Seduti allo stesso tavolo

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Il nuovo romanzo di Stefania Convalle, sul mondo dell'editoria.

mercoledì 26 novembre 2025

Numero 481 - Conosciamo meglio Tania Mignani, concorrente di 800 metri di parole - 27 Novembre 2025


Oggi conosciamo meglio Tania Mignani, concorrente della gara più coinvolgente del pianeta-scrittura: 800 Metri di Parole.

Le ho rivolto alcune domande e lei ci ha raccontato, attraverso le sue risposte, tante cose interessanti. Andiamo a leggere ;-)

Raccontaci il tuo incontro con la scrittura, com’è nata questa passione?

Fin da bambina ho sempre nutrito una grande passione per la lettura e la scrittura. Leggevo storie e le inventavo trascrivendole in quaderni che, tuttora, conservo. All’inizio era il diario “personale”, quello che ti regalavano per la Prima Comunione,  con il lucchetto per tenere al sicuro i “segreti”. 
Più tardi, i semplici racconti di come trascorrevo le giornate diventarono pensieri più articolati, l’incessante chiedersi “perché” tipico dell’adolescenza, accompagnato da poesie struggenti e racconti o tentativi di romanzi frutto della mia fantasia. 
Gli impegni della vita adulta hanno poi diminuito questa attività. Tuttavia, circa dieci anni fa ho ricominciato a scrivere racconti che, per la prima volta, ho reso pubblici, facendoli leggere dapprima agli amici più fidati, per poi allargare il giro ai concorsi letterari. È stato proprio uno di questi concorsi, il Premio Letterario “Dentro l’amore”, che ha trasformato, grazie all’incontro con Stefania Convalle, quello che consideravo solo un passatempo, in una passione necessaria.





Quando hai capito che scrivere era diventato una parte di te?

In seguito all’incontro con Stefania Convalle, ho iniziato a seguire il suo laboratorio di scrittura e, di conseguenza, a scrivere regolarmente. Ho assistito alla nascita di Edizioni Convalle, la mia raccolta di racconti “L’Altra” è stata una delle prime pubblicazioni. A quel punto, scrivere era diventato davvero una parte di me e della mia vita. Scrivere mi fa bene e, a volte, anche male, perché mi consente di guardare dentro quella parte di me che la vita di tutti i giorni tende a nascondere.


Se pensi al PRIMA e al DOPO rispetto al momento in cui hai cominciato a scrivere in modo professionale, com’è cambiata la tua vita?

Non credo sia cambiata, almeno non a livello organizzativo. Si tratta solo di “incastrare” nella routine della giornata, uno spazio dedicato alla scrittura. Il cambiamento più importante è avvenuto per me, perché ora ho un obiettivo, può essere un racconto, un romanzo o, come è successo di recente, occuparmi di una raccolta di racconti di vari autori. Quello che più mi gratifica, oltre alla mia scrittura, è anche poter collaborare con Edizioni Convalle, attività che trovo molto stimolante. Posso affermare che la scrittura, ora, fa parte della mia vita e non posso che esserne felice.


Tu hai una grande passione anche per la musica. Quanto ha influito sulla scrittura?

La musica è un’altra mia grande passione. In questo campo sono molto selettiva, ascolto solo un tipo di musica, principalmente quella prodotta negli anni della mia gioventù, perché la musica mi ha formato, è sempre stato un punto di riferimento ben preciso. A parte pochi, rarissimi casi, non è musica italiana e da qui nasce un’altra grande passione, l’amore per la cultura anglo-sassone e americana e, di conseguenza, lo studio sempre attivo della lingua inglese. Non solo la musica ha influito sulla scrittura, ma soprattutto sulla mia formazione personale. È di sicuro di grande ispirazione, non scriverei senza musica e, non di rado, in ciò che scrivo inserisco riferimenti musicali.



Nelle tue opere, la tua città natale, Bologna, è spesso il teatro dove si svolgono i tuoi racconti e i tuoi romanzi: raccontaci dell’anima della tua terra.

Di Bologna ho scritto in un racconto che si trova all’interno della raccolta dall’A alla Z, penso di aver sintetizzato bene ciò che provo nei confronti della mia città, anzi, della mia Bologna. Specifico “mia” perché mi riferisco “alla” Bologna che ho vissuto nei miei anni giovanili, dalla fine degli anni Settanta a metà anni Ottanta. Era una Bologna dalle mille sfaccettature, una città che non accettava di piegarsi agli anni di piombo e ai terribili episodi di terrore dei quali è stata protagonista. Una città culturalmente viva e vivace soprattutto per quanto riguardava la cultura underground, tanto da essere paragonata a Londra, New York e Berlino. Il sentimento che nutro ora nei confronti della mia città è paragonabile all’affetto verso un’amica di lunga data ed è come quando ci si ritrova, dopo molti anni, per parlare del tempo passato, ma si fatica a conciliare l’immagine attuale con quella dei ricordi.


