la violenza fine a sé stessa. Eppure... Eppure i sentimenti emergono forti e squarciano il cielo che può essere nero più del nero, ma lascia sempre un varco per un raggio di sole che regala una speranza.
Ebbene, questo romanzo regala quella magica parola che è credere. Crederci ancora. Crederci sempre. Non mollare mai, anche quando sembra che una via d'uscita non ci sia.
La penna di Stefania P. Nosnan è rassicurante, fluida e sicura. Accompagna il lettore per quelle montagne dove si cerca la via della salvezza, nel suo amato Friuli, teatro degli eventi narrati.

Conosco da qualche mese l'autrice, che è anche il mio Ufficio Stampa, e ho avuto la fortuna di capire quanto sia grande il suo cuore. 
Quello che mette nei suoi romanzi.
Quello che parla del suo Friuli.
Quello di una donna che ama l'amore e ci crede, sempre e comunque.

La sua scrittura è una calda coperta in un freddo inverno.

E presto la conoscerete anche in un altro romanzo che porterà la firma della mia casa editrice. E sono certa che vi strapperà il cuore.



Alla prossima 
dalla vostra
Stefania Convalle


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