 

Nei tuoi scritti spesso troviamo anche parti che si svolgono in altre città europee. È un caso o c’è una ragione specifica?

Nei miei propositi di gioventù c’era la volontà di viaggiare e conoscere quanti più luoghi possibili del mondo. Ahimè, è rimasto solo un proposito. Tra i pochi luoghi che sono riuscita a visitare, al di là dei nostri confini nazionali, vi sono anche Londra e Berlino. Londra meriterebbe un capitolo a parte perché è la mia città del cuore, il luogo che ha visto nascere gran parte della cultura che amo. È una città che conosco abbastanza bene e che ho visitato più volte, tornando sempre a casa con un “bagaglio” culturale ogni volta più importante. In queste città ho immaginato di “far muovere” i personaggi dei miei due romanzi, sono città che conosco e che mi piace immaginare come teatro delle mie storie.

 


Nel mondo editoriale di oggi, come vivi la tua vita di scrittrice?

La vivo il più possibile al di fuori del cosiddetto mondo editoriale. Per essere più precisi, l’unica realtà editoriale che conosco è Edizioni Convalle. Una realtà che ho visto nascere e crescere e insieme alla quale sono cresciuta come autrice. Non ho interesse a esplorare altri “mondi editoriali”. 
Scrivo principalmente per me stessa ma sono felice quando un mio romanzo o racconto piace ai lettori. Mi sento apprezzata e, soprattutto, capita. La sensazione più gratificante è quando un lettore coglie appieno il senso di quanto ho voluto trasmettere. Questo è l’obiettivo che mi prefiggo, ogni volta, davanti al foglio bianco. La gioia di stringere tra le mani un libro che riporta in copertina il mio nome è impagabile, come l’emozione di leggere recensioni, apprezzamenti e, perché no, anche critiche. Non importa che questi siano migliaia o uno solo, la soddisfazione vera è aver scritto.




Grazie a Tania Mignani per averci raccontato di sé e della sua passione per la scrittura :-) Ma prima inserisco un'altra foto perché dovete sapere che Tania è anche...


...un'ottima cuoca! ;-) Gnam!


Ricordiamo le sue pubblicazioni personali: 



https://edizioniconvalle.com/product/25219748/l-altra-978885434141



https://edizioniconvalle.com/product/25219814/nessuno-e-innocente-nemmeno-tu-978-88-85434-65-3


https://edizioniconvalle.com/product/26953272/in-perfetto-disordine


https://edizioniconvalle.com/product/35667334/ieri-oggi-per-sempre

Breve biografia di Tania Mignani:

Tania Mignani, autrice bolognese, ha già al suo attivo premi e numerose pubblicazioni: vincitrice della sezione racconti nel Premio Letterario “Dentro l’amore” nel 2016 e seconda classificata, nella stessa sezione, nel 2017.
L’opera prima, la raccolta di racconti “L’Altra” (Edizioni Convalle) pubblicata nel 2018, ha ottenuto il secondo posto nel Premio Letterario Città di Arcore, nella sezione opere edite.
Nel 2020 pubblica la seconda opera, “Nessuno è innocente. Nemmeno tu”, una raccolta di racconti dalle tinte noir. Nel 2023 esce con il suo primo romanzo "In perfetto disordine" che ottiene il Marchio della Microeditoria di Qualità nel 2024. Nel 2025 pubblica il secondo romanzo "Ieri, oggi, per sempre".
Ha al suo attivo diverse altre pubblicazioni condivise con altri autori, sia a sfondo benefico (“I Racconti di Natale” e “Le storie che non ti aspetti”), sia sperimentali e artistiche (“Dalla A alla Zeta” e “La vita in uno scatto”), tutte opere firmate Edizioni Convalle. Tania Mignani frequenta da diversi anni i laboratori di scrittura di Stefania Convalle ed è una delle strette collaboratrici della casa editrice. 


Non mi resta che darvi appuntamento alla prossima intervista a un altro concorrente di 800 Metri di Parole.



Alla prossima
dalla vostra
Stefania Convalle


3 commenti:

  1. Tania, oltre ad essere una brava scrittrice, per non parlar dei tortellini, è di sicuro una cara persona, e merita di essere letta, mangiata e apprezzata!!!
    Vamolà (come si dice a Bologna)😄👍❤️
    Firmato e sottoscritto
    Sandra Morara

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  2. Tania è una scrittrice eccellente, ironica, ma le sue lame di ghiaccio non lasciano indifferenti.
    Confermo che ti porta in altri luoghi in poche righe. Complimenti Tania 👏

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  3. La penna di Tania non delude mai: Ironica, pungente, briosa... Assolutamente da leggere😉

